Il M5S visto (e criticato) dall'interno

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5 risposte

  1. Lorenzo D'Onofrio ha detto:

    Segnalo anche queste riflessioni molto interessanti: https://www.facebook.com/permalink.php?story_fbid=624328817653133&id=405491789536838

  2. Lorenzo ha detto:

    Come ho scritto altrove ogni commentatore attribuisce la sconfitta del M5S al fatto che non ha fatto una scelta chiara in favore i temi che a lui piacciono. Chi dice che non era abbastanza sovranista, o abbastanza radicale, o abbastanza moderato, o abbastanza negrofobo.

     

    Scelte chiare in questa pappina di società mediatizzata e anestetizzata, dove il gregge ha dimesso ogn'istinto combattivo, ha una televisione o un telefonino al posto del cervello, e reagisce quasi solo a stimoli pubblicitari, non ne fa nessuno. Chi le facesse perderebbe due terzi dei voti da oggi a domani. Sono convinto che uno dei principali motivi del ridimensionamento 5stelle è che sotto la pressione delle circostanze Grillo è stato costretto a operare alcune scelte concrete (quelle coi referendum online) allontanando buona parte dell'elettorato di destra.

     

    Ma anche lasciando da parte questo argomento, vi invito a chiedervi quanti degli argomenti elencati nell'articolo (giusti o sbagliati che siano) siano anche solo vagamente risaputi da parte del 95% dell'elettorato. Nel mondo di capre ignoranti formato dalla tv spazzatura e dal degrado scolastico, già pronunciare una parola come 'globabilizzazione' significa perdere tre quarti dell'auditorio. Quelle elencate sono lamentele che lo scrivente, avendo avuto parte alla vita interna del M5S, enunzia per conto proprio reinventandosi di sana pianta che abbiano giocato qualche effetto nel voto delle decine di milioni di proletari intellettuali che hanno deciso la consultazione.

     

    In realtà il risultato esprime quasi soltanto l'efficacia delle rispettive strategie mediatiche. Da una parte il M5S, entrando nell'agone della politica politicata, ha inevitabilmente dimesso parte della carica mediatica di freschezza e novità che si portava appresso alle precedenti elezioni. Ma soprattutto i poteri forti gli hanno contrapposto un altro professionista della comunicazione plebea, che poteva valersi del sostegno incondizionato dei media e che ha concentrato l'intera sua strategia nella battaglia contro il nuovo arrivato.

     

    Tutte queste disquisizioni sui motivi profondi del voto, in cui ciascuno improvvisamente si riscopre profondo conoscitore, sono completamente inani.

    • stefano.dandrea ha detto:

      Lorenzo, sono quasi completamene d'acordo con te.

      L'articolo è molto interessante perché ci fa conoscere la struttura e le dinamiche interne al m5s. Non credo nemmeno io che quelle elencate siano cause del flop. Sono in realtà le cause del complessivo successo, ossia descrivono il partito m5s per come veramente è.

      Renzi è indubbiamente la ragione del mancato sfondamento nell'elettorato più affezionato o comunque piu' disponibile verso il vecchio due pd-ex pdl. Tuttavia, le cause della perdita di due milioni e mezzo di voti e forse più, in parte astensionisti, in parte andati alla lega, in parte a Tsipras, in parte a Fd'I sono tante. Nel mio articolo ne ho elencate alcune. Ma sono tante. Forse si possono riassumere così: le persone, dopo aver votato m5s nel 2013 lo hanno visto all'opera in questo anno e, chi per una ragione chi per un'altra, non hanno rinnovato la cambiale in bianco che avevano firmato. Molti di quei voti il m5s li aveva ricevuti ma erano solo un tentativo. In parte era anche naturale che dovesse accadere così, perché man mano che il M5S è costretto a fare le scelte (bisogna dire che Grillo è bravissimo a ritardare o ad essere ondivago) , perde i voti di chi lo ha votato nella speranza che il m5s facesse scelte diverse.

      Insomma Renzi ha fatto la sua parte ma il M5S non è riuscito a dimostrare che la fiducia era meritata o coerente con le priorità e i punti di vista di una parte di coloro che gliela avevano data.

      E' ovvio che per far fuori il marciume, servono 3 o 4 nuovi partiti, non uno solo.

  3. mezzo pensante ha detto:

    oh va bene tutto, il movimento 5 stelle è il partito più antidemocratico che ci sia e ha probabilmente tutti i difetti di cui sopra.

    ma voglio proprio sperare, dato che leggo di "forze sane del Paese", che l'autore di questo pezzo non sia uno di quelli che volevano allearsi col PD o con la finta sinistra parlamentare che abbiamo in Italia.

    se no c'è da fare una discreta tara a tutte queste osservazioni.

  4. stefano.dandrea ha detto:

    Lo spero e lo credo, sebbene l'autore lo conosca poco: non è iscrito all'ARS. Semplicemente ha lasciato questo commento che mi sembrava interessante sotto un articolo pubblicato sulla pagina dell'ARS.

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