In politica l’offerta crea la domanda. Senza i “populisti” il popolo è inerte

Potrebbero interessarti anche...

4 risposte

  1. politica ha detto:

    Ottimo Articolo…Complimenti

  2. Gianni ha detto:

    Buona sera, Stefano,
    Mi piace la tua analisi, però non capisco perchè fra i partiti italiani con tendenze antieuropeiste non hai indicato la Lega Nord e, un po', anche il PDL.
    Non pensi che si possa tentare di uscire dall'Europa con un referendum? Sarebbe comunque un'occasione per dare un po' più di visibilità alle vostre teorie che, secondo me sono condivise da molti.
     

  3. stefano.dandrea ha detto:

    Sono partiti per metà neoliberisti e per metà altro. Ma in questi anni hanno accettato tutto dall'Unione europea. Lo hanno fatto con meno entusiasmo del centrosinistra. Ma non hanno emanato un solo provvedimento contrastante con l'unione europea (non lo possono fare, d'altra parte); né hanno mai lamentato seriamente che l'Unione europea aveva sottratto possibilità di scelta e potere per realizzare le scelte. Se guardiamo i fatti e non la declamazione di qualcuno, sono stati partiti unionisti.

    E chi lo indice questo referendum consultivo? Il referendum abrogativo non è costituzionalmente possibile.

    No, le nostre idee, nella loro radicalità, devono ancora diffondersi molto e insediarsi nella mente e nell'anima delle persone. Sarà una fase storica, certamente più interessante e non deleteria come quella palesemente ridicola dello scontro berlusconiani-antiberlusconiani.

  1. 16 Settembre 2012

    […] Vai alla fonte Condividi questo post: […]

Rispondi a Gianni Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *