Il grande capitale ci dona quotidianamente la vasellina

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7 risposte

  1. max ha detto:

    “Accanto alla battaglia per la riconquista dei diritti sociali deve stare la battaglia per la liberazione dai “diritti” e dalle possibilità droganti, inebetenti, narcotizzanti. ” grazie per queste parole.

  2. Luciano Del Vecchio ha detto:

    “Timeo Danaos et dona ferentes”

  3. Michele Onorato ha detto:

    Stefano, proviamo allargare l’analisi a profili più delicati.
    I così detti diritti civili (penso a quello alle fecondazioni ottenute con le modalità più bizzarre o quello all’aborto come dato insopprimibile di civiltà) non sono sulla stessa linea?
    Non c’è un nesso tra la espansione di questi diritti e l’affermazione egemone del capitale?

  4. stefano.dandrea ha detto:

    La categoria è ideologica e comprende ipotesi eterogenee.
    Il diritto all’incesto, le unioni tra omosessuali, le adozioni da parte di coppie composte da persone dello stesso sesso, direi anche la possibilità di interrompere la gravidanza in presenza delle condizioni previste dalla legge non mi sembra che siano promossi dal grande capitale, che talvolta può approfittare dell’attribuzione di un certo diritto (cliniche private in caso di aborto) – ma il capitale per sua natura tende ad approfittare di tutto ciò che è possibile.
    I casi più bizzarri e mostruosi di fecondazione realizzano maggiormente l’interesse del grande capitale ma sono promossi, come altri “diritti civili”, da movimenti ideologici autonomi, individualisti, capricciosi, nichilistici, essi si generati dal capitalismo.
    Quindi vedrei una tendenziale separazione tra tutele vasellina – chieste al più dalle associazioni dei consumatori, le quali sono parassiti del grande capitale e dei partiti politici che rappresentano quest’ultimo (ogni partito ha una sua associazione dei consumatori) – tutele che sono promosse e regalate dal grande capitale, e diritti civili, promossi da movimenti ideologici generati sia dalla sconfitta dei socialisti (che hanno abbandonato le tutele sociali e sono diventati radicali, ossia difensori dei “diritti civili”), sia dall’individualismo e dal nichilismo che promanano naturalmente dalla organizzazione capitalistica e dalla ideologia capitalistica (liberista).

  5. Vittorio ha detto:

    Il potere ci vuole tutti superficiali, infantili, viziati ed individualisti, senza alcun riferimento culturale e ideale nonché incapaci di concepire un pensiero collettivo. Liberi di guardare tre partite di calcio alla settimana, con il campionato e le coppe che iniziano a metà Agosto, liberi di intossicarci di birre, liberi di tatuarci lucertole sul collo, liberi di giocare a fantacalcio o a pokemon. Liberi di fare tutto tranne che di rivendicare i nostri diritti. Liberi di essere schiavi delle elites finaziarie e dei gruppi di potere stranieri che ci dominano da decenni.

  6. Lorenzo ha detto:

    Eh già, tutta colpa del grande capitale. Che di colpe ne ha tante, e Stefano le elenca (con ragione) tutte. Ma —

    sarà mica che dietro le malefatte del capitale ci sta una società già in piena decadenza, e un tipo umano degenerato?

    Sarà mica che la radice della degenerazione sta nel benessere, nella democrazia e nella civiltà dei diritti?

    Che nella prima repubblica da voi affabulata fossero presenti e operanti tutti i germi che avrebbero condotto a quella attuale?

    Sarà mica che questa sia una società intrisa da capo ai piedi di spirito sessantottino, cioè della ribellione della generazione del boom economico contro la forma tradizionale – repressiva, coercitiva, belligena e proprio per questo feconda – della civiltà europea?

    Che per fare un esempio fra tanti, il primo passo per ripristinare una società sana sarebbe la ricostituzione di un nucleo familiare solido, e questo può realizzarsi solo ri(con)ducendo la femmina al suo ruolo di sposa e madre, svantaggiata dal punto di vista giuridico ed economico e per questo costretta a votarsi alla conservazione del focolare?

    Gli esempi potrebbero continuare, ma il senso è quello, e nella stanza accanto mi aspetta un magnifico esempio di eterotelia sessantottina (per cui lo strumentario liberatorio si rende autovessatorio, cioè liberatorio per chi ha la possibilità di vessarti) e di asservimento manesco-sessuale della femmina.

    E scusate se dopo le ultime repliche di Stefano mi permetto anch’io qualche fuori campo.

    • max ha detto:

      Ricondurre la femmina al tempo dello svantaggio giuridico economico? E per questo costretta alla conservazione del focolare? Di quale svantaggio giuridico economico parli, della mancanza di quote nelle miniere, nei cantieri o nella fabbriche dell’ 800? O in guerra? Parli del levirato che costringeva la moglie a sposare il fratello del marito defunto (che invece non era costretto a sposarla e mantenerla)? , o della legge che puniva la moglie fedifraga ma non il marito? (legge che però puniva anche l amante vietando quindi di diventare amanti di una donna sposata, che in tempi di mito della verginità, e in cui ci si sposava giovanissimi, significava divieto di diventare amanti tout court), parli del suffragio universale che i maschi statunitensi del 2016 non hanno ancora ottenuto? (1), parli dello svantaggio di essere schiava poiché qualcun altro lavora ed è obbligato (se fosse una facoltà il discorso cambierebbe poiche esisterebbe un potere ricattatorio) a dividere con te i frutti del suo sudore ? è in questo modo che i neri hanno schiavizzato i bianchi nei secoli scorsi? Parli di quella famosa legge che impediva alle donne di studiare e che sicuramente mi indicherai? D’altronde si sa che le aristocrazie erano composte solo da maschi e la plebaglia solo da femmine mentre il confitto di classe è un invenzione dei komunisti, e si sa anche che ai tempi del grande vantaggio giuridico i maschi se la spassavano in guerra o in fabbrica per ben 15 ore di realizzazione mentre le schiave erano costrette a occuparsi dei figli. Davvero credi che il ruolo di madre sia una costrizione per le donne? (da ottenere con svantaggi giuridici ed economici a danno di lei, bah..) non è che per caso 40 anni di propaganda hanno convinto le donne a mettersi in competizione con gli uomini, a considerarsi schiave nel loro ruolo (quando un alieno che arrivasse sulla terra e osservasse distaccatamente giungerebbe alla conclusione che sono padrone) , a considerarsi interscambiabili con l’uomo (con la pressione che ne consegue),non è che per caso i sessi esistono veramente (alla faccia della teoria gender) ed hanno sistemi ormonali diversi che conducono a considerare “realizzanti” diverse attività? Non è che per caso quelle donne che non hanno dato retta alla propaganda ed hanno preferito i figli alla carriera si sentono più realizzate delle altre e dunque non necessitano di costrizione? Queste sono alcune delle domande che mi vengono in mente.
      Ps: perdona l ironia, niente di personale, è più un mio modo di esprimermi
      ( 1) parola di tal reietto
      https://ilreietto.com/2016/06/21/privilegio-maschile/

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