UE 2.0? No! “Alla riconquista della sovranità!” Conversazione con Stefano D’Andrea

Potrebbero interessarti anche...

8 risposte

  1. Vincenzo Cucinotta ha detto:

    Stefano, continuo qui la nostra conversazione.
    La mia impressione è che la differenza tra noi stia in aspetti di contorno. In sostanza, il punto su cui siamo più distanti è quello delle modalità di default che l'Italia deve adottare. So che tu neghi che si debba dare default, ma in verità rinominare i propri debiti in una nuova valuta è nei fatti una dichiarazione, seppure mascherata, di default,  e non credo che i nostri creditori la prenderanno bene. Il motivo è ovvio, attraverso la politica monetaria la cui titolarità avremmo così rinconquistata, possiamo minimizzare l'importo effettivo del nostro debito, almeno quello che abbiamo verso l'estero, e non è che i nostri creditori siano dei babbei, capiscono che un debito che da euro passa a nuove lire diventa tutt'altra cosa.
    Il vantaggio di questa modalità  che tu proponi sarebbe quella di salvaguardare totalmente i creditori italiani.
    Tuttavia, rimango favorevole a un default esplicito perchè i duemila miliardi di debito, seppure rinominati in lire, rimarrebbe come un peso non indifferente che influenzerebbe la politica per chissà quanti anni ancora. In sostanza, ci dovremmo lanciare in una politica keynesiana galoppante che generi inflazione (per ridurre l'importo efefttivo del debito) e crescita.
    Io sono invece contrario alla crescita, seppure non accetti che si parli di decrescita, e così trovo un default ufficiale un modo per tracciare una linea, dalla società della crescita a una società sostenibile che abbandoni il modello della società di mercato per andare verso una società ad economia pianificata.
    Per il momento, mi fermo qui, si tratta già di un commento troppo lungo.

  2. Salve!Mi chiamo Marco sono dottore in bioantropologia e gestione delle risorse naturali ma mi occupo di politica e macroeconomia da anni.Il mio blog è spread-politica-economia-massoneria.blogspot.it e la mia pagina fb è "apri gli occhi e osserva". Purtroppo in tema di finanza alcune cose mi sfuggono essendo uno che confronta diverse voci spesso contrastanti. Ho letto alcuni vostri interventi sul vostro blog. Vorrei, cortesemente, una risposta certa a questa mia domanda e la metto qua visto che i pezzi inerenti il signoraggio sono molto giù e temevo non li leggeste:
    Quando una banconota rientra dal prestito il guadagno è solo sugli interessi. Tale banconota non è un guadagno infatti se viene distrutta e/o ripetutamente prestata. Ma chi vigila che sia davvero così? Potrebbe qualche oligarchia dentro la bce prendersi la banconota dopo il rientro dal prestito?(O dall'ennesimo prestito).C'è il rischio che con i soldi elettronici ciò sia ancor più semplice?Chi vigila?Le cose possono esser varie:intascarsi l'originale e mettere in circolo una copia, intascarsi l'originale e non rimetterla sul mercato ecc ecc .Sapete io conosco molte cause macroeconomiche di questa scarsità di liquidità ma sorge il dubbio che ci siano anche sti giochi verso le Cayman.

  3. stefano.dandrea ha detto:

    Caro Marco,

    con i soldi elettronici penso sia più difficile, perché quando vengono restituiti alla BCE il segno più compensa il segno meno e viene fuori uno zero (salvo gli interessi).

    Confesso di non sapere chi sia preposto al controllo, però il rischio di frodi non dovrebbe dar luogo a carenza della liquidità, come tu ipotizzi, ma a un fenomeno opposto. Somme gigantesche sarebbero in circolazione, tanto più che non vi è ragione di credere che la frode sia attuata da una sola banca centrale o che si tratti di un fenomeno recente.

  4. Apri gli occhi ha detto:

    Si in effetti è vero che avverrebbe semmai l'opposto ,cioè piu' soldi in giro , (ma io ipotizzo che si prendano magari 5 milioni di euro a testa e non 1000 !). Dal punto di vista contabile lo so che la somma da 0. Però fatto sta che la banconota è rientrata e ce l'ha la bce…cosa ne fa? La rimette sul mercato, dicono, o la macera…e se invece se la prendono come avviene questo controllo?
    Saluti

  5. Apri gli occhi ha detto:

    ps:Una somma di 5 milioni per 3 / 4 persone non credo si noti dal punto di vista inflazionistico…comunque la domanda mia non è sulla contabilità ma sulla banconota!Lo so che contabilmente la somma da 0 ma questo non fa disintegrare la banconota!Essa c'è sempre!Quando rientra dai prestiti se non viene riprestata o macerata è sempre una banconota costata 30 cents e del valore, che ne so, di 500 euro…se  è garantito invece da qualche sistema che viene prestata o subito macerata allora vorrei sapere chi è il controllore… nel primo caso (prestata) il profitto è solo sugli interessi di ogni prestito e nel secondo (macerata) il profitto è sugli interessi dell'unico prestito.

  6. Mi dicono in altri siti che la banconota viene ritirata e perde valore legale.
    Grazie per gli spunti il vostro è un sito interessante!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *