Auguri patriottici

Che nel 2012 cominci la lotta patriottica!

Che una parte significativa del popolo italiano comprenda:

–        che la nostra Costituzione economica è imprigionata e che per salvarci dobbiamo liberarla: non abbiamo bisogno di teorie straniere.

–       che deve essere recuperata la Sovranità (nella politica) economica tout court e non la sola sovranità monetaria.

Che sia chiaro al maggior numero possibile di Italiani:

–       che Monti è il proconsole della UE, dove ha svolto un ruolo di vertice e ultra-politico per dieci anni. Altro che tecnico! Come commissario europeo, Monti è stato indipendente dallo Stato Italiano. Ma è stato pur sempre per dieci anni membro dell’organo di governo dell’Unione europea. Istituzionalmente ha sempre agito nell’interesse della comunità europea, in piena indipendenza dallo stato italiano.

–        che l'ammiraglio Giampaolo Di Paola, nostro ministro della difesa, è l'uomo della Nato nel governo italiano. Era ammiraglio presso la NATO in Libia;

–        che il ministro Giulio Terzi di Sant’Agata è l'uomo di Israele e degli Stati Uniti nel governo italiano. E’ stato ambasciatore presso Israele e successivamente presso gli Stati Uniti, ove è restato in carica  fino al momento di in cui è diventato Ministro degli esteri E’ stato anche consigliere politico della rappresentanza italiana presso la NATO.

–        che non c'è ente sovrannazionale che non sia rappresentato nel nostro governo: persino l'OCSE è rappresentata da un sottosegretario che proviene dall'Invalsi – l'ente che da anni perora la causa dei test volti a stupidire gli italiani.

Che un numero sufficiente di Italiani sia persuaso:

–       che i principi fondamentali dell’Unione europea sono le catene che hanno messo ai nostri polsi; ora sono anche il cappio al collo;

–        che la NATO è la corda che stringe testicoli;

–       che la (pseudo)sinistra europeista, buonista e cosmopolita è la palla al piede.

Che tutti i patrioti siano consapevoli che non ha alcun senso dividerci sul modo in cui eserciteremmo un potere che abbiamo perduto (quello di disciplinare l'attività economica). Si deve pensare  prima a recuperare la sovranità; poi, democraticamente, decideremo.

Ficchiamoci in testa che la lotta di liberazione potrà essere molto lunga e che agiremo in primo luogo per il bene dei nostri figli e dei nostri nipoti.

AUGURI PATRIOTTICI

Stefano D'Andrea

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