Creare ricchezza.

Potrebbero interessarti anche...

Nessuna risposta

  1. Tonguessy ha detto:

    Ho la netta impressione che le derive psichiatriche che colorano i programmi dei nostri politici poco riescano a concludere in termini di lungimiranza e programmazione. In realtà tale sistema è ampiamente diffuso, e la speculazione ha preso il posto dell'investimento. La speculazione è la sintesi del ready-made, ed ormai non esiste comparto che non ne sia affetto. D'accordo, tutto parte da Wall Street e dalle borse, dal concetto che la scissione tra merci reali (criticabili fin che si vuole) e "valutazioni" a fini speculativi sulle medesime sia la realtà in cui ci muoviamo.
    Da qui non si torna indietro, pare. La strada è ormai un vicolo cieco da cui spuntano solo sanguisughe che dissanguano cittadini e istituzioni per rendere la ricca borghesia sempre più opulenta ed obesa.
    Trovo quindi poco credibile la soluzione "investimenti in tecnologie avanzate": gli obesi non hanno bisogno di piani accurati, vivono nella necessità di ingollarsi continuamente. Mangiano qualsiasi cosa capiti loro a tiro, hanno il bisogno compulsivo di fare notare agli altri le proprie esagerate dimensioni.
    I "sicari dell'economia" così come descritti da John Perkins fanno esattamente così.
     
    A questo punto non c'è molta scelta. Gli obesi continueranno a succhiarci il sangue finchè noi non ci toglieremo da quel vicolo cieco. Credo che una draconiana quanto utopica soluzione di tipo sovietico andrebbe già meglio. Meglio di una utopica soluzione del tipo "tecnologie avanzate", penso. Il vero problema resta: chi ha il coraggio di IMPORRE uno "sviluppo" diverso da quello attuale?

  2. stefano.dandrea ha detto:

    Anche io non mi trovo d'accordo sull'idea che noi si debba sviluppare le "tecnologie avanzate" e ai paesi in via di sviluppo debbano essere lasciate produzioni ordinarie. Sia perché loro sono bravi e non lasciano a noi le soluzioni avanzate, sia perché non sono sicuro che siamo in grado di sviluppare meglio di altri "tecnologie avanzate", sia perché, non sapendo di cosa si tratti, non posso desiderare qualcosa che non conosco soltanto perché è "avanzato", sia perché abbiamo bisogno di tornare a produrre frigoriferi che durino trenta anni e automobili che durino venti anni.

    Abbattere il parassita finanziario è invece necessario. Se non si vuol percorrere una strada di tipo sovietico, si dovrà tornare a politiche realizzate negli anni cinquanta in europa e in Italia, quando si rese pubblica e si nazionalizzò un'economia che già era stata in parte – e giustamente – resa pubblica e nazionale dal fascismo (e dalla guerra).

    Se escludiamo il tema degli extracomunitari, ci rendiamo conto che per l'ennesima volta la sinistra sta lasciando alla destra i provvedimenti che essa dovrebbe promuovere. Sarà la destra francese a proteggere l'economia, a distruggere il mercato unico europeo e magari anche a farci uscire dalla Nato. Capisco chi non la voterebbe mai, per le politiche sugli extracomunitari ma potremmo trovarci in questa situazione: da un lato, la cosiddetta destra che dice: progeggiamo l'economia nazionale; separiamo l'economia reale dalla finanza; chiudiamo il mercato aperto europeo; usciamo dalla Nato; e cacciamo gli extracomiìunitari. Dall'altro la cosiddetta sinistra che dice: restiamo nella nato; lasciamo aperto il mercato europeo; non proteggiamo la nostra economia; non è possibile agire per separare l'economia reale dalla finanza; non usciamo dalla Nato. Se foste costretti a votare uno dei due schieramenti, chi votereste?

    Speriamo che l'alternativa non si ponga e che anche a sinistra riscoprano idee che più volte abbiamo espresso in questo sito e che è assurdo e folle lasciare alla destra.

    Comunque ciò che conta sono le idee e non la qualifica di destra e sinistra.

  3. Andrea.Mensa ha detto:

    bene, vedo che entrambi avete notato come il termine "tecnologie avanzate"lo abbia lasciato aperto.

    dato che volevo puntare più sul processo, che non sull'oggetto, non l'avevo specificato, ma lo faccio ora.

    se 20 anni fà vi avessero mostrato una degli attuali robot a controllo numerico, avreste pensato alla fantascienza.

    macchine che svolgono il lavoro di 5 e anche 10 persone, nell'ambito di una catena di montaggio.

    e questo per parlare di manifattura…..

    guardavo arare un campo, un trattore enorme con un apparato di 4 aratri assemblati in un unico blocco, che ruota di 180° al fondo del campo, e ricomincia tracciando, in una sola corsa, altri 4 solchi.

    agricoltura.

    forse non state seguendo tutti i tests che vengono condotti sul mini reattore di Rossi e Focardi, che ormai pare accertato riescano nel loro apparecchio a realizzare la fusione fredda, dell'idrogeno….. cosa che rappresenterebbe fonte di energia a bassissimo costo e praticamente illimitata (visto la quantità d'acqua disponibile)

    energia

    treni superveloci a lievitazione magnetica …… pare realizzato un tratto sperimentale con prove a 1000 Km/h, in tunnel….

    trasporti

    poi trasmissioni, medicina, salute, ecc… ecco, se solo l'uomo riuscisse a sviluppare queste tecnologie, queste scoperte, a favore degli uomini e non soloa favore del capitale, l'uomo, gli uomini in generale, potrebbero trarre vantaggi enormi.

    poi di fianco alle nuove tecnologie ( non sotto, perchè di pari dignità) gli artigiani, che a livello di artista, svolgono attività uniche, come un mobile intarsiato a mano, o una ringhiera in ferro battuto.

    il problema è riuscire afar capire che, una valvola cardiaca in plastica, è una conquista di tutti, e non solo di chi l'ha prodotta, ma di tutti coloro che hanno partecipato a creare l'ambiente nel quale sviluppare ricerca e produzione.

    superare l'idea della ricchezza come premio di Dio per la propria bontà, ma tornare a considerarla solo come espropriazione verso altre persone

    utopia ? forse, ma il passaggio , secondo me, è solo attraverso il ridimensionamento della ricchezza stessa……

    esprimendomi con una metafora, direi che si potranno desiderare delle ferrari, solo fino a che ci saranno autostrade a 4 corsie, e fino a che, colui che siede nella ferrari, sarà considerato al livello di un nobel.

  4. Tonguessy ha detto:

    Caro Andrea, la tua analisi sa troppo di modernismo. Tutta l'umanità impegnata, come nei quadri di Léger, a costruire la società perfetta, tecnologica, costruttiva, moderna e modernista, proiettata nel futuro sempre più roseo.
     
    E' un vero peccato che quel sogno si sia spiaccicato contro tutto ciò che costituisce la vera modernità: inquinamento, degrado sociale, speculazione, affarismo, alienazione. Le macchine che, come dici, fanno il lavoro di dieci persone non lo fanno per far felici quelle dieci persone, lasciando loro tempo per socializzare, pescare, andare in barca a vela, giocare a carte, istruire i figli, amare il/la partner, guardare le nuvole etc…ma lo fanno per speculare, ovvero per mettere quelle dieci persone nelle condizioni tipiche dei lavoratori postmoderni: precari, sottopagati, sfruttati, senza prospettive per la pensione e così via.
     
    Il trend della modernità è svuotare le campagne, minimizzare gli addetti al comparto primario e inurbare, riempire uffici e condomini di addetti al terziario avanzato.
    Sulla fusione fredda ho già scritto un articolo da cui si evidenziava un fatto semplicissimo: non esiste nessuna volontà politico/imprenditoriale di "regalare" energia a basso costo e inquinamento zero alle masse. Le elites non fanno i soldi così. Sulla fusione di Rossi poi, avendo già quell'imprenditore collezionato una sfilza di denunce e condanne, le riserve sono molte.
    Sulla salute: in Italia i medici ne ammazzano 90 al giorno per quel fenomeno che si chiama malpractice e che nei paesi più industrializzati ha assunto dimensioni di primissima importanza, essendo la terza-quarta causa di decessi.
     
    Inutile che ripeta la mia contrarietà verso pressochè ogni aspetto di cultura modernista, nata nel rinascimento e sviluppatasi per favorire quella classe borghese che, scalzata la nobiltà, da allora tiene saldamente le redini del potere inteso non  come servizio per i popoli, ma sfruttamento di uomini e natura ed accumulo di privilegi e denaro.

  5. Andrea.Mensa ha detto:

    caro Tonguessy

    purtroppo hai molta, troppa ragione, ed è da inguaribile ottimista che ogni tanto mi viene da pensare che forse, un giorno, magari dopo che 5 miliardi di persone si saranno annichilite , ne resti 1 che decida di cominciare a vivere per se stessa, magari addirittura in armonia con la natura.

    e allora, consapevole che , come scrivo al fondo di molti pezzi, quella potrebbe essere la strada, ma sicuramente nessuno la seguirà, provo ad indicare positivamente una via per cambiare registro.

    ovviamente finisce di essere una proposta al vuoto, al nulla, ma io ci provo lo stesso a farla, sai, esite anche una probabilità , seppur minima che tirando in aria una moneta non venga ne testa ne croce…….. ma resti in piedi sul bordo!

    e allora perchè non sognare ?

  1. 28 Aprile 2011

    […] l’Articolo intero: Creare ricchezza. | AppelloAlPopolo – E-zine Risorgimentale Organo … Share var addthis_config = {"data_track_clickback":true}; Categoria: […]

  2. 28 Aprile 2011

    […] Qui: Creare ricchezza. | AppelloAlPopolo – E-zine Risorgimentale Organo … Share var addthis_config = {"data_track_clickback":true}; Categoria: […]

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *