Il contrasto sulla banca centrale negli Stati Uniti del XIX secolo

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4 risposte

  1. Matteo ha detto:

    A parte il riferimento, invero paradossale sul sito di un partito che si dichiara “sovranista” al Risorgimento come GOMBLODDO britannico, manco Remigio fosse un Blondet qualunque, eccellente e documentato articolo di cui aspetto il prosieguo.

  2. Paolo Di Remigio ha detto:

    Caro Matteo, non ho parlato di complotto. I colloqui di Plombières delinearono un’Italia divisa in quattro Stati: il regno italico sotto casa Savoia, il regno toscano sotto Gerolamo Bonaparte, cugino di Napoleone III, il regno napoletano sotto Luciano Murat e uno stato pontificio ridotto al Lazio, protetto dai francesi. Fu l’Inghilterra a impedire l’egemonia francese in Italia, dapprima impedendo a Gerolamo Bonaparte di insediarsi nella Toscana insorta, poi premendo su Napoleone perché accettasse le annessioni della Toscana e dell’Emilia Romagna al Regno di Sardegna, infine proteggendo anche contro Cavour l’impresa dei Mille. I fatti sono questi, anche per un sovranista. La cosa principale non è però nei fatti: il sorgere empirico di uno Stato è INDIFFERENTE, l’ESISTENZA dello Stato sovrano è essenziale. La sovranità dello Stato, prima ancora di essere esterna, cioè rispetto agli altri Stati, è interna: il discrimine è innanzitutto se le istituzioni hanno carattere pubblico, agiscono cioè secondo le leggi e in vista dell’interesse di tutti, oppure hanno carattere privato. A nulla servono i proclami patriottici se poi la banca centrale impone la politica economica gradita soltanto alle grandi banche internazionali.

    • Matteo ha detto:

      Caro Paolo, innanzitutto grazie della cortese risposta.

      Quello che volevo sottolineare è che, di questi tempi, bisogna andarci molto piano con le macro-categorizzazioni, in particolare a livello storico.
      Per dire: gli Inglesi fino a prova contraria hanno stroncato con le cannonate di nelson la repubblica napoletana, si sono rifiutati di approvvigionare Garibaldi a Palermo, hanno SEMPRE appoggiato i Borbone, ecc…
      Questi sono fatti, che spero nessuna metta in dubbio.
      Che poi da un certo momento in poi (io la lego a questioni interne al partito Whig) abbiano cambiato IN PARTE linea politica, non toglie il fatto che sono da sempre stati su posizioni coerentemente anti-italiane.

  1. 31 Ottobre 2017

    […] Dice infatti Lincoln negli anni ‘60, durante la guerra civile: “La moneta è la creatura della legge e la sua emissione originaria dovrebbe essere riservata come un monopolio esclusivo al governo nazionale. Avendo il potere di creare ed emettere valuta e credito in forma di moneta, e godendo del diritto di ritirare dalla circolazione valuta e credito per mezzo della tassazione o in altro modo, il governo non ha bisogno di prendere a prestito, né dovrebbe farlo, capitale a interesse come mezzo per finanziare opere ed imprese pubbliche. Il governo dovrebbe creare, emettere e far circolare tutta la valuta e il credito necessari a soddisfare il suo potere di spesa e il potere d’acquisto dei consumatori. Il privilegio di creare ed emettere moneta non solo è la prerogativa suprema del governo, ma è la sua più grande opportunità creativa. Con l’adozione di questi principi sarà soddisfatta l’esigenza sentita da sempre di un mezzo uniforme. Il contribuente risparmierà somme immense in interesse, sconti e scambi. Il finanziamento di ogni impresa pubblica, il mantenimento di un governo stabile e di un processo ordinato e la gestione del Tesoro diventeranno materia di amministrazione pratica. Il popolo può e vuole avere una moneta sicura come il suo governo. La moneta cesserà di essere il padrone e diventerà il servo dell’umanità.“3 […]

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