Una opinione realista sul conflitto Israele/Palestinesi

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6 risposte

  1. Durga ha detto:

    Concordo sul fatto che il problema e' molto difficile da risolvere (anche per gli errori fatti a suo tempo dalle Potenze occidentali) e che quei due popoli non riuscirebbero a essere fratelli. Pero' non capisco quale sarebbe la "parte debole, alla quale non e' consentito di armarsi". In che modo pensate che i Palestinesi spendano la maggior parte dei soldi che ricevono regolarmente da varie parti del mondo, compresa la UE? E i razzi che lanciano su Israele che cosa sono? Giocattoli? Poi e' logico che Israele abbia armi migliori, ma non si puo' dire che i Palestinesi siano disarmati e che non usino spesso le armi per primi..

  2. stefano.dandrea ha detto:

    Nessuno ha detto che non le usano per primi.Ma c'è un embargo.Iocredo che debbano stipulare normalissimi contratti con Finmeccanica e industrie simili. Ricordi le polemiche sulla nave che proveniva dall'Iran e che era carica di armi?

  3. ndr60 ha detto:

    Caro Durga, i Palestinesi hanno i razzi qassam; stando alle ultime notizie di agenzia, ne hanno lanciati 700 provocando zero vittime: non molto efficienti, si direbbe. Israele, dal canto suo, dispone di aerei ed elicotteri con missili teleguidati, navi e carri armati, oltre ovviamente ad armi di distruzione di massa che tiene nei suoi arsenali. La striscia di Gaza è molto utile poichè viene usata come poligono di tiro per testare il potenziale delle nuove armi (sugli oggetti e sulle persone), usate anche dalla NATO e dagli USA: armi a base di uranio impoverito e fosforo bianco. A proposito delle prime, un'interessante teoria che ho letto (dal fisico E. Del Giudice) dice che le armi a DU (depleted uranium) userebbero in realtà il principio della fusione fredda, e che il motivo principale per cui nel 1989 Fleischman e Pons furono sbertucciati dall'intera comunità scientifica, quando diedero l'annuncio della scoperta, era che avevano svelato un segreto militare…

    • Durga ha detto:

      Non mi intendo molto di armi, ma sono pronta a credere che quelle in dotazione (e a volte anche usate) da NATO  e USA siano altamente letali e arrechino danni ai civili anche dopo la fine dei combattimenti, come per es. e' successo nei Balcani.  Pero' qui si parlava in particolare del problema di Israele e della Palestina e secondo me e' inutile girarci intorno. Non si risolvera' niente se gli Arabi non riconosceranno Israele, magari poi cercando di trattare sui confini  eccetera, e se le grandi Potenze non cercheranno di favorire veramente una convivenza  fra Stato ebraico e Stato palestinese.  Altrimenti che cosa vogliamo fare? Deportare, o peggio, tutti gli Israeliani?

  4. ndr60 ha detto:

    Caro Durga, Israele è l'avamposto delle potenze occidentali per controllare una zona di fondamentale interesse strategico. Quando il petrolio si esaurirà (e le stime dicono che questo è un evento relativamente vicino, tra i venti e i cinquant'anni), l'interesse politico, strategico ed economico della zona sarà minore; a quel punto, Israele raccoglierà ciò che ha seminato.

    • Durga ha detto:

      Per me sarebbe piu' esatto dire che Israele ERA l'avamposto delle Potenze occidentali, per lo piu' anglosassoni, al tempo della Guerra Fredda, quando alcuni Paesi arabi erano sostenuti dall'URSS. Ora l'interesse verso Israele sta gia' diminuendo, e in futuro probabilmente esso sara' abbandonato come capita a tutti gli alleati dell'America quando non sono piu' utili. Pero' mi addolora la sorte della popolazione israeliana, che secondo me non ha colpa di tutto questo pasticcio.

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