Terapia ‘ecologica’

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2 risposte

  1. stefano.dandrea ha detto:

    Stare serenamente vada pure. Stare serenamente nella quotianità non so, salvo che per quotidianità si intenda anche l'assolutamente eccezionale rispetto alla generalità. 

    Tuttavia perché stare sereni? Quando saliamo in montagna verso la vetta siamo sereni? Direi rilassati, distratti, eventualmente rapiti. E quando amiamo? Direi in estasi. E quando svolgiamo una intensa giornata di lavoro fino a tarda notte senza distrarci un attimo e portiamo a termine il lavoro in modo che non avremmo creduto? Direi dapprima concentrati e poi felici. E quando ci troviamo a dover sconfiggere qualcuno – un collega disonesto, un vicino pericoloso, un socio indisciplinato – perché dovremmo stare sereni e non carichi, decisi, grintosi?

    Personalmente non ho grande interesse per la mia serenità, se non, ovviamente, nella forma negativa dell'assenza di stress e quindi di indebolimento.

  2. Il significato di sereno è 'senza nubi; limpido, terso', allora il concetto  di serenità rinvia ad una sorta di 'pulizia' che nel mio contesto è rivolta al profondo quindi alla pulizia interiore, in altre parole alla 'onestà' in senso lato e in tutte le accezioni.

    Ritengo che questa condizione sia abilitante al creare valore, per se stessi e per gli altri.

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