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Liberalismo vs. socialismo

di LUCA MANCINI (FSI Roma) La storia dell’età contemporanea è caratterizzata dallo scontro tra due ideologie socio-economiche: liberalismo e socialismo. Il primo glorifica il mercato e vive nella ferrea convinzione che esso si autoregoli e goda di un equilibrio intrinseco. Se ciò non avviene è colpa dello Stato e dell’intervento pubblico in economia, il quale non fa altro che distorcere le forze produttive. Perciò il liberalismo mira all’eliminazione dello Stato o a ridurlo al ruolo...

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Recensione ad ALDO BARBA – MASSIMO PIVETTI, La scomparsa della sinistra in Europa, Imprimatur, 2016*

di PAOLO DI REMIGIO (FSI Teramo) Oltre alla straordinaria padronanza della materia, ciò che colpisce ne ‘La Scomparsa della sinistra in Europa’ è la volontà dei suoi autori di conservare un tono pacato. Proprio per questo la storia che il libro racconta ha un effetto ancora più inquietante: è la storia degli ultimi quarant’anni, in cui la sinistra, la rappresentanza dei lavoratori, è diventata esecutrice di politiche economiche contro i lavoratori. I fautori della svolta neoliberale...

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I meravigliosi anni Trenta

di Luca Mancini (ARS Lazio) Se oggi mi si chiedesse “in che epoca avresti voluto avere 30 anni?”, risponderei senza esitazione: “negli anni Trenta”. Non perchè io sia un guerrafondaio, ma perchè avrei voluto assistere ai più grandi esperimenti economico-sociali che l’umanità abbia mai visto. Il 24 ottobre del 1929 a New York, dentro le caotiche stanze della borsa di Wall Street, accadde quello che per alcuni sembrava impensabile dopo i “ruggenti anni venti”, mentre...

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Lo Stato sviluppista: l’innovazione e la crescita tra pubblico e privato.

Il controllo centrale è molto più flessibile. Se mandi una lettera a un ente pubblico, magari impiegano due mesi per darti una risposta: ma ci vogliono vent’anni perché un settore industriale governato dall’impresa privata si adegui a un calo della domanda. Joan Robinson 1978 Spesso sentiamo parlare del ruolo importante dell’innovazione e della ricerca come stimolo alla crescita economica. Spesso ci sentiamo dire che un’adeguata spesa in R&S è fondamentale per resistere e uscire dalle...

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La lunga notte del sovranismo italiano

Quando nel 1987 il telegiornale diede la notizia della misteriosa scomparsa dell’economista Federico Caffè, avevo solo 10 anni e se non fosse stato per le sue origini pescaresi, che sono anche le mie, forse quella notizia data alla televisione nell’edizione nazionale del notiziario, non l’avrei mai e poi mai ricordata a distanza di tanti anni. E invece quella notizia ce l’ho piantata nel cervello come  un chiodo. Oltre alle sue origini, ciò che in così tenera...

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I limiti dell'economia

Lo confesso, anche io sono caduto nella “trappola” del contemporaneo: interpretare tutto ciò che avviene quotidianamente tramite l’economia. Riferisco un fatto autobiografico, non perché reputi importante la mia vicenda personale, ma perché confido che molti si possano essere sentiti nella mia condizione, abbiano provato le mie stesse sensazioni e abbiamo tentato le stesse soluzioni. Ricordo che è stato in prossimità della crisi economica che ho cominciato a interessarmi a categorie economiche quali “debito”, “deficit”, “pareggio...

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Dove non c'è profitto c'è stato/Stato

Pensando alla capacità distruttiva del liberismo mi è balenata in mente la frase che dà il titolo a questo articolo. Ho subito capito che, cambiando semplicemente il carattere di una lettera, la sentenza avrebbe mutato completamente senso, dandomi così la possibilità di una piccola riflessione politica. Dietro la frase con la “s” minuscola vi è il principio liberista secondo il quale un capitalista deve cercare il suo profitto senza tener minimamente conto della sua responsabilità...

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La cultura deve essere cosmopolita; l’economia politica deve essere nazionale

  Stefano D'Andrea Perché il sistema finanziario deve essere nazionale, ossia chiuso?   Perché uno stato sovrano, libero di disciplinare la quantità di moneta immessa nel sistema, da se stesso o dalle banche commerciali, nonché le modalità di immissione, tanto più se molte banche commerciali (o almeno le grandi) sono pubbliche, non ha alcun bisogno di consentire che l’attività economica pubblica o privata sia finanziata da denaro creato all’estero. Questa evidenza, lapalissiana, è negata, o...

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Una repubblica fondata sull’ozio – In difesa di Keynes

Un (come sempre) eccellente  articolo di Luigi Cavallaro che mi era sfuggito, pubblicato su Il Manifesto. «Ha una ricetta per salvare le casse dello stato?», chiesero una volta ad Alberto Sordi. «È una ricetta semplicissima», rispose l'Albertone nazionale: «Si chiama risparmio. Si prendono i conti dello stato e si dice per esempio: tu, magistrato, guadagni un milione al mese di meno; tu, deputato, due milioni di meno; tu, ministero, devi diminuire le spese per la...

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Luigi Cavallaro: “Stanno smantellando lo Stato di diritto con la scusa dello spread”

Intervista a Luigi Cavallaro Contro la crisi Tutti che guardano allo spread, intanto questa crisi ha cambiato completamente i connotati ai fondamenti dello Stato di diritto… Più esattamente, questa crisi sta cambiando i connotati a quella peculiare declinazione dello Stato di diritto che è lo Stato sociale, a cominciare dalla sua pretesa di governare i processi economici. Si tratta in effetti della maturazione di un trend che ormai data da lontano. Per capirci, quando i...

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La storia è finita, andate in pace!… Cronache delle "eminenze grigie" che hanno scioccato il mondo

di A.D.G. La voce del corsaro << La democrazia liberale costituisce il punto di arrivo dell’evoluzione ideologica dell’umanità e la definitiva forma di governo tra gli uomini. La sua affermazione costituisce in un certo senso la fine della storia >>. Queste sono le parole del professor Francis Fukuyama, contenute nel suo libro del 1992 “La fine della storia”. Secondo Fukuyama, con la caduta del muro di Berlino nel 1989, la storia è finita, poiché in...