Il declino dei modelli classici e post-classici della democrazia

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Una risposta

  1. Lorenzo ha detto:

    Analisi esemplare da cui anch’io ho imparato qualcosa e che condivido in toto… almeno finché non incrocia i pregiudizi fondativi dell’immaginario di sinistra.

    La democrazia liberale è sempre stata, nel suo fondamento, uno strumento di dominio delle plutocrazie finanziarie, in alternativa alla quale non figura la funambolica elaborazione di rinnovate formule di autogoverno delle masse, sibbene “la sostituzione della dittatura del capitale finanziario con quella dei nuovi Cesari” (O. Spengler). La crisi sta semplicemente evidenziandone brutalmente la natura.

    Non parliamo poi della chiusa coi poveri migranti sfruttati e discriminati. La verità è che il regime antirazzista sta utilizzando l’invasione extracomunitaria per sostituire la manodopera nazionale con quella importata dal terzo mondo, prona ad ogni sfruttamento. Un vero principio dei vasi comunicanti, col risultato che il tenore di vita della popolazione italiana cala in corrispondenza del miglioramento delle condizioni di vita del secondo e terzo mondo, dove vengono delocalizzate le industrie e dal quale viene importata manodopera.

    L’ARS dovrebbe rispondere per una volta alla domanda su come pensiate di ripristinare il benessere dei padri senza restituire il terzo mondo alla sua miseria e disperazione. Un argomento sul quale sui siti di sinistra, e non solo quelli, cala invariabilmente un imbarazzato silenzio.

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