Perché i giovani restino dobbiamo fermare Renzi e la Troika

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Una risposta

  1. Stefano D'Andrea ha detto:

    Questo “No sociale” non mi convince.
    Personalmente preferisco “Il nostro NO” ripetuto da 1000 soggetti collettivi – magari piccoli, eventualmente ad ambito territoriale limitato ad una cittadina – , i quali ognuno a suo modo, ognuno in alcune città – in quelle nelle quali il gruppo è presente -, ognuno in alcune manifestazioni, ognuno parlando il suo linguaggio, ognuno utilizzando i suoi metodi di comunicazione, ognuno preferendo taluni argomenti ad altri, persuadano il maggior numero possibile di italiani indecisi o ancora a digiuno di informazioni e valutazioni.
    Il NO deve essere generale, borghese (che non significa capitalistico) e popolare, dei lavoratori autonomi e dei subordinati, dei dirigenti statali e dei disoccupati, di chi è appena giunto a intuire il valore della Costituzione, a lungo rifiutata in ragione del percorso politico compiuto, e di chi l’ha invocato spesso ma con incoerenza (in una parte si e in una no o una volta si e una no), non di rado sottovalutando il programma costituzionale, e respingendo il concetto di Stato pluriclasse.
    Comunque, l’importante è che in tanti si impegnino per il no: promuovendo “il loro no” o “un no sociale”.

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