ARS e Lega Nord: incompatibili e su fronti opposti

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6 risposte

  1. Durga ha detto:

    Sono piuttosto d’accordo con molti dei vostri obiettivi, ma vorrei fare alcune considerazioni. 1-Il problema degli stranieri irregolari, anzi, del loro continuo arrivo e’ effettivamente uno dei principali problemi dell’Italia. Non si dovrebbe metterlo in un’ottica veramente razzista (troppi stranieri irregolari sarebbero un problema anche se fossero Svedesi alti e biondi), ma e’ ormai un’emergenza. 2-La questione della liberazione dell’Italia dagli occupanti statunitensi e’ pure di primaria importanza, ma forse Salvini, e qualsiasi altro capo politico, hanno un po’ paura a parlarne chiaramente (gli agenti della CIA non sono sempre occupati a salvare i buoni come nei film). 3-Fino a quando il Fronte Sovranista Italiano non si presentera’ a eventuali elezioni, perche’ non votare per la Lega, dato che almeno critica la UE e l’Euro (senza aspettarsi che cio’ risolva i problemi, ma almeno per dare un segnale)? 4-Dato che desiderate essere aiutati a costituire tale Fronte anche nel Nord Italia, perche’ non fate qualche convegno a Milano o localita’ limitrofa?

  2. Giampiero Marano ha detto:

    Non voterei per la Lega neppure sotto tortura.

  3. Matteo ha detto:

    Ergo anche l’ARS, prima ancora di esistere, parte già con l’idea di avere il50% +1 dei suffragi.
    Come il M5S, che però almeno esiste (il che dal mio punto di vista è un dramma).
    Oppure, il che è peggio, si prefigurano alleanze con veruni figuri di sinistra, magari ripuliti.
    Brutta strada, e pure scoscesa.

  4. stefano.dandrea ha detto:

    Beh, ogni partito quando cerca di nascere o è appena nato e aspira a raggiungere il livello più alto possibile fa così, non soltanto il M5S. Forse la Lega nel 1992 diceva di volersi alleare con il PDS o con la DC o con il PSI o con i verdi o con il MSI?

  5. Matteo ha detto:

    Che io ricordi (ma posso ovviamente sbagliare) NON diceva di non voler avere nulla a che fare per esempio con il suo interlocutore naturale (Silvione) salvo il breve periodo che tutti sappiamo.
    Ma calandoci nella realtà attuale, l’ARS, una volta divenuto partito, dovrà fare come tutti, in questo disgustoso inganno noto come democrazia: allearsi, scendere a compromessi, fare scelte di campo.
    I vostri interlocutori possibili sono pochi: il partito malthusiano unificato (M5S), l’ex secessionista (LN), la sinistra cosmetica per ridere (se esisterà ancora quella roba che va dalla sinistra PD a Vendola a Landini).
    Direi che avete già deciso da che parte stare in modo molto deciso.

  6. stefano.dandrea ha detto:

    Silvione viene fuori nel 1994. La lega (allora solo lombarda) aveva eletto un deputato e un senatore nel 1987 e nel 1991 (ormai come lega nord) era andata da sola alle amministrative, vincendo in moltissimi comuni. Nel 1992 aveva preso l’8,7% alle politiche da sola (opponendosi a tutti e contestando tutti). Poi dopo ha fatto le sue scelte.
    Ciò che ha fatto la lega è del tutto normale per un partito nuovo, che ha bisogno di differenziarsi dagli altri e, se riesce, di distruggere e sostituire tutti gli altri. Il partito comunista d’italia andò da solo ne 1921 e nel 1924. Va anche detto che non si può sapere come e cosa saranno gli altri partiti quando in Italia una alleanza sovranista sarà in grado di candidarsi a elezioni nazionali.
    Per ora, comunque, siccome dobbiamo nascere e il percorso è ancora lungo e ovviamente incerto, è assolutamente ovvio che dobbiamo definire la nostra identità marcando le differenze dalle opzioni politiche esistenti.

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