Taggato: capitalismo

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Contro il Politicamente Corretto

di COSTANZO PREVE Personalmente considero incondizionatamente positivo che i vecchi sgradevoli “pregiudizi” verso gli ebrei, i neri, le donne e gli omosessuali vengano superati. Se il Politicamente Corretto interdice la manifestazione pubblica del disprezzo verso gli ebrei, i neri, le donne e gli omosessuali questo è bene e non è male. Sono disposto a riconoscere questo dato positivo in modo chiaro, limpido e senza tortuosi equivoci. Mi prendo soltanto l’insindacabile diritto ad assumere in proposito...

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Il nuovo ordine

di MARIO PEZZELLA (filosofo; Scuola Normale Superiore di Pisa) Dopo la caduta del muro di Berlino, è nata la grande illusione di un capitalismo ormai libero di realizzare compiutamente la sua missione di progresso. L’Altro, il nemico, il male, non esistevano più. Nel decennio precedente, i limiti e le contraddizioni del mondo libero erano stati giustificati dalla presenza di quell’ombra minacciosa. Si potevano appoggiare dittature e colpi di stato; si doveva impoverire una parte della...

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Sovranismo o barbarie: difendere gli stati sovrani dall’attacco della globalizzazione neoliberista (parte prima).

di MARTINA CARLETTI (FSI Umbria) «L’epoca della globalizzazione, quella che stiamo vivendo e che prosegue la dialettica della modernità, sembra aver dispiegato le sue forze verso una negazione della sovranità assoluta degli Stati, finendo per far somigliare le democrazie occidentali ad un «impero senza vertici e senza centro», come descritto da Antonio Negri e Michael Hardt1 : una Babele di identità culturali dominata dal pluralismo degli interessi capitalistici e dal narcisismo degli individui. La globalizzazione...

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Ritorno all'Ottocento

di PIER PAOLO DAL MONTE (chirurgo e saggista) «C’è una lotta di classe, è vero, ma è la mia classe, la classe dei ricchi che ha scatenato questa guerra, e la stiamo vincendo» così affermava Warren Buffet al New York Times nel 2006. Questa dichiarazione di vittoria dovrebbe far riflettere. Dovremmo domandarci che cosa sia successo, negli ultimi decenni, per farci apparire questa vittoria talmente ovvia da non provocare reazione alcuna. Certo, sarebbe superficiale e inesatto parlare,...

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Capitalismo globalizzato e scuola

di MASSIMO BONTEMPELLI e FABIO BENTIVOGLIO Com’era la scuola italiana nella fase capitalistica precedente quella attuale, diciamo 35 anni fa? Era una scuola corrosa da gravi difetti: una selettività operante di fatto rispetto alle provenienze sociali e culturali degli allievi piuttosto che alle loro capacità di apprendimento; una rigidità dei programmi di insegnamento riferita ai contenuti nozionistici invece che agli obiettivi culturali; una chiusura asfissiante a qualsiasi sollecitazione della società circostante; una non dichiarata ma...

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Alle spalle dei rivoluzionari

di MARINO BADIALE (ARS Liguria) J.B. Schor, Nati per comprare, Apogeo 2005 J. Balkan, Assalto all’infanzia, Feltrinelli 2012 Ci siamo chiesti tempo fa “perché la gente non si ribella?”, e abbiamo esaminato alcune possibili risposte. Avevamo detto che forse, per trovare risposte convincenti, occorre indagare temi di psicologia e antropologia. Qualche indizio (non una risposta compiuta, s’intende) mi sembra di averlo trovato in questi due libri, che descrivono, in modi diversi ma convergenti, come l’attuale...

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Considerazioni sulla globalizzazione (1a parte)

di GIUSEPPE GERMINARIO (Conflitti e Strategie) 1. L’argomento della globalizzazione (G) comincia ad affiorare dagli ambienti accademici negli anni ’80 soprattutto a causa dei progressi tecnologici per affermarsi definitivamente nel dibattito pubblico con l’implosione del sistema sovietico, il crollo del sistema bipolare e la permanenza degli Stati Uniti come unica superpotenza regolatrice. Poggia quindi su un contesto politico inedito per le dimensioni dello scenario e la profondità del processo, anche se, inteso limitativamente come internazionalizzazione,...

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Contro il sinistrismo

di UGO BOGHETTA (Direzione nazionale Rifondazione Comunista) Cosmopolitica era il titolo dell’assemblea con cui ha preso avvio Sinistra Italiana, Cosmopolitica è un nome, un programma, un’ideologia: il sinistrismo, che è una delle malattie della politica italiana. La sinistra, infatti, non è la soluzione ma un problema. Prima del ’89 il termine sinistra veniva usato in modo generico per indicare i partiti dai socialisti alla sinistra rivoluzionaria, dopo l’89, con la nascita del PDS/DS, il termine...

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L'idea di una libertà illimitata nasce dal capitalismo

di ALAIN DE BENOIST (filosofo) La cultura libertaria discende esattamente dalla stessa fonte ideologica della cultura liberale. È la ragione per la quale, come ha detto Jean-Claude Michéa, il liberalismo economico (di destra) e il liberalismo culturale e sociale (di sinistra) sono destinati a ricongiungersi. Bisogna del resto farla finita col il mito del ’68! Non è dal ’68 ma dal capitalismo liberale che proviene l’idea di una libertà irresponsabile e senza limiti. Il capitalismo...

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La Sovranità ai tempi della NATO

di DAVIDE VISIGALLI (Ars Liguria)   Qui vi propongo un testo dell’onorevole Lelio Basso a proposito dell’adesione nella NATO da parte dell’Italia. Questo stralcio fa parte del dibattito avvenuto alla Camera dei deputati nel marzo del 1949. Fu un dibattito molto acceso tra il governo democristiano, guidato da De Gasperi, e le opposizioni parlamentari che mettevano in guardia circa la sostanziale limitazione della sovranità nazionale. Mi sembra importante per capire diversi concetti che poi si...

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Fondamentalismo capitalista

di FRANCO CASSANO (sociologo; Università di Bari) Il capitalismo è quella forma di fondamentalismo che ha come suo centro il capitale. Ma la critica del fondamentalismo del capitale non può appoggiarsi ad altri fondamentalismi, né a quello del progresso, così caro al Marx del Manifesto, né a quello della rivoluzione, che ritiene disinvoltamente che la redenzione dell’umanità possa passare attraverso la reclusione e la liquidazione di una parte di essa. Quando parlo di fondamentalismo, parlo...

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La questione economica

di GIUSEPPE MAZZINI Voi siete uomini, e come tali avete facoltà, non solamente fisiche, ma intellettuali e morali che è vostro dovere di sviluppare; dovete essere cittadini, e come tali, dovete esercitare, per il bene di tutti, diritti i quali richiedono un certo grado di educazione, una certa somma di tempo. E’ chiaro che voi dovete lavorar meno e guadagnare più che oggi non fate. Figli tutti di Dio e fratelli in Lui e tra...