L'Euro e l'area di libero scambio

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  1. Eugenio Orso ha detto:

    Secondo l'amico Marco [Della Luna], che ha scritto un interessante libro dal titolo Oligarchia per popoli superflui, i popoli stessi sono diventati superflui, inutili, fungibili.
    Non vedo perché, se i popoli sono fungibili – e le delocalizzazioni capitalistiche di questi anni lo testimoniano – non deve essere fungibile anche la moneta, nel senso che il dollaro, ed anche l'euro, in futuro potranno essere sostituiti da altra e nuova valuta, senza che mutino gli obbiettivi di fondo ed i "costumi" dell'attuale classe dominante [Global class].
    Se sono sacrificabili, interamente sostituibili e "spendibili" i popoli, lo sono anche le monete, con la moneta di riferimento che può cambiare senza intaccare, necessariamente, i fondamenti dell sistema di potere in atto e senza provocarne il crollo.
    La crisi greca, le difficoltà irlandesi, portoghesi, spagnole non risolte, ed in prospettiva futura la possibile crisi italiana, rappresenteranno sempre di più una prova dell'affermarsi della dittatura elitistica, che "bypassa", per così dire, le strutture di potere locale definite democratiche.
    Gli organi della mondializzazione FMI e BCE citati nell'articolo, assieme ad altri ed insieme alla Autorità Monetarie tutte, ai Mercati ed agli Investitori [si notino le maiuscole orwelliane], sono strumenti a disposizione della dittatura elitistica che "bypassa" la democrazia e la vanifica completamente.
    Scusate l'inusitata finezza, che mi costerà di sicuro qualche reprimenda, ma "siamo nella merda, ragazzi"!
    Eugenio Orso

  2. stefano.dandrea ha detto:

    Un Popolo nella propria costituzione si descrive come "popolo ideale": prescrive a sé stesso di incarnare quello che al tempo della costituzione appare il popolo ideale.

    La modernità o postmodernità – ma io allora la chiamerei submodernità – ha concellato lo stesso concetto di ideale. Le persone fisiche non hanno un loro concetto di uomo ideale, come dovrebbe accadere; fermo restando che l'ideale cambia per la singola persona e non coincide con quello di altre persone.

    Prova a chiedere ai tuoi amici "quali caratteri deve avere, secondo te l'uomo ideale". Rimarranno stupiti per la sola formulazione della domanda. Siccome poi il narcisismo impera, alcuni ti daranno la definizione del "brav'uomo" in modo che anche essi incarnino o possano aspirare ad incarnare il loro uomo ideale.

    Se la dignità della persona non è più niente – tutti hanno una dignità, secondo l'ideologia dominante, anzi hanno la dignità di persona; ed è del tutto minoritaria l'idea che si debba avere un comportamento dignitoso, ossia che si debba essere dignitosi – come è pensabile la dignità di un popolo?

    L'individualismo, poi, che è la cifra della nostra epoca, rende formale il concetto di popolo, che invece, pur inteso in senso intelligente e non retorico, dovrebbe essere un concetto concreto.

    Insomma, già è difficile pensare che una persona deve essere dignitosa e deve sentirsi parte di un popolo. Aspirare all'ideale di un popolo dignitoso, oggi è fuori della realtà.

    E' per questa condizione in cui il popolo si trova che le elite globale e nazionale possono fare ciò che vogliono. Basterebbero cinquantamila garibaldini armati di schioppetto (forse anche meno; perché l'esercito li seguirebbe) a ribaltare la situazione; i mebri delle due elite o sarebbero esiliati o sarebbero appesi. La elite non può nullla contro cinquantamila garibaldini. Ma cinquantamila garibaldini nascono soltanto se prima nasce un poeta o un teorico della tempra di Engels e Marx.

    A noi spetta soltanto di osservare, di capire e magari di conquistare un cuore e una mente. Noi non siamo poeti e siamo consapevoli di compiere piccole analisi sulle spalle di giganti.

  3. Andrea.Mensa ha detto:

    dal basso del mio punto di vista, non riesco ad accedere a interpretazioni tanto filosofiche dell'uomo e della società.

    dal punto di vista degli accadimenti, analizzati con i miei mezzi "economici" posso invece asserire quanto segue:

    le elites hanno raggirato il popolo…. i popoli, vendendo un concetto di democrazia falso e fasullo, nei quali il potere NON è del popolo ma lo conservano le elites più potenti economicamente parlando.

    con i media, con la pubblicità, con gli incarichi e i privilegi, sono in grado di condizionare gli eletti, a seguire le loro indicazioni, e a convincere i popoli che stanno vivendo la migliore condizione possibile.

    questo convincimento è supportato dal desiderio di ciascuna persona di occuparsi solo ed esclusivamente del propriao piccolo "dominio" delegando e quindi disinteressandosi della gestione macro, quella che interessa indistintamente tutti.

    popolo quindi che non vede l'ora di delegare per potersi disinteressare della conduzione del complesso sociale sia dal punto di vista econ0omico che politico, e dall'altra elites che sono abilissime a condizionare i governanti eletti.

    fintantochè una buona fetta di popolazione non capirà che deve occuparsi IN PROPRIO della gestione comune, nulla cambierà e la tendenza sarà sempre quella di sfruttare al massimo il lavoro delle masse, espropriando al massimo la ricchezza prodotta.

    se per far ciò le elites devono lascire una fetta di tale ricchezza ad uno "strato" intermedio di popolazione che faccia da cuscinetto tra la base ed il vertice, lo lasceranno e da questo avranno supporto e riconoscimento.

    morale, a mio avviso nulla potrà cambiare se un gran numero di persone ( i 50.000 garibaldini di d'Andrea , ad esempio) non riconosceranno le LORO responsabilità in questo gioco, e responsabilmente non si riapproprieranno della LORO fetta di potere. solo allora le elites potranno esser prima ridimensionate nel loro potere, poi distrutte.

    e solo allora si potrà ristabilire un controllo pro-popolazione sia del sistema bancario, sia di quello monetario, quello produttivo e distributivo, oltre alla pianificazione del consumo delle risorse del pianeta.

    ma fino ad allora le elites penseranno solo e miopemente, all maggior LORO profitto, da realizzare nel minor tempo possibile.

    questo , almeno è quanto penso io.

  1. 4 Aprile 2011

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