Autore: Alessandro Bolzonello

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Rifocalizzare, ridimensionare, obiettivi e consuetudini

di Alessandro Bolzonello Dopo anni di ininterrotto ritmo, allento la presa; lascio scivolare via le scadenze. Trascorre il tempo e smetto di rincorrerlo. Assecondo la sensazione del venir meno di senso e significato del dare parole a quanto vivo e vedo; quasi un prendere le distanze dalla diffusa bulimia di parole, inutili, obsolete, spesso consumate. La crisi dei nostri tempi – che non è solo economica – spazza via lo scenario predominante degli ultimi decenni....

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La tentazione di volgere lo sguardo all'indietro

Un evento, l'iniziativa di alcuni (da tempo persi di vista), infine l'invito a farne parte. Questo è l'antefatto. La visione di una foto – immaginata, cercata, alla fine, trovata – mi ha emotivamente coinvolto, anche un po' travolto. Benché sollecitato, anche tentato di esserne parte, ho declinato: la scusa la distanza, la motivazione non tanto il disinteresse, ma la profonda esigenza di starne fuori. Non voglio riemergermi nel lontano passato, per lo più dimenticato, certamente...

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Giovanilismo 'stupefacente'

In queste settimane, complice la ripresa di alcune attività all'aria aperta, registro chiaramente che "non è più come prima": non mi è più consentito fare determinate attività, le stesse che fino a qualche anno fa risultavano immediate, sostenibili. In particolare mi ritrovo a non reggere più determinati ritmi e intensità fisiche. Sono costretto a ridefinire le soglie del consentito. Ed è solo uno degli steps. Già in passato ho dovuto risintonizzare tali riferimenti, ma attivando...

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La necessità dell'interesse personale

di Alessandro Bolzonello Perseguire l'interesse personale è parte irrinunciabile e costitutiva dell'agire umano. La sopravvivenza fisica e psichica passa attraverso la soddisfazione di bisogni primari tra cui quello del 'riconoscimento'. Status, possesso, visibilità, reputazione, potere sono segnali ed evidenze di tutto ciò. L'interesse personale va quindi messo in relazione a quello altrui, e non tanto per etica o estetica, quanto appunto per necessità: l'equilibrio sociale non è frutto di un ideale etico-morale, quanto della composizione...

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Osare fiducia e responsabilità

di Alessandro Bolzonello Nel mio agire ho scelto di dare spazio alla fiducia. Confido nella sua forza aggregante e abilitante, altresì nella sua capacità di mobilitare le energie; contestualmente e inscindibilmente mi affido alla capacità di cogliere quando, quanto e con chi si possa effettivamente esercitare questa leva, consapevole che, una volta ben agita, diventa virtuosamente vincolante; difficile uscire dalle sue trame. In ogni caso è rischioso muoversi nell'orbita della fiducia. Tale concetto si pone...

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'Inattualità' dell'esistente

di Alessandro Bolzonello Vendola in una recente intervista a La Stampa confessa il senso di 'inattualità' scaturito da merito e, soprattutto, metodo del recente rilancio dell'azione politica. Considero tale dichiarazione un chiaro indicatore del cambiamento in atto: colui che fino a poco tempo fa veniva additato quale rappresentante del nuovo e dell'emergente si scopre repentinamente obsoleto. Stremati da anni di buio, disorientati da una persistente inconcludenza, l'entropia comincia a trovare prime forme di composizione. Antonino...

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Con i piedi sull'emozione

di Alessandro Bolzonello Biologicamente nasciamo, cresciamo e moriamo. Ma il vivere non è solo questo: la vita è emozione. L’emozione è un interessante metro della vita umana: quanto siamo in grado di produrre emozioni? quanto sappiamo viverle e gestirle? La nascita e la morte sono eventi potenti, ma tra questi si collocano molteplici situazioni emozionali, alcuni inevitabili, talvolta subiti, altri frutto della deliberata azione individuale. Le civiltà hanno sviluppato svariate ritualità finalizzate a convogliare e...

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Far finta di non sapere: siamo tutti Scajola e Mastrapasqua

di Alessandro Bolzonello Non voler sapere, omettere di sapere, fingere di non sapere, sono diffusi meccanismi di difesa messi in atto dall’essere umano; talvolta funzionali a fare andare avanti le cose, ad intraprendere scelte difficili e sfidanti, ma per lo più volti ad evitare fatica e responsabilità, oppure semplicemente scelta tattica utile per ‘lasciar scivolare via le cose’ senza prendere posizione. Adottiamo strategie di tal genere sia nei confronti degli altri che di noi stessi....

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Rimettere in gioco le qualità umane

di Alessandro Bolzonello L’illusione tecnocratica di delegare a processi e metodi il ‘far accadere le cose’ è arrivata al capolinea. La complessità e l’articolazione delle cose è aumentata, a tal punto che le risorse impiegate per rispettare gli adempimenti, normativi e processuali, sono di gran lunga maggiori di quelle dedicate a ‘far ciò che serve’. Chiamo questo fenomeno ‘ideologia dei tools’. Anche i sistemi informativi, nati e sviluppati per velocizzare e semplificare il lavoro, sono...

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La sfida dell’‘interessante’

di Alessandro Bolzonello Un giorno, ad un gruppo di educatori che si lamentavano dei loro discenti, ho posto la seguente domanda: “Ma voi siete interessanti?” Ritengo che la categoria dell’‘interessante’, benché implicita, sia una delle principali e decisive questioni esistenziali. Ritornando ancora agli educatori, l’approfondimento svolto sulla loro condizione ha evidenziato che l’obiettivo prevalentemente perseguito era risultare educatori e non tanto produrre effetti educativi, ovvero l’attività educativa si rivelava funzionale al sostegno del proprio ruolo...

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È tempo di semplificare, togliere, eventualmente tagliare

di Alessandro Bolzonello Qualche anno fa, in occasione del mio matrimonio, ho sperimentato il concetto di ridurre all’‘osso’, all’essenziale: togliere tutto ciò che non è necessario liberando l’espressione delle persone, energie fisiche ed emotive. Nel pieno della crisi di questi anni, non solo economica ma paradigmatica, quel concetto risuona forte. E due sono le figure che sembrano aver colto le corde dei tempi: Bergoglio e Renzi. Da una parte il papa argentino che, una volta...

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L’amplificazione del confidenziale

di Alessandro Bolzonello Comprendo le telefonate della Cancellieri, come quelle che contornano le torbide vicende di Berlusconi; capisco gli sfoghi degli atleti sul campo di gioco come quelli dei loro sostenitori: comunicazioni estemporanee, spontanee, immediate che risuonano qualora soggette ad alta esposizione. E accade sempre più sovente: istanze mediate e amplificate dai pervasivi strumenti di comunicazione. Una volta catturata, la parola parlata, viene proiettata e scritta, trasportata dal piano privato a quello istituzionale. Facile è...