Il peggiore errore nella storia della razza umana-2

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  1. serpe ha detto:

    Non avrei mai pensato che Tonguessy, che è una fertile mente, arrivasse ad appoggiare il primitivismo in modo così sfacciato.
    Caro mio, inutile farla lunga con le cause, ora siamo qui e con questo dobbiamo fare i conti.

  2. Tonguessy ha detto:

    Caro/a serpe,

    il tuo lapidario commento non illustra le ragioni per cui siamo arrivati fino a qui, al contrario del bel saggio di J.Diamond. 

    Se vogliamo tentare di uscire da questa situazione è utile capirne le cause. Se non se ne capiscono le cause, come si può arrivare a formulare una qualche ipotesi alternativa che abbia senso? Il saggio in questione serve da stimolo in tal senso. 

  3. serpe ha detto:

    Caro Tonguessy,
    usare il fuoco, usare il sale e il fuoco nell'alimentazione, dona ungrande potere. E' difficile dopo, sapersi controllare. Questa, per me è la causa prima. E in verità ciò che ci spinge sarebbe qualcosa di evolutivo. Solo che lo agiamo male per pura incomprensione.

  4. Andrea T ha detto:

    Io credo che questa sia una plausibile spiegazione della storia che ha portato l'uomo moderno fino ad oggi. Ma credo soprattutto che oggi abbiamo perso molto dal punto di vista interiore, naturalmente spirituale rispetto a chi ci ha preceduto per millenni. Per questo ora siamo come dei robottini impazziti che hanno perduto il senso della vita, che a mio parere non è altro che la vita stessa. Infatti tutti gli esseri viventi lottano e attuano strategie per migliorare l'esistenza della propria specie. Noi abbiamo smesso di farlo! Questo comportamento innaturale comporterà, come già sta facendo, la rottura egli equilibri ecologici a discapito dell'intera biosfera di cui facciamo parte.
    Prima recuperiamo lo stile di vita sostenibile dal sistema Terra, prima assicureremo un futuro migliore alle generazioni prossime (se davvero ci interessa)

  5. stefano.dandrea ha detto:

    Le cose che dici le condivido. Ma insisto che lo squilibrio non è soltanto nel rapporto tra uomo e natura. Bensì tra l'uomo e sé stesso. E tra uomini. Oltre che alla Natura dobbiamo pensare alla "natura umana". L'adozione di concezioni materialistiche e la convinzione che non esista l'uomo ma l'uomo storicamente determinato non ci impedisce di osservare che le civiltà che si susseguivano lasciavanpo intatti certi valori o punti di riferimento o concezioni. Il capitalismo ci ha ridotti a robottini, come scrivi tu. Questo problema in certo senso viene prima di quello ecologico, anche se a rigore il problema è uno solo e ha due aspetti

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