Lettera aperta ai docenti della scuola italiana.

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Una risposta

  1. Franco Cordiale ha detto:

    Ho letto l’articolo. Parole vere e giuste. Distruggono oggi le materie curricolari ed insieme il ruolo docente, facendo di noi degli UTENSILI SOCIALI multi-funzione per la gestione psico-sociale dell’utenza. Questa viene “gratificata” dai DS: tutti bravi, tutti promossi, bando ai docenti “inadeguati”, cioé che pretendono di insegnare DAVVERO e di non esser trattati da pagliacci – social e da animatori da oratorio (succede…perfino ai licei !). Quindi queste mezze figure svalutate e vilipese che un tempo erano i professori, possono scegliere: o subalternità ai capricci del gruppo – branco, oppure denuncia-protesta-mobbing-bullismo contro di essi. Il ruolo giuridico non esiste più: sei garantito in quella scuola se “righi dritto”, se nessun analfabeta cialtrone si lamenta di te, se nessun genitore fa scenate isteriche perché hai scritto una nota alla figlia, che in classe disturba, fa la cretina, passa il tempo a chattare sul cellulare. Poverina! Colpa del “disagio giovanile” che tu, prof reazionario, anzi “fascista”, non sei capace di prevenire e ammansire…!
    In questa situazione di subalternità al peggio dell’attuale società amorale e degradata, il prof tira a campare. Speriamo che me la cavo…oggi lo pensa lui !

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