Il nuovo nazionalismo tedesco: mai più sensi di colpa per il nazionalsocialismo

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10 risposte

  1. Lorenzo ha detto:

    Se crolla il sistema di equilibri partorito dalla 2da guerra mondiale crolleranno anche le verità della fede pubblica costituite in sua funzione, come quella olocaustica.

    Un po’ com’è successo in Italia quando il crollo del duopolio PC-DC ha reso non più necessario il mito-forza della resistenza, che è rapidamente passato in secondo e terzo piano nella percezione del pubblico.

    “Cos’è la verità? Per la massa è ciò che sente ripetere continuamente […]. Chi controlla la stampa crea, trasforma, cambia le verità. Bastano tre settimane di lavoro giornalistico e tutto il mondo conosce la “verità”. Gli argomenti così propalati rimarranno inconfutabili finché vi sarà denaro per ripeterli senza posa […]. Ma verranno ripudiati nel momento in cui una più cospicua potenza finanziaria si schieri a favore di argomenti opposti, facendoli circolare in maniera più insistente”. (O. Spengler)

  2. Stefano D'Andrea ha detto:

    Il senso di colpa è SEMPRE qualcosa di negativo. I vincitori impongono SEMPRE la loro verità. Ma le teorie imperialistiche dei grandi spazi e razzistiche, per fortuna, non potranno mai essere rivalutate, per fortuna. Fattene una ragione. I tuoi sono deliri.

  3. Lorenzo ha detto:

    Francamente ti preferivo qualche anno fa, una persona colla quale si poteva discutere e che non liquidava le posizioni altrui con frasi prese a prestito dalla stampa allineata.

  4. Stefano D'Andrea ha detto:

    Ti sfido a portarmi un commento o una frase nei quali io abbia mai minimamente gistificato imperialismo, espansionismo o razzismo. Non la troverai. Semplicemente anni fa questo era il mio sito e la politica di non censura consentiva a taluni commentatori anche di esprimere posizioni a mio avviso deliranti, senza necessariamente avere risposta. Oggi è il sito del FSI e dobbiamo assicurarci che un visitatore occasionale o nuovo non dubiti nemmeno per un istante che noi abbiamo quacosa a che fare con desideri politici (non si ratta di teorie o concrete proposte politiche), deliranti, rabbiosi e per fortuna privi di ogni prospettiva.

  5. Lorenzo ha detto:

    Di risposte ne fornivi eccome, anche su interventi sui quali dissentivi radicalmente. E in termini intelligenti e rispettosi, senza quest’aggettivazione goffamente demonizzante mutuata dai media di regime, che allora disprezzavi e che oggi hai cominciato a emulare. Si vede che ti sei dato alla politica.

    Per quanto poi riguarda le probabilità di successo delle proprie idee, sarà sempre più probabile che tornino i grandi spazi (tornerebbero non appena crollasse l’impero statunitense) che non l’Italietta degli anni 50 e 60 che vi piace tanto. Si vede quale successo di massa sta riscuotendo il vostro movimento, e te lo dico senza bisogno di aggettivazioni da comizio della CGIL.

  6. Stefano D'Andrea ha detto:

    Recami esempi. Mi fa piacere ri-conoscerli. Semplicemente sei tu che non vuoi capire, perché sei un fanatico, che questo è un sito di un gruppo politico, che devi rispettare. Se libero di scrivere ciò che vuoi all’interno del perimetro da noi tracciato. Le altre cose le scrivi sul tuo quadernino. Qua, finché ragionavamo liberamente, ti abbiamo consentito di dire ciò che volevi. Ora che abbiamo una nostra volontà, ti consentiamo di dire ciò che vuoi all’interno del perimetro tracciato dalla nostra volontà. Non ti prenderemo in giro se aprirai un tuo blog. Prima il dovere. I nazisti che prima non si danno 100 regole sono opportunisti individualisti egoisti depressi stressati. Su questo concorderai.

    • Lorenzo ha detto:

      Fuori dai tuoi insulti da bancarella, indegni della conversazione fra persone colte e intelligenti, il motivo per cui non ho capito che il sito aveva cambiato natura è semplicemente che non me l’avete detto. Un anno o due fa scrissi che se creavo problemi potevi mandarmi una mail e mi sarei ritirato in buon ordine. Mi rispondesti che non c’erano problemi. Non sarebbe stato un metodo migliore rispetto a questa sfilza di offese e banalità?

      E’ bastato mettere insieme 500 persone per farvi sviluppare una political correctness analoga a quella del regime e dei 5 stelle, e farvi reagire a suon di scomuniche nei confronti di chi non vi si lasci circoscrivere – persino il frasario hai copiato. Sarà la strada comandata, però che schifo.

      Un tempo faceva schifo anche a te.

      Ovviamente non sono interessato a discutere entro i vostri perimetri – che è la definizione di ogni censura – né a parlare con una persona che sembra sotto l’effetto di anfetamine. Grazie per gli scambi intrattenuti in passato e cordiali saluti a tutti.

  7. Matteo ha detto:

    In effetti, Stefano oramai è oramai del tutto incapace di discutere senza insultare e glielo avevo fatto effettivamente notare, ma noto che sta addirittura peggiorando.
    Peraltro, la nuova tendenza pare essere quella di una psicologia spicciola da bar.
    Nel mio caso, se non ricordo male (non ho voglia di andare a cercare) asseriva che ero stato stuprato da bambino perché sostenevo una banalità come la preferenza nazionale nell’accesso ai pubblici servizi.
    Ora si parla di stress, quando mi pare che la scrittura di Lorenzo sia piuttosto pacata, mentre la sclerata sicuramente proviene da Stefano.
    Sclerata poi per cosa?
    Per un’altra banalità (e mi perdoni Lorenzo ma è così), e cioè la semplice constatazione che SE E QUANDO (personalmente non sono così ottimista) l’egemonia americana in Europa dovesse scemare, e con essa quindi Nato ed Ue che ne sono la sovrastruttura, allora anche la presa culturale dei miti di Hollywood POTREBBE averne un notevole decremento.
    Che è, la scoperta dell’acqua calda crea ancora tutte queste difficoltà?

    • Lorenzo ha detto:

      Sulle boutades di Stefano non vale la pena discutere. Il nazionalsocialismo fanatismo impraticabile? Sarà praticabile il cristianesimo colla risurrezione dei morti, la moltiplicazione dei pani e il dio antropomorfico che impregna una donna mortale?

      Suppongo che gl’insulti siano inviti ad abbandonare il sito, ma perché allora non censurare gl’interventi sgraditi evitando questo becerume?

      Il trapasso da interlocutore pieno di misura e intelligenza a troll tangherotto lascia senza parole. La cosa più ragionevole, caro Matteo, mi sembra continuare a postare i nostri interventi colla misura e il rispetto che ci ha sempre contraddistinti e considerare il nuovo Stefano alla stregua di un giullare che accompagna i discorsi seri con boccacce e rumori volgari, intermezzandoci qualche verità improvvida.

      Se poi il partito che non c’è, pardon che punta allo 0,001%, vorrà dimostrare il proprio allineamento ai partiti che già ci sono praticando la censura, se ne assumerà in proprio la responsabilità.

      • Matteo ha detto:

        Sono perfettamente d’accordo caro Lorenzo.
        Anche perchè nutro una stima infinita per un paio di militanti del FSI che conosco da anni e so che se stanno ancora qui vuol dire che le sclerate del dottor D’Andrea (dottore in legge e psicologia a quanto pare) non sono politicamente rilevanti.
        Sono evidentemente frutto di una propria sopravvalutazione numerica, che gli fa credere di essere il capo del FN francese, sempre sotto i riflettori ed attento a qualunque frase gli possa scappare nel sonno.

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