Fortuna e incertezza rientrano in società

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  1. Tonguessy ha detto:

    Articolo interessante che si presta a numerose osservazioni.

    La prima: essendo noi un'appendice dell'impero USA, ne stiamo assorbendo l'etica protestante che, guarda caso, è proprio quella sottolineata dallo scritto.

    Siamo "individui per decreto" dove chi redige tale decreto è una società centrata sulla responsabilità individuale. Se tutto va a rotoli è solo colpa nostra, insomma. Devo notare con dispiacere che tale propaggine ideologica semi newage è arrivata molto in profondità, riuscendo a conquistare anche menti brillanti che non perdono occasione di rimarcare come lo sfacelo attuale sia solo colpa nostra. Mai colpa loro, eh?

    Non sono quindi d'accordo che le "certezze sociali" siano saltate "indeterminatamente". Ci sono precise cause ed effetti. Siamo entrati nell'era postmoderna che significa da una parte fine del sogno modernista (rivelatosi un incubo nella realtà) e dall'altra esasperate ed esasperanti tecniche di mantenimento dello status quo per mezzo di matematiche finanziarie. L'era finanziaria attuale si basa su truffe matematiche, in buona sostanza (vedi l'articolo su Black Box Economics), che garantiscono tramite l'ufficialità scientifica di rinverdire il (duro a morire) mito del governare gli avvenimenti.

    Peccato che, come la meccanica quantistica ci insegna, non si possa controllare sempre tutto. La vecchia dicotomia cartesiana (Res Cogitans contro Res Extensa) si è rivelata una terribile trappola sociale oltre che filosofica. 

    Molto meglio quindi la Res Publica, quando questa non separa funzioni e responsabilità arbitrariamente.

  2. marco ha detto:

    Concordo pienamente sulla conclusione, molto meglio la res publica.
    Non che non ci siano responsabilità e obblighi, ovviamente. Infatti esistono le costituzioni e le leggi. In questo, invece, dissento leggermente da quel che dici: gli yankee tendono a scaricare su altri le loro dissennatezze, e d'accordo. Ma quanto a piegare l'osservanza della legge ai nostri comodi più spiccioli non siamo secondi a nessuno. Come dire, la legge c'è per tutti gli altri ed è quella, scolpita nella pietra. Però io ora passo col rosso perché tanto non do fastidio a nessuno, che male c'è? Ecco, questo comportamento che è alla base delle nostre derive e divisioni, negli States è pressoché assente, mentre è presente anche in altre parti della vecchia europa, benché in misura minore.
    Ben venga un po' di etica protestante, ben venga un po' di Max Weber, insomma. Qui nella nostra provincia imperiale ne sono circolate sempre troppo poche copie

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