Giorgio Mascitelli: L'ascensore si è rotto

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2 risposte

  1. paolo di remigio ha detto:

    L’articolo è tutto condivisibile. La Buona Scuola di Renzi, che nelle scuole è diventato il tormentone di questi mesi, va però molto più in là della prospettiva Blair: finalizza la didattica, anziché alla mobilità sociale, addirittura alla crescita economica. Ma nell’ottica neoliberista propria del presente governo e di quelli passati, la crescita economica segue dalla deflazione salariale e dalla precarietà dei lavoratori (altro che Liceo Classico!); perciò il documento Renzi-Giannini cerca di portare a termine la riforma dell’autonomia scolastica – quella che ha schiacciato la didattica effettiva con la didattica dei PROGETTI, all’unico scopo di creare nei giovani la rassegnazione ai LAVORI A PROGETTO. Infatti un insegnante sicuro della sua cattedra e degli scatti di anzianità non può inchiodare bene in testa ai suoi alunni che “il posto fisso non esiste più”, non può testimoniare le gioie della flessibilità: la credibilità implica coerenza. Così gli insegnanti, che non hanno difeso la sostanza del loro lavoro, che non hanno respinto le pressioni dei dirigenti a fare tutto tranne che insegnare, rischiano di subire un’amara nemesi.
    Paolo Di Remigio

  2. stefano.dandrea ha detto:

    Eccellente Paolo Remigio,
    già in altra occasione lessi un suo intervento, non ricordo se in forma di lettera, sul blog mainstream. La nostra associazione è diffusa in tutto il territorio nazionale ma è particolarmente radicata in Abruzzo. Avremmo piacere di incontrarla. Perciò, se ci comunica la sua disponibilità scrivendo a italiasovrana@gmail.com, la contatteremo certamente.

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