Due diritti della crisi e il destino di una generazione

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2 risposte

  1. Marzia C. ha detto:

    Ciao Stefano, ho un quesito da porti. Tu usi il termine “neoliberale” e “neoliberalista” laddove chi parla di economia e politiche economiche utilizza invece il termine “neoliberista”. Li consideri sinonimi oppure c’è una distinzione netta da fare come quella che fa Massimo Bordin qui? http://micidial.it/2016/12/la-differenza-tra-liberale-e-liberista/

  2. Stefano D'Andrea ha detto:

    Cara Marzia, direi che noi con il termine liberalismo designiamo ciò che gli altri definiscono come liberismo.
    Credo che anche in questo campo, se non siamo stati i primi, siamo stati comunque tra i primi a voler usare le parole liberalismo e liberali piuttosto che liberismo e liberisti.
    Siamo stati seguiti da tanti altri e comunque abbiamo ormai al nostro fianco tante riviste che discorrono di liberalismo e di liberali.
    Qua trovi un elenco di articoli che noi abbiamo pubblicato: https://appelloalpopolo.it/?s=liberali
    Qua in particolare trovi alcune considerazioni mie.
    Qua qualche altra osservazione: https://www.facebook.com/stefano.dandrea.10/posts/1878242032266532
    che comunque copio e incollo qua:
    LIBERALI E LIBERALISMO
    Voi che parlate bene del liberalismo e dei liberali, alludete a Guido Carli, che volle porre agli italiani il vincolo esterno per educarli?
    O parlate dei liberali alla Malagodi, che negli anni settanta andavano (tutto documentato) a perorare il golpe inglese contro l’apertura di Moro ai comunisti e che già agli inizi degli anni sessanta chiedevano l’intervento USA o della GB contro la formazione e la continuazione del centrosinistra?
    Oppure parlate dei liberali che nel 1947 si rifiutarono di approvare il testo definitivo della Costituzione (evidentemente perché non liberale)?
    O vi riferite ai liberali che nel 1922 si allearono con il Fascismo, lo lodarono o addirittura a quelli che lo promossero?
    O vi riferite a quelli – pressoché tutti in ogni luogo dell’occidente – che difesero strenuamente e più a lungo possibile il voto censitario?
    Oppure a quelli statunitensi e inglesi, che furono schiavisti?
    Quali sono i politici liberali che la storia ci ha consegnato e che corrispondono al vostro ideale?

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