La desolazione
Il 25 maggio si andrà alle urne sia per le €Uro-pee e sia per le comunali, ove previsto.
L’elezione del Sindaco in tutti quei comuni dove si voterà non porterà alcun possibile miglioramento, poiché CHIUNQUE vada a ricoprire tale incarico si troverà a dover operare tagli e/o ad alzare le tasse. Nessuno si faccia illusioni, anche laddove ci fosse gente di provata onestà e capacità non vi sono altre possibilità a quelle elencate. Tutto al più, i migliori, potranno ottimizzare dei servizi, cercando di spendere al meglio le sempre più scarse risorse che lo Stato centrale farà arrivare, o più adeguatamente, quel poco che lascerà spendere ai Comuni per i propri cittadini.
Uno Stato delegittimato e disarmato, che ha ceduto a TERZI l’unicità della definizione di “Nazione Sovrana, indipendente e autodeterminata” NON è più in grado, e da molto tempo, di svolgere appieno la propria funzione principale: l’emissione di una propria moneta e il controllo totale sulle politiche da essa derivanti, quali politica economica, industriale, sanitaria, scolastica di welfare ecc.
I partiti che si stanno svenando e svendendo per fare una campagna pubblicitaria ai loro aspiranti €uro-parlamentari sono quasi tutti aderenti al PUd€ (Partito Unico dell’€Uro) e la formazione dei candidati è improntata ai soliti discorsi e alle solite amenità che vuole, per risolvere l’infinita crisi, il fatidico “più €Uro-pa”.
La maggior parte di essi vorrebbero “laBCEsimileallaFED”, oppure “unaltraeuropa”, magari con gli €uro-bond e un reddito di cittadinanza per i 500 milioni di cittadini di UE.
Con queste mie orecchie ho sentito di persona parlare di “debitopubblico, carriole & affini” un candidato di FI. Secondo loro, il problema più grosso è il debito pubblico e bisognerà “rientrare” in ogni modo, ovvero bisognerà (S)vendere i beni dello Stato (generalmente, i privati, prendono le aziende in attivo e lasciano i carrozzoni in perdita a noi cittadini), operare tagli draconiani alla spesa pubblica (dimenticando di dire che il 10% e oltre degli 800 miliardi di spesa della P.A. sono costituiti di interessi sul debito stesso e che l’Italia, come spesa pubblica, è sotto la media di UE), riformare il già PESSIMO mercato del lavoro con più flessibilità ecc, il tutto per abbassare la tassazione e sino a quando “iMercati” non saranno soddisfatti.
L’altro problema non meno rilevante è relativo alle carriole che occorrerebbero per andare a comprare il pane e il latte laddove l’Italia ritornasse alla £ira, nominando IMPUNEMENTE la repubblica di Weimar e l’inflazione derivante dalle crisi petrolifere degli anni ’70 (nel 1973, grazie alla guerra del Kippur, il petrolio QUADRUPLICO’ il suo prezzo in pochi mesi e nel 79 –rivoluzione Komeinista- TRIPLICO’ ancora).
Indipendentemente dalla preparazione specifica di ognuno dei candidati PUd€ (che immagino non siano tutti ignoranti, disfattisti e assenteisti) il loro tratto comune è quello desolante che vi ho appena sommariamente descritto, tanto nel centro-sinistra, quanto, appunto, nel centro-destra.
La sola Lega (ma non tutta) ha avuto una formazione adeguata, ottenuta soprattutto dall’impegno dei prof. Bagnai e Borghi (dove quest’ultimo si è anche candidato) ma in troppi vorrebbero un’indipendenza del nord, con tanto dei soliti cori Roma-ladrona-terùn.
In verità anche Fratelli d’Italia (dell’intelligentissimo e preparato Crosetto – tra i pochi ad aver votato contro il Fiscal Compact -) si è schierata contro l’€uro e dovrebbe avere al suo interno gente preparata ma, se per la Lega dovrebbe essere abbastanza facile superare lo sbarramento del 4%, per FdI, detto sbarramento sembra una montagna insormontabile.
Dal “duo-fasano” grilleggio non mi aspetto nulla di positivo e benché la base del Movimento5Stelle sia piena zeppa di sovranisti preparati e consapevoli (molti di essi sono dei cari amici) sembra che la loro strada debba incrociarsi con Tsipras, ovvero con coloro i quali vogliono “l’altraeuropa”, in poche parole con i veri FOGNATORI tout-Court.
Purtroppo il panorama DESOLANTE che la nostra martoriata Patria si può permettere è questo, ed è BEN LONTANO da quello francese, inglese e anche portoghese.
Purtroppo le nostre UNICHE speranze reali sono riposte essenzialmente sull’asse Le Pen-Farage, sperando che per entrambi ci sia un vero e proprio plebiscito che possa portare un centinaio di VERI €uroscettici nel finto-parlamente di Strasburgo-Bruxelles, in grado perlomeno di mettere in evidenza le scelleratezze che ci stanno preparando per il futuro.
Spesso mi chiedo quali nefandezze abbia commesso il Popolo italiano per meritarsi tale orda di disfattisti-menefreghisti-qualunquisti.
Ultimamente ho elaborato quella che reputo la risposta definitiva: il Popolo italiano è stato vittima della disinformazione di massa che ha portato, appunto, a credere alla teoria “spesa pubblica, carriole & affini” ed è per questo che il mio impegno a dare una CORRETTA INFORMAZIONE sarà massimo, e questo nonostante l’immenso muro di gomma con annessa cortina di fumo di tutti i mezzi d’informazione tradizionali.
In ogni modo, laddove mi si presenterà l’occasione di essere invitato a parlare, nel mio ambito territoriale (in QUALSIASI contesto politico), non solo non negherò la mia disponibilità ma accetterò volentieri, poiché bisogna raggiungere le masse e solo facendo “agorà” sarà possibile.
La sovranità e l’autodeterminazione sono uno stato mentale indispensabile.
A Roma, l’8 giugno, alla III assemblea nazionale della ARS (associazione riconquistare la sovranità), spero di poter incontrare tantissimi di voi, italiani come me, che vorrebbero per i propri figli un Paese più giusto e più vero.
Roberto Nardella.
Concordo con tanti punti dell'articolo, ma forse non potrebbe essere utile ricordare a chi vuole comunque votare per il Sindaco del suo Comune (dove ci sara' anche questa elezione) che puo' rifiutare la scheda per il Parlamento europeo, dichiarando che non lo riconosce? Puo' essere un segno di protesta, e il Presidente di Seggio deve accettare tale rifiuto e metterlo a verbale.