Il salutista
Nell’apprendere le notizie sul turbinio che nell’ultimo periodo rimesta quella che la stampa definisce impunemente la “sinistra Italiana”, uno penserebbe di trovarsi in un’epoca di grandi rivolgimenti politici e di rinascita del senso di appartenenza delle classi meno abbienti. Mentre infatti quella strana creatura del PD (una sorta di sindacato del ceto fascio-finanziario deputato alla liquidazione dello Stato per via privatistica) sgoverna, i suoi cascami, quelli che parimenti dallo Stato hanno sempre preso senza mai dare alcun contributo, si riorganizzano, dibattono, si incontrano, si dimenano e parlano di “riforma” della sinistra Italiana. Ma di cosa stiamo parlando ? Facciamo qualche nome di riferimento. Fassina, Civati, Landini, Vendola, Boldrini (i caporali); sullo sfondo Bersani, Fassino, Bindi (i colonnelli), Dalema (il generale); Prodi, Letta (i probiviri), la stampa tutta (l’esercito). Vi pare sinistra ? No. E’ il meglio (!!!) della socialdemocrazia liberale Europeista Italiana che si aggrega perché ha capito di essere stata buggerata, proprio nella sua velleitaria idea di scioglimento dello Stato costituzionale nazionale, dai famelici interessi della finanza nordeuropea. Ma che differenza c’è tra i primi e i secondi ? Sottile. I primi caldeggiano uno scioglimento dello Stato Italiano per ricreare un superstato speculare europeo in cui essi possano continuare a fancazzisteggiare sulla pelle del popolo, propugnando il capitalismo liberoscambista di stampo calvinista; i secondi stanno invece conducendo con successo una guerra per la privatizzazione di ogni prerogativa pubblica, guridica, costituzionale ed economica (proprietà comprese) degli stati nazionali per il totale controllo della società da parte di chi controlla privatamente il denaro, attraverso gli strumenti dell’UE e dell’EURO. Attenzione però. Questi ultimi sono tutto fuorchè liberoscambisti; l’iperfinanza è monopolista per eccellenza e non sopporta la libera concorrenza dei mercati e tanto meno dell’economia pubblica (principale nemico); vogliono controllare tutto e tutti fin dentro le mutande dei cittadini con l’aiuto delle più sofisticate tecnologie dietro il paravento della sicurezza (che si preoccupano quindi di scardinare a tutti i livelli, sociale, economico e militare).
Ma torniamo al tema principale. Che c’entrano i salutisti in tutto questo ? I salutisti possono essere presi come categoria esemplificativa del comportamento dei Socialdemocratici buggerati di cui sopra, propugnatori dell’ ”altra Europa”. La caratteristica del salutista è quella di fingere di non vivere in un mondo inquinato e credere che un sano stile di vita li metta al riparo dalle conseguenti malattie. Nel far ciò non si preoccupa minimamente di sanare l’ambiente circostante, cosa che ritiene intimamente impossibile, ma si illude di trovare la soluzione in un comportamento tipicamente individualistico e fondamentalmente asociale. Il salutista di fatto pensa di poter sfuggire ai danni di un ambiente al quale non può sfuggire costruendosi la sua campana di vetro dove vivere “alla faccia” dei non salutisti. Inutile dire che in un simile contesto gli inquinatori possono dormire sonni tranquillissimi e con loro la finanza unionista apolide nordeuropea. La vera soluzione come sappiamo si chiama Sovranismo Costituzionale. Il vero antidoto all’inquinamento dell’ambiente politico. Ci libereremo.
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