Il debito pubblico del mondo è il credito degli extraterrestri?

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2 risposte

  1. Bruno ha detto:

    Talmente ovvio che non si capisce come ce lo si possa scordare: il vero problema sta nella distribuzione di questa risorsa (sì il debito pubblico è una risorsa). I soldi del debito di uno stato devono arrivare a più gente possibile, possibilmente con priorità a chi produce ricchezza attraverso servizi di pubblica utilità o prodotti di largo consumo che ci aiutano a vivere. Devono poi restare in circolo passando di mano più volte possibile all’interno di quello stesso stato che li ha generati. Infine devono tornare, concludendo il ciclo, attraverso un giusto sistema fiscale per essere nuovamente distribuiti.
    Una cosa semplice, che farebbe tanto bene a tutti, ma che viene puntualmente disattesa.
    Ci dicono che il meglio sono gli investimenti di aziende estere, che non essendo istituti caritatevoli si aspettano un giusto guadagno su ogni investimento, per cui per ogni euro investito più di un euro finirà all’estero sottratto al fisco e alla ricchezza del nostro paese.
    Invece che lasciare che i soldi circolino facendo la loro funzione veniamo tassati con imposte ancor prima di riceverli, in busta paga o con anticipi sui versamenti.
    Il fisco, invece che recuperare valore dai grandi capitali per ridistribuirlo in modo saggio a più persone possibili, ha ceduto ogni capacità di generare inflazione (strumento potentissimo contro l’accumulo di capitali) a chi non ha alcun interesse a favorire l’economia reale, anzi, fa del guadagno derivante dal prestito di capitali la sua fortuna, e di fatti siamo in deflazione o comunque ben lontani da un livello di inflazione utile e funzionale.
    Si tagliano settori come la sanità o l’istruzione con un grande potere di redistribuzione per favorire grandi investimenti su grandi opere dove le mafie riescono sempre a portare a casa un po’ di bei soldini.
    Come sempre tutto il contrario di quel che si dovrebbe fare.

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