Mimmo Porcaro sulla lista Tsipras

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9 risposte

  1. NincoNanco ha detto:

    Quoto Porcaro

    Chi è per la prima scelta voterà Grillo, chi è per la seconda voterà Pd

    E ARS quindi voterà Grillo?

    Perché bisogna capire cosa dobbiamo fare a maggio, non è che uno sta fuori da tutto per tre anni perché deve preparare il suo movimento e poi si degna di uscire e fare il protagonista della recita.

    ARS è interessante e la seguo ma per capirne la reale serietà, la vera intenzione di ottenere dei risultati e non solo di auto affermarsi vorrei sapere cosa intendete fare hic et nunc.

    A maggio bisogna votare tutti per Grillo e bisogna dichiararlo apertamente.

    ARS lo farà?

    Dopo un grande risultato o addirittura la vittoria dei grillini si potrà ricominciare coi sottili distinguo ma oggi se non si sta con Grillo si dimostra di essere preoccupati più della propria bottega che dell’inetresse dell’Italia e della democrazia.

  2. stefano.dandrea ha detto:

    Ninco Nanco da come la metti non c'è scelta !

    In realtà, non ne abbiamo ancora discusso, perché il nostro processo di formazione è ancora in corso e non è detto che sia giusto, utile e sensato prendere una posizione collettiva, come se fossimo un soggetto davvero consistente e quindi, seppure piccolo, esistente nel panorama politico. L'ARS esisterà, come soggetto ancora piccolo, a conclusione di quel processo di tre anni che tu indichi (mancano ancora 17 mesi, perché 19 sono trascorsi). E' soltanto allora che avrebbe senso prendere una posizione vincolante per i membri, altrimenti incorreremmo nel solito errore dei gruppi virtuali, che si comportano come fossero reali, ingannando se stessi. Ci vogliono umiltà e realismo.

    Nelle scorse elezioni politiche decidemmo di andare in ordine sparso. Credo che la gran parte di noi abbia votato cinque stelle (il mio voto per i cinque stelle l'ho pubblicamente dichiarato e anticipato con un articolo su Appello al Popolo); una seconda parte si è astenuta, qualcuno ha votato rivoluzione civile e uno o due pcl.

    Dunque esiste anche questa possibilità, che, forse, è la più seria, perché un soggetto politico in fase nascente non ha bisogno di spaccarsi o di discutere o di imporre la linea, quando esso non si candida e "la linea" (sic!) consiste nel votare uno o altro partito. La costruzione di un soggetto richiede per un verso unanimità, per altro verso autonomia e libertà. Questo mi sembra più un caso di libertà che di unanimità.

    L'alternativa vera, secondo il mio punto di vista – il comitato direttivo dell'ARS non ne ha ancora discusso – e quella astrattamente migliore sarebbe quella di promuovere un boicottaggio di queste elezioni del tutto inutili, cosa che a mio avviso avrebbe dovuto fare proprio il M5S (dire che si va nel parlamento europeo per cambiare i trattati è oggettivamente una balla colossale), il quale avrebbe avuto la forza per organizzare un boicottaggio di enorme rilievo e avrebbe generato effetti dirompenti. Per me, personalmente, sarebbe una scelta in perfetta continuità, visto che l'ultima volta che ho votato alle europee è stata nel 1999.

    Tuttavia, per quanto si organizzi per bene la campagna di boicottaggio, che risultati si possono ottenere senza la partecipazione del M5S? Il rischio è di avere risutati soltanto simbolici, ossia nessun risultato. I possibili risultati concreti, invece, consistono nell'uso della campagna di boicottaggio come forma di aggregazione sovranista (non ti preoccupare per il M5S; cosa gli andremmo a togliere, 20000 voti?), ossia proprio la realizzazione dello scopo sociale dell'ARS. Sarebbe anche una posizione coerente: chi vuole distruggere l'Unione europea, la vuole distruggere attraverso una pluralità di processi centrifughi  promossi nei e dai dai vari stati nazionali, non certo entrando nell'insignificante parlamento unionsta.

    Quindi non credo che ci sarà una presa di posizione ufficiale che vincoli i militanti o li esorti a votare in un modo o nell'altro (fino ad ora, che io sappa, nessun militante e nessun membro del comitato direttivo ha mai nemmeno ipotizzato una cosa del genere). Una presa di posizione ufficiale potrebbe essere soltanto nel senso del boicottaggio, in coerenza con la posizione dell'ARS. Non sarebbe "uno sta(r) fuori da tutto per tre anni", perché anzi ci impegnerebbe nell'azione politica di boicottaggio e diffusione di analisi e valutazioni politiche. Si tratta però di una idea appena ventilata nella mia mente, sulla quale non ho ancora riflettuto; in particolare non ho considerato quali forme e mezzi potremmo utilizzare per la campagna di boicottaggio e quali risultati concreti, in termini di aggregazione e diffusione di idee sovraniste, potrebbero essere ottenuti. Se i risultati concreti, sia pure minuscoli, fossero identificabili, bisognerebbe optare per il boicottaggio, perché niente nasce da niente e niente è sufficientemente grande all'improvviso. Si lavora giorno dopo giorno, accumulando risultati, entusiasmo, organizzazione, uomini di valore, notorietà in ambienti esterni. Nella vita individuale o della serie organizzazioni collettive, soltanto con questo antico metodo si ottengono risultati.

  3. NincoNanco ha detto:

    Non è che sia decisivo il sostegno di Ars, lo è quello congiunto di tutti i blog e piccoli movimenti.
    La gente rimarrebbe impressionata a vedere questo sostegno proveniente da tutte le parti e sarebbero molti più di ventimila i voti aumentati.
    Il movimento cinque stelle è straordinario in Grillo e Casaleggio, coraggioso nei suoi parlamentari, disastroso nei suoi kilitanti che sono litigiosissimi, divisi in fazioni con capi e capetti, di un’ignoranza abissale nelle questioni politiche e economiche.
    È evidente che dovesse realmente sfondare si aprirebbero degli spazi enormi per quei gruppi fondati sulla perfetta competenza politico economico istituzionale.
    Un consenso, quello grillino, che quindi dovesse svanire non sareste più in grado di intercettare.

    Vedete un po’ voi; col trenta per cento alle europee succederebbe di tutto, ma gli italiani sono specialisti nel non afferrare le opportunità che si presentano una sola volta.

  4. Fiorenzo Fraioli ha detto:

    ARS coltiva un progetto politico il cui successo o fallimento dipende sia da fattori interni (ingegno, capacità pratiche, militanza) che esterni. Tra questi vi è la scansione temporale degli eventi futuri.

    In politica è fondamentale essere presenti al momento giusto, né troppo in anticipo né troppo in ritardo. Poiché la scansione degli eventi futuri è un fattore esterno indipendente da noi, ci si pone la domanda sul "che fare" in presenza di un'accelerazione della crisi. Questa è la vera domanda, non le prossime elezioni europee, salvo che queste si rivelino, nelle prossime settimane, come una manifestazione di questa accelerazione. Di questo io non sono ancora convinto ma, se così fosse, non esiterei a mettere da parte il progetto dell'ARS per gettarmi nella mischia. Anche per questa ragione seguo gli eventi con particolare attenzione.

    Mi si consenta, infine, un'ulteriore, apparentemente paradossale, osservazione. Se l'obiettivo politico è distruggere l'UE, ci si deve anche porre la domanda su quale potrebbe essere l'atto elettorale o di propaganda più efficace a tale scopo. Non è detto che questo non possa (perfino) essere una sconfitta del m5s… (vi avevo avvertiti… osservazione paradossale… ma io voglio distruggere l'UE in primis!)

    • NincoNanco ha detto:

      Almeno il tuo Fiorenzo è un ragionamento che non si limita alla difensiva.
      Giustamente parli di agire sull’accelerazione della crisi ma considera che un risultato superiore al 30% dei grillini sarebbe precisamente un fattore scatenante di questa accelerazione.
      Comunque la campagna elettorale delle europee rivelerà la sua effettiva valenza verso fine marzo e lì le persone intelligenti capiranno se e come cogliere la palla al balzo.

  5. stefano.dandrea ha detto:

    N.N.: "Non è che sia decisivo il sostegno di Ars, lo è quello congiunto di tutti i blog e piccoli movimenti. La gente rimarrebbe impressionata a vedere questo sostegno proveniente da tutte le parti e sarebbero molti più di ventimila i voti aumentati".

    Potrei essere d'accordo ma allora è bene che tra tanti blog e piccoli movimenti l'ARS, tra le poche associazioni che si pongono un obiettivo politico, scelga la migliore posizione in considerazione del suo scopo e del suo progetto,posizione che potrebbe essere l'astensione oppure l'indifferenza e quindi la libertà e autonomia di ciascun socio.

    N.N. "Il movimento cinque stelle è straordinario in Grillo e Casaleggio, coraggioso nei suoi parlamentari, disastroso nei suoi kilitanti che sono litigiosissimi, divisi in fazioni con capi e capetti, di un’ignoranza abissale nelle questioni politiche e economiche".

    Casaleggio non l'ho mai ascoltato proporre uno scopo o obiettivo o valore che io condivida. Quindi la sua straordinarietà non mi interessa e potrebbe farmi paura.

    Sulla straordinarietà di Grillo convengo: credo che sia enormemente superiore alla media dei migliori militanti del suo movimento. Soltanto che non ho capito cosa vuole; scrive e dice tante cose che condivido e tante cose che non condivido per niente e spesso le cose che dice un giorno sono in contraddizione stridente con altre che ha detto giorni prima. E io purtroppo odio il marketing.

    Parlamentari coraggiosi che significa? I parlamentari devono essere moralmente profondi, maturi, intelligenti, furbi, compatti, disciplinati, lungimiranti. Il coraggio non mi sembra una dote predicabile con riguardo ai parlamentari. Certo, se si scambia lo spettacolo della politica per un film di guerra e il film di guerra per la guerra vera, allora ha un senso dire che alcuni parlamentari sono coraggiosi.

    Quanto al fatto che "i kilitanti… sono litigiosissimi, divisi in fazioni con capi e capetti", se ciò è vero – non conosco a fondo il fenomeno – la colpa è tutta di Grillo e Casaleggio, che hanno scelto, deciso e proposto l'organizzazione del M5S. Infatti, se "uno vale uno" e il parlamentare è un portavoce, se non esistono titoli per essere un parlamentare (positivi: lunga militanza, intelligenza fuori dall'ordinario, esperienza amministrativa, capacità e attitudine alla lettura critica di documenti normativi, esperienza amministrativa; o negativi: potere politico o numero di tessere controllate), allora posso immaginare che nel M5S oggi vi siano migliaia di ambiziosi, individualisti, opportunisti, privi di particolari virtu' che stanno facendo iscrivere amici e parenti per poter avere la loro opportunità e che sgomitano quotidianamente. Mentre i partiti tradizionali avevano nei singoli collegi tre, quattro massimo cinque aspiranti alla candidatura, probabilmente in ogni collegio vi saranno cento pentastellati che aspirano ad essere candidati alle prossime elezioni. Ciò mi fa orrore ed è una ragione per ipotizzare che il M5S sia fragile e che verrebbe spazzato via da un nuovo più robusto partito o movimento (il PD non è fragile; il PD muore soltanto se si suicida: e lo farà, come ha fatto il Pasok).

    Se veramente tra i militanti ci fosse una così "abissale ignoranza nelle questioni politiche ed economiche", Grillo e Casaleggio non sarebbero straordinari politici, bensì straordinari venditori di fumo. In realtà ho conosciuto parecchi militanti del M5S validissimi, per intelligenza e per moralità. Tuttavia la macchina del M5S non ha lo scopo di farli emergere,perché non aspira a dare all'Italia una classe dirigente. Una delle tare strutturali del M5S sta proprio qua. Invece, il fine di produrre una classe dirigente bisognerebbe che i partiti e i movimenti lo avessero. Poi magari si sceglie il metodo sbagliato. Ma rinunciare al fine e credere soltanto nelle idee e nelle procedure e non negli uomini è puro nichilismo. E' il limite più grande del M5S.


    "È evidente che dovesse realmente sfondare si aprirebbero degli spazi enormi per quei gruppi fondati sulla perfetta competenza politico economico istituzionale.
    Un consenso, quello grillino, che quindi dovesse svanire non sareste più in grado di intercettare
    ".

    Il consenso del M5S non sparirà akmeno per un po' di tempo. Poi o si consoliderà, se il M5S saprà cambiare o si sposterà su un nuovo movimento, se qualcuno saprà crearlo. In caso di sfondamento del M5S non si aprirebbe alcuno spazio agli esterni e alle idee che questi ultimi sostengono, salvo che qualche interno le faccia proprie, tenti di farle valere e ci riesca. La tua affermazione dimostra che non hai riflettuto a fondo sulla natura del M5S e confondi speranza e realtà.

    "Vedete un po’ voi; col trenta per cento alle europee succederebbe di tutto, ma gli italiani sono specialisti nel non afferrare le opportunità che si presentano una sola volta".

    Per coerenza ti dovresti iscrivere al M5S, accettare tutte le regole del non statuto e militare disciplinatamente. Ma gli italiani sono specialisti nel credersi allenatori di pallone geniali e da quanto vedo – si stanno moltiplicando a dismisura le persone che vengono a darci consigli – nel credersi strateghi politici che indicano scopi e metodi a gruppi ai quali non si associano.

    • Durga ha detto:

      Personalmente  condivido pochissimo del M5S e non mi fido dei suoi capi, quindi non lo votero'.  Riguardo a un possibile boicottaggio delle prossime elezioni europee, ricordo che, anche quando il tasso di astensionismo e' altissimo, poi dicono che si tratta solo della solita pigrizia e disinteresse degli Italiani che preferiscono andare al mare.  Se le elezioni europee saranno, almeno in certi posti, abbinate con altre elezioni, per es. amministrative,  potrebbe forse essere utile far conoscere il fatto che si puo' andare a votare, ma rifiutare la scheda per il Parlamento europeo, facendo mettere a verbale che non si riconosce tale istituzione. I Presidenti di seggio non possono rifiutarsi.

  6. AdrianOttaviani ha detto:

    Parlando per paradossi potrebbe essere paradossale ma interessante partecipare alle elezioni della UE proprio dichiarando l'intenzione di distruggerla…
    Mi rendo conto che non ci sono le condizioni organizzarive e di tempo  ma potrebbe essere interessante sfruttare la tribuna delle elezioni europee proprio perdiffondere idee antiUE e anti Euro.
    Perché legarsi ad un movimento con luci e ombre come quello del M5S che non si è mai espresso con chiarezza riguardo alle proprie intenzioni  ?
    Perché non cominciare a muoversi in autonomia ?
    IN fondo perché non sfruttare le norme che impongono alla RAI di dare spazio a tutte le liste ?
    Sarebbe bello fare una campagna all'insegna del " boicottate la UE, NON  VOTATECI"…

  7. Mauro Poggi ha detto:

    "…o si è per distruggere l’Unione europea e l’euro […]   o si è per tenerseli. Chi è per la prima scelta voterà Grillo, chi è per la seconda voterà Pd". 
    In questo passaggio mi perdo un pochino. Che cosa fa pensare a Porcaro che Grillo è per la distruzione dell'euro? La proposta di referendum??

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