La fine di un'epoca del Cristianesimo

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9 risposte

  1. Lorenzo ha detto:

    E’ affascinante vedere i livelli di alienazione dalla realtà di cui la mente umana è capace.

  2. stefano.dandrea ha detto:

    Non è alienazione dalla realtà. Non si è mai alienati dalla realtà ma sempre da noi stessi. E’ estraneità volontaria, che è una cosa diversa. In realtà è una forma di resistenza e di non alienazione, che deriva da una volontaria estraneità. Quanto tutto ciò possa tradursi in una proposta di liberazione collettiva non so dire. Sembrerebbe una proposta irreale, che ha la pretesa, però, di porsi in una prospettiva secolare. E’ questa irrealtà che tu scambi per alienazione dalla realtà. La liberazione individuale c’è però e come se c’è. Marco Guzzi è un grande. Ti consiglio di vedere almeno qualche video di Marco Guzzi, per esempio questo: https://www.youtube.com/watch?v=nkftC5O2o6U

  3. Matteo ha detto:

    Uhm…non sono del tutto convinto che il rifugiarsi nella superstizione abramitica sia alienazione, per il semplice fatto che il 95% delle persone condivide questa visione allucinata della realtà, caro Lorenzo.
    Però se devo essere sincero non ho capito la puntualizzazione di Stefano.

  4. stefano.dandrea ha detto:

    Non hai capito dopo aver visto il video suggerito o non hai capito prima di averlo visto?
    Magari questo dialogo con Galimberti è meglio dell’altro video.la prospettiva e i discorsi di Marco Guzzi sono assolutamente laici o meglio civili; lo sfondo cristologico lo cita di sfuggita una volta ogni due ore ed è soltanto l’approccio personale a discorsi che sono religiosi soltanto nel senso che aspirano alla ricostruzione di legami: https://www.youtube.com/watch?v=LXA0NIvLanA&list=PL3OmzuVugdISb27S1xEe9yIZp8N9GEVEF

  5. Matteo ha detto:

    Il video è lunghetto, ed io adesso non ho molto tempo, indi l’ho salvato per guardarmelo penso nel finesettimana.
    Mi riferivo alla tua strana distinzione fra alienazione sociale e “individuale”, che mi pare hegelianamente strana.
    Più nicciana, ad essere sinceri, e poi avrei dei dubbi al riguardo anche di questa idea.

    • Dev ha detto:

      O.T.
      Matteo, il forum di G.Z. è esclusivamente per utenti paganti? volevo chiederti un parere su ‘ste cacchio di trivelle. Chiedo scusa al mio conterraneo Stefano D’Andrea e agli altri utenti per avere usato questo sito come una chat privata.

  6. stefano.dandrea ha detto:

    Io distinguevo tra liberazione individuale e liberazione collettiva. Ovvio che ci si libera soltanto collettivamente, ma per fortuna al livello individuale si può far qualche cosa (ovviamente èmera resistenza).
    Precisavo inotre che non ci si aliena dalla realtà ma da se stessi. La liberazione individuale che è concretamente possibile,seppure parziale, implica proprio una certa estraniazione dalla realtà, estraniazione che,anzichéessere alienazione, serve proprio a non essere alienati, nella misura del possibile. Questo era ciò che volevo dire.

  7. Lorenzo ha detto:

    Il video lo guarderò per intero quando tornerò in Italia e riavrò la banda larga. Ho ascoltato i primi 20 minuti e mi ha dato una netta impressione di accademichese che impiega 1 ora per dire quello che sarebbe possibile chiarire in 5 minuti.

    Per il resto una liberazione individuale nelle mattane dei giudei, con Lazzaro risorto e il dio antropomorfico che impregna una donna mortale, mi sembra poco dignitosa. Al massimo segnerà il passaggio da uno stato di alienazione all’altro.

    Comunque nel primo commento mi riferivo alla ricercata assurdità dell’idea che per far rinascere il cristianesimo occorrerebbe “un impegno spirituale e contemplativo”!! Occorrerebbe rifanatizzare il gregge con una gigantesca opera di controllo mediatico e ripristinare un controllo diretto delle chiese sul potere politico, con apostati ed eretici accecati, bruciati e lasciati a putrefarsi impalati alle porte delle chiese, come avveniva quando il cristianesimo era una superstizione vitale.

  8. Marco ha detto:

    Guzzi è un cattolico e quindi commette il gesto, un po’ parziale, di identificare il Cristianesimo col Cattolicesimo Romano. E’ più onesto dire che il Cattolicesimo Romano sia in “una crisi davvero singolare […] e si va aggravando sempre più velocemente”.
    In America Latina, continente storicamente cattolico, milioni e milioni di persone negli ultimi 30 anni si sono convertiti a diverse forme di protestantesimo. Da quella parte dell’Atlantico non è il Cristianesimo in sé ad essere in crisi, ma il cattolicesimo nello specifico.
    In Russia e altri paesi della CSI il numero di fedeli cristiani ortodossi negli ultimi 20 anni è cresciuto in maniera spettacolare, e con essi il numero dei luoghi di culto. Anche in quest’area non è il Cristianesimo ad essere in crisi (anzi…) ma è il solito cattolicesimo che non ha attecchito.
    Guzzi ci rifletta.

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