Taggato: propaganda

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Propaganda e nebbie

di Pino Cabras Megachip  Non avevo dubbi che la guerra di Libia edizione 2011 ci avrebbe introdotto a un salto di qualità. Assistevo alle cose vecchie della guerra presentate in un modo più intenso e nuovo. Tutti gli incubi dei romanzi di Orwell hanno occupato i media con assoluta e inedita sfacciataggine, senza i freni di un tempo. Da subito era una guerra della percezione che avrebbe cambiato in profondità un mondo già fiaccato da un...

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Libia: aggiornamenti – Discorso di Gheddafi del I settembre 2011

Aggiornamento del 5 settembre Articoli, notizie, commenti su false notizie e immagini relative alla guerra contro la Libia ci accompagneranno per un bel po' di tempo. Perciò ho deciso di aprire un post, destinato ad essere aggiornato e che sarà collocato nella home in una posizione di evidenza. Queste poche frasi di spiegazione resteranno in testa al post. Mentre i successivi aggiornamenti saranno collocati sopra quelli precedenti, i quali scivoleranno in basso. Invito gli amici che hanno...

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Il peggiore errore nella storia della razza umana-2

Esistono almeno tre serie di motivi per spiegare perchè l'agricoltura fu pessima per la salute. Primo, i cacciatori-raccoglitori avevano una dieta molto varia mentre i primi agricoltori ottenevano la maggior parte del loro cibo da uno o più raccolti ricchi di amido. Gli agricoltori avevano a disposizione molte calorie a costo di un'alimentazione poco nutriente (oggi solo 3 piante ricche di carboidrati -grano, riso e mais- provvedono alle calorie consumate dalle specie umane, anche se...

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Il peggiore errore nella storia della razza umana-1

Jared Diamond, prima di pubblicare alcuni straordinari libri come “Collasso: come le società scelgono di morire o vivere” e “Armi, acciaio e malattie” che gli fece vincere il prestigioso Premio Pulitzer, scrisse questo incredibile saggio sull'evoluzione umana. Con uno stile molto più asciutto e diretto rispetto ad i suoi lavori successivi, ci informa, documentando le sue affermazioni, che ciò che viene da tutti celebrato come la maggiore conquista dell'umanità fu in realtà una scelta scellerata...

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Quello che ho visto in Libia

di Paolo Sensini Arianna editrice. Segue un'acuta e appassionata video-testimonia del tenore anarchico Joe Fallisi. Sia Paolo Sensini che Joe Fallisi sono appena tornati dalla Libia, dove hanno visitato la città di Tripoli. I resoconti, chiari e toccanti, confermano tutto ciò che gli autori di questo blog hanno sempre sostenuto. Segno che il pensiero poteva giungere alla verità nonostante le notizie false diffuse dai media ufficiali e anzi proprio ragionando su quelle notizie, inverosimili al punto da apparire palesi...

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Sulla Libia ci nascondono un certo numero di realtà…

di Luis Dalmas mondialisation.ca scelto e tradotto per comedonchisciotte da Filippo 1) La "rivolta" in Libia non ha nulla a che fare con la non-violenta rivolta popolare in Tunisia, Egitto e altri paesi arabi. Si tratta di una opposizione politica di rivali di Gheddafi, preparata, mantenuta e rafforzata oltreoceano per ragioni strategiche (come "rivoluzioni colorate" in Medio Oriente), e molto diversa dalle manifestazioni spontanee di massa – e giustificate – contro ingiustizie e le disuguaglianze sociali...

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Qual è il ruolo di Al Jazeera e Qatar nel caso libico?

Al Jazeera è nata grazie alla volontà dell'emiro Hamad bin Khalifa Al Thani ed è la maggiore emittente televisiva del Qatar, da dove trasmette. Wiki ci informa che questa emittente è da sempre gran poco allineata con i media arabi e che il suo successo è dovuto ad "una informazione televisiva non censurata né addolcita". Al punto da essere costantemente discriminata e determinare la nascita di Al Arabiya, l'emittente saudita che vuole limitarne il pericoloso...

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Lo strano caso libico

Se vogliamo ragionare sul caso Libia abbiamo diversi e contradditori indizi sul campo. Una notizia diffusa in questi ultimi giorni da Al Jazeera afferma che in aiuto al leader libico sarebbero arrivati diversi mercenari africani reclutati da Israele. Al Jazeera è finanziata dal Quatar, che ha in simpatia tanto l'Iran che Hamas. Non mi pare possa essere sospettata di sentimenti proisraeliani, no? [1] Il 18 febbraio, secondo Al Jazeera, si sarebbe tenuta una riunione tra...

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Armi di distruzione di elites

Fate questo semplice esperimento: digitate "armi di distruzione di massa" (oppure l'inglese "Weapons of Mass Destruction"-WMD) su Google. Vi verranno dati 26.300 risultati nel primo caso e 6.780.000 nel secondo. Sotto l'acronimo WMD (8.630.000) esistono poi altre varianti come Weapons of Mass Dysfunction (405.000) e Weapons of Mass Distraction (288.000). Se però digitate "armi di distruzione di elites" oppure l'equivalente "Weapons of Elite Destruction" (WED) Google vi informa che nel web non esiste a tutt'oggi...

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False proteste del pane e vere lotte di liberazione

di Anna Castiglioni “L'aumento dei prezzi del pane aveva fatto esplodere l'esasperazione della popolazione tunisina…” E’ una frase tratta da uno degli ultimissimi articoli sui fatti di Tunisi, in questo caso pubblicato da La Repubblica. Non che la Repubblica faccia peggio di altri organi di informazione. Dalla televisione ai quotidiani sembra che per i media italiani la falsa e fuorviante definizione di “rivolta del pane” sia la più gettonata. Non so se per risparmiare sui...

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Su Wikileaks

Attraverso l’eco mediatico di Wikileaks, scrive Maurizio Blondet, l’Impero Terminale giudica il mondo. Visti dai funzionari imperiali, non ci sono “amici” (Italia, Germania, Francia, Turchia, Russia, Gran Bretagna etc…) ma servi irritanti, tardi e pigri, non “alleati” ma clienti ridicoli e potenziali traditori da sorvegliare; i "clienti" sono schiavi sfruttabili e sacrificabili. Entrambi, alla luce dei documenti di Wikileaks, ugualmente spregevoli, senza distinzione tra antichi alleati e nuovi domestici. E ovviamente, nella sequela di oltraggi...

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Cartello petrolchimico-parte9: conclusioni

Tentiamo di ripercorrere brevemente il percorso sin qui fatto. A seguito del progressivo impoverimento della Germania del dopo- Versailles, nasce e si sviluppa il partito nazionalsocialista (NSDAP). L'ascesa del NSDAP diventa irresistibile grazie ai cospicui finanziamenti garantiti da imprenditori nazionali ed USA. La presa del potere da parte dei nazisti non è scindibile dai rapporti strettissimi che essi avevano con il cartello petrolchimico IG Farben e dalla fitta rete di interessi e comunanze ideologiche (leggi...