Autore: Andrea Franceschelli

1

Mio giudizio sulla III assemblea nazionale dell'ARS

Felice per la qualità dei due documenti e perché sono stati approvati all'unanimità. Ottima la relazione di Andrea Franceschelli, che ha illustrato pressoché tutto ciò che dobbiamo fare e anche come lo dobbiamo fare. Meritata la conferma per acclamazione del Comitato Direttivo. Felice per la cooptazione all'unanimità di Simone Boemio nel Comitato Direttivo. Ottimo aver instaurato un rapporto con Mimmo Porcaro, che ci ha stimati, sebbene, come ha ammesso lui stesso, sarà difficile che, per...

4

Il ruolo costituzionale dei Partiti Politici

Dalla seduta del 5 marzo 1947 dell'Assemblea Costituente, riporto uno stralcio del discorso tenuto dal Presidente Umberto Tupini in occasione della discussione relativa all'art. 49 della Costituzione della Repubblica Italiana:     "Punto centrale e fulcro di tutto l'ordinamento è il Parlamento. Noi auspichiamo che il Parlamento possa, in avvenire, rappresentare per il nostro popolo come il palladio delle sue libertà e l'istituto senza del quale la democrazia è nome vano e artificioso. Anche il regime fascista parlava di democrazia, ma il...

0

Il progetto politico del M5S: le origini

involve Tutte cose l’obblio nella sua notte (Foscolo) La memoria politica dell’elettore è corta, tanto corta da dimenticare, ad esempio, come si è affermata la forza politica di cui ha riconosciuto la fiducia nella cabina elettorale. Quanti elettori del “Movimento cinque stelle”  ricordano come si è organizzato, formato e affermato il M5S. Molti elettori non lo hanno mai saputo ed allora, oltre a rinfrescare la memoria a chi l’ha persa, questo contributo si spera che sarà...

0

Dal manifesto di Ventotene

Ma quelli che vogliono "più Europa" o "un'altra europa" e lodano Altiero Spinelli lo hanno mai letto il Manifesto di Ventotene? Ne riporto un passo: "Nel momento in cui occorre la massima decisione e audacia, i democratici si sentono smarrirti non avendo dietro uno spontaneo consenso popolare, ma solo un torbido tumultuare di passioni; pensano che loro dovere sia di formare quel consenso, e si presentano come predicatori esortanti, laddove occorrono capi che guidino sapendo...

1

Tartassiamoci: “ce lo chiede l’Europa!” – Parte II – gli anni ’50: la riforma Vanoni illuminata dalla Costituzione.

Ezio Vanoni, democristiano, fu ministro delle Finanze nel V Governo De Gasperi ininterrottamente per cinque anni, Ministro del Bilancio e ad interim del Tesoro. Predispose la riforma doganale, quella tributaria, concorse a fondare la Cassa per il Mezzogiorno e ad istituire lʼEni. Nellʼottobre del 1948 Vanoni presenta il bilancio di previsione del proprio ministero. La politica fiscale si assume un duplice compito: incrementare le entrate per fornire al governo le risorse finanziarie necessarie a sostenere...

0

Tartassiamoci: “ce lo chiede l’Europa!” Parte I – il contrasto tra principi costituzionali e direttive europee

La Costituzione Repubblicana contiene un granitico e potente indirizzo di politica fiscale sintetizzato in due righe: “Art. 53 Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva. Il sistema tributario è informato a criteri di progressività.” I padri costituenti, nella cristallizzazione dei principi costituzionali, hanno voluto inserire il principio di “equità” come cardine del sistema tributario italiano. E’ a tal proposito interessante leggere l’intervento dell’Onorevole Scoca, tenuto il 23 maggio...

3

Privatizziamo: "ce lo chiede l'Europa"

La storia che caratterizza il percorso della “europeizzazione” italiana ci regala sempre personaggi dai tratti singolari. Uno di questi è Karel Van Miert. Politico di nazionalità belga, socialista “eclettico”  visto l’amore verso il liberismo, pluri-commissario europeo dal 1989 al 1999 e consulente di Goldman Sachs. Karel Van Miert è ricordato come uno dei padri della politica europea della concorrenza. Io invece lo vorrei ricordare come il mandante europeo dell’assassinio delle imprese pubbliche italiane. Le privatizzazioni...

0

Zona libero scambio USA-UE (TTIP)? Citofonare Mario Monti.

Come spesso mi accade, per capire cosa sta succedendo oggi, vado alla ricerca di informazioni che abbiano almeno una ventina di anni. E  volgendo lo sguardo al passato trovo sempre le risposte giuste. Nel trentennale processo di globalizzazione che l’Italia sta “subendo” trovo superfluo dire che l’Unione Europea ha giocato un ruolo determinante. Il “mercato unico” europeo è la palestra dove le (oggi) 28 “fortunate” nazioni europee assaporano il gusto della globalizzazione. Ma perché porre...

12

Bilderberg chi?

Mi fa letteralmente arrabbiare vedere parlamentari della Repubblica Italiana alle prese con questi teatrini. Provo invece pena per certi personaggi del web, alcuni dei quali si presentano come economisti, che alimentano il culto del complotto fine a sé stesso, riscuotendo, mio malgrado, un discreto successo di pubblico. Queste persone, purtroppo, non hanno capito che avere i resoconti delle riunioni del Bilderberg o della Trilateral Commission o di qualsiasi altro “club” esclusivo della finanza e della...

2

Dalla proprietà pubblica delle banche all’Unione Bancaria: un attacco trentennale alla Costituzione Repubblicana

E' notizia di ieri l'accordo per la definizione della "Unione Bancaria" all'interno della Unione Europea.  L'ultimo paragrafo di un brutto capitolo della storia della Repubblica italiana è stato scritto. Perché dico che è l'ultimo paragrafo? Beh, perchè la stesura del "capitolo" relativo alla distruzione del sistema bancario italiano è iniziata circa 30 anni fa. E' storia. E questa storia ve la voglio raccontare attraverso un documento scritto da Anna Maria Tarantola, che oggi ricopre il ruolo di Presidente...

0

La “cura Andreatta” è diventata un accanimento terapeutico.

Avere la pazienza di cercare e sfogliare un quotidiano a distanza di quasi 30 anni riserva sempre qualche sorpresa. Ad esempio può capitare di leggere le stesse identiche "ricette" o in questo caso "cure" di politica economica. Poca importanza ha se a suggerirle sono soggetti divisi da più di una generazione. Quello che importa è il filo conduttore che lega le due generazioni a confronto. Con questa chiave di lettura appare assolutamente normale, e quindi...