I mali di Napoli? Un regalo dei Borboni

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6 risposte

  1. Muriel ha detto:

    E stata la massoneria a voler far crollare il regno di Napoli, il Regno Austroungarico, l impero Turco. Documentarsi prego….

  2. stefano.dandrea ha detto:

    Anche tutta la gironda era massonica e anche tutti i capi dei coloni statunitensi che si staccarono dall’inghilterra erano massoni. Dimmi un grande dell’ottocento, dal punto di vista del pensiero o dell’azione, politica o militare, che non fosse massone o che comunque fosse antimassonico (persino Hengels fu iscritto alla Grande Germania).
    La tua frase non significa assolutamente nulla. Riflettere prego e, se non si è in grado di riflettere, acquisirne consapevolezza e tacere umilmente.

  3. Matteo ha detto:

    I clericali sanfedisti complottisti sono il cancro dell’Italia.

  4. Fargo ha detto:

    Non è mia intenzione postare questo post per apire polemiche, ma penso sia necessario per aprire una riflessione nel campo sovranista.
    Ieri Bagnai ha postato questo articolo al fine di aprire una “riflessione”
    http://goofynomics.blogspot.it/2016/01/contributo-alla-storia-finanziaria-dell.html

    In soldoni il succo sarebbe che il processo di unificazione italiano sia molto simile a quello dell’Unione Europea. Ritengo questa impostazione assolutamente errata, visto che il paragone allora si potrebbe fare anche con altri paesi (la Spagna aragonese non era la stessa della Spagna Araba, quindi il califfato spagnolo era una AVO e la Castiglia no? E che dire poi del principato di Kiev e dei territori urali?).
    Questi discorsi temo svuotino il vero obiettivo del sovranismo e aprino a preoccupanti contraddizioni.

    • stefano.dandrea ha detto:

      Carissimo Fargo,
      ieri mi hanno postato alcuni commenti deprimenti relativi al post di Bagnai; ed è stato per me un grande dolore.
      Tutto il discorso volto a paragnonare l’Unione europea è l’unificazione Italiana non ha alcun senso. Basti pensare che per l’Unità d’Italia morirono circa 30.000 persone,moltissime delle quali VOLONTARIE, senza problemi economici, anzi abbienti. Basta leggere i diari garibaldini per verirficare che l’unica ragione per la quale lottavano era l’edificazione dello Stato Italiano (la tesi di Gramsci del Risorgimento come riforma agraria mancata è antistorica; una delle poche cose insensate che ha scritto, forse l’unica). Se 30.000 persone danno la vita e probabilmente centinaia di migliaia restano invalide, e se De Sanctis, Spaventa, Nievo, Stanislao Mancini, Ricciotti, Felice Orsini e migliaia di altre persone di grande valore fanno la galera, vivono esuli o muoiono fucilati o impiccati, è chiaro che siamo su un altropiano, che l’uomo moderno, economicista, non può nemmeno capire. Al contrario, non c’è nessuno che sia morto o sia disposto a morire per l’Europa.
      Discorso diverso è accertare come, avvenuta militarmente e politicamente l’unità d’Italia, si procedette alla unificazione finanziaria, monetaria e istituzionale. E’ un tema che dovremo approfondire.
      Grazie

  5. yak ha detto:

    E’ importante anche sottolineare il ruolo svolto dall’infame ammiraglio Nelson nella repressione e poi nell’eccidio dei patrioti napoletani. Sia lui che il Re Ferdinando tradirono l’accordo firmato dagli insorti con Ruffo (che forse in questo caso non ebbe colpe): la resa in cambio dell’esilio

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