Rimettere in gioco le qualità umane

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Una risposta

  1. Matauitatau ha detto:

    Questo articolo è molto importante, anche se forse ci sarebbe voluto un accenno esplicito al problema della governance vs. il government.

    In particolare questo passaggio:

    "Viene alla luce come i sistemi e i metodi siano stati implementati e impiegati non solo e non tanto per facilitare i processi produttivi, quanto, impropriamente e strumentalmente, per facilitare l’esercizio del potere ovvero per eludere la gestione delle persone"

     

    Più questo che è la chiave essenziale di una nuova mentalità anti sistema:

    "attivare quindi risorse ed energie disponibili assumendo tutti i rischi e tutte le opportunità dovute al riconoscimento di emotività e affettività"

    Quello che dice l'autore dell'articolo si ricollega immediatamente al problema della governance che è quella mentalità che riduce il problema del government alla somma algebrica degli interessi in gioco (stakeholders) obliterando la visione generale, quindi l'aspetto comunitario come dimensione che trascende le singole individualità e quindi l'aspetto dell'ideale collettivo come fondamento della comunità, del rapporto affettivo fra gli individui e fra individuo e gruppo.

    E' importante costruire una narrazione secondo la quale la nostra situazione di crisi politica, economica, di decadenza culturale, di conflitto insanabile fra classi venga rappresentata come la colpa del tradimento delle élites per le quali, come dice Bolzonello.

    "sistemi e i metodi siano stati implementati e impiegati non solo e non tanto per facilitare i processi produttivi, quanto, impropriamente e strumentalmente, per facilitare l’esercizio del potere"

    La nostra situazione di disagio sociale ed economico, l'impasse in cui si trovano tantissimi giovani che hanno studiato e che si devono accontentare di lavori troppo al di sotto del loro livello di preparazione (e via dicendo) vanno rappresentati come la colpa si una élite che ci ha ingannato, umiliato e che adesso vuole espropriarci dei nostri beni materiali o della possibilità di riuscire a costruire un futuro migliore per sé stessi e la propria famiglia.

    Massima ferocia nella denuncia delle colpe di chi ci ha tradito (progressivamente identificandoli sempre di più come i veri "estranei" di cui ci dobbiamo liberare con ogni mezzo) ma massima dolcezza all'interno dove sarà necessario propagandare ideali di tolleranza e di solidarietà.

    La distinzione fra dentro e fuori, in cui il fuori sono quelli che promuovono il sistema dello sfruttamento, è a mio avviso fondamentale.

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