L’Italia a pane e acqua

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2 risposte

  1. Eugenio Orso ha detto:

    Come spesso accade, concordo con l’ottimo Marco Cedolin, ma vorrei fare alcune osservazioni in merito.
     
    Si nota, nell’apparato ideologico-massmediatico al servizio del sistema, una certa “schizofrenia”, che però non è segno di una sorta di “personalità divisa”, ed anzi, è rivelatrice delle vere intenzioni di coloro che detengono, a livello locale, il sub-potere, e soprattutto delle vere intenzioni dei dominanti globali.
    Da un lato, c’è l’osanna a Monti per aver ridotto con le sue manovre, antisociali e antinazionali, indifferenti alla sorte di produzioni e consumi in questo paese, lo spread del BTP decennale con il Bund tedesco – supremo e truffaldino riferimento, nonché strumento di dominio per privatizzare il privatizzabile e ridurre all’impotenza lo stato.
    Dall’altro lato, si diffondono allarmi – che questa volta hanno una base reale, molto concreta, e sono verificabili nel vissuto quotidiano della maggioranza della popolazione, secondo i quali si torna rapidamente indietro, in particolare quanto a consumi e redditi.
    Ciò non accade perché nell’apparato ideologico-massmediatico ed accademico al servizio del sistema c’è una spaccatura, ad esempio una frattura insanabile, destinata ad emergere con virulenza, fra “keynesiani” che guardano ai redditi, ai consumi, alla domanda, al sociale, e “neoliberisti” che idolatrano il finanziario disinteressandosi del reale.
    Al contrario, l’apparato è coeso, da Repubblica agli editorialisti del Corriere o dell’Unità, da Ilvo Diamanti a Francesco Giavazzi, dal Gad Lerner dell’Infedele (ma fedelissimo e scodinzolante davanti ai suoi “datori di lavoro”) al Fabio Fazio delle interviste benevole e pilotate a Monti, e tutto l’apparato, senza eccezioni, serve egregiamente i padroni che lo foraggiano e lo tengono in vita.
    L’apparato non è “schizofrenico”, pronto a spaccarsi in due, in tre, in quattro, dotato di personalità doppie o multiple (come nelle credenze diffuse che riguardano gli schizofrenici), non è un pericolo per i suoi padroni dominanti, ed affronta le situazioni in modo subdolamente astuto.
    L’apparente contraddizione fra la denuncia dei peggioramenti economico-sociali concreti e l’esaltazione dell’opera di un governo che “rende credibilità internazionale all’Italia” e riduce lo spead con il bund, sembra inevitabile, perché certe cose, che entrano nel vissuto quotidiano dei più e incidono nella carne viva della popolazione, non si possono più nascondere, e quindi devono essere trattate.
    Allora si deve correre ai ripari confondendo le idee ai più, denunciando i rapidi peggioramenti in termini di occupazione, reddito, consumi (l’Italia torna indietro di trenta anni buoni, crolla la spesa), ma, nel contempo, esaltando quello stesso esecutivo la cui azione fa crollare occupazione, redditi, consumi.
    Tempo fa ho pubblicato in Pauperclass (il mio blog personale) un disgustoso articolo dello pseudosociologo di regime Ilvo Diamanti che scrive per Repubblica, in cui lo stesso, basandosi su sondaggi della Demos con la quale è intortato giustificava abilmente la palese contraddizione, emersa dal sondaggio, secondo la quale il 56% degli intervistati approvava le proteste contro il governo Monti, ma il 58% degli stessi approvava l’operato di Monti!
    Questo modo di procedere, con varianti e “personalizzazioni” da parte dei farabutti di sistema, che tende “a confondere le acque”, a non far capire, quando non si può più nascondere, è molto più comune di quanto si può credere, all’interno dell’apparato ideologico-massmediatico ed accademico.
    Perciò, è vero che c’è una crisi (destinata a diventare crisi senza precedenti) che riporta indietro gli orologi della storia, quanto a lavoro, diritti, produzione e consumi (tutte cose concrete), ma finalmente c’è un governo “autorevole” che consente di riacquisire “credibilità” a livello internazionale (niente più pagliacciate berlusconiano durante i summit fra governanti), di avere un buon potere contrattuale nei confronti degli altri paesi (nonostante il caso dei marò in India, o il blitz degli inglesi in Nigeria), e di ridurre i differenziali finanziari con la Germania (cose non troppo concrete, non sempre vere, mistificazioni sofisticate).
    Lo stesso governo che provoca la crisi economica e sociale, che presto si aggraverà ulteriormente, è quello che “salva” l’Italia, e moltissimi, non dotati di sufficiente coscienza critica e di buoni strumenti culturali per affrontare la situazione, si convinceranno che non ci sono alternative a Monti (T.I.N.A.), all’euro, alla UE, alla dominazione neocapitalistica, oppure ne usciranno ancora più confusi e non vedranno da dove gli arrivano i colpi (da Monti e dalla classe globale finanziaria che lo manovra).
     
    Mi fermo qui, per ora, ma il tema è sicuramente interessante, come lo sono le famigerate “tecniche di dominazione di massa” usate dal potere.
     
    Saluti
     
    Eugenio Orso

  2. Gesualdo Gustavo ha detto:

     
    Sono anni che la situazione è in rapida evoluzione negativa, ma chi aveva il dovere di intervenire, nulla ha fatto per fermare il male oscuro del paese.
    Nessuno, oggi come ieri,  ha il coraggio di guardare ai veri problemi che impediscono al paese di rilanciare economia e società.
    Lo scrivevo già quattro anni fa, ma lo dicevo da sempre, inascoltato:
    http://www.ilcittadinox.com/blog/intervista-ad-un-soldato-la-disfatta-italiana.html
    Gustavo Gesualdo
    alias
    Il Cittadino X

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