Taggato: Referendum Costituzionale

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Referendum del 20 e 21 settembre 2020: 3 MOTIVI per dire NO al taglio della rappresentanza

Il Comitato “3 MOTIVI per il NO” nasce per promuovere il voto “NO” nel referendum costituzionale del 20 e 21 settembre 2020, confermativo della riforma varata con Legge Costituzionale pubblicata in G.U n. 240 del 12/10/2019, con particolare riferimento a 3 MOTIVI, selezionati tra le tante buone ragioni per opporsi alla riforma, in quanto illustrano indubbi e clamorosi svantaggi derivanti dalla riduzione dei parlamentari, che potrebbero essere al più controbilanciati da ipotetici (e invero inesistenti) vantaggi, ma che non possono...

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La Storia del numero dei parlamentari in Italia

“L’Italia ha troppi parlamentari” è uno dei mantra più ricorrenti, ma pochi si interessano di conoscere il motivo per cui si è arrivati all’attuale numero di deputati e senatori. Cosa prevedeva la Costituzione del 1948? Leggiamo due articoli. FONTE: Quirinale ARTICOLO 56 «La Camera dei deputati è eletta a suffragio universale e diretto, in ragione di un deputato per ottantamila abitanti o per frazione superiore a quarantamila. Sono eleggibili a deputati tutti gli elettori che nel giorno delle...

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Referendum del 20 e 21 settembre: 3 MOTIVI per dire NO al taglio della rappresentanza

Il Comitato “3 MOTIVI per il NO” nasce per promuovere il voto “NO” nel referendum costituzionale del 20 e 21 settembre 2020, confermativo della riforma varata con Legge Costituzionale pubblicata in G.U n. 240 del 12/10/2019, con particolare riferimento a 3 MOTIVI, selezionati tra le tante buone ragioni per opporsi alla riforma, in quanto illustrano indubbi e clamorosi svantaggi derivanti dalla riduzione dei parlamentari, che potrebbero essere al più controbilanciati da ipotetici (e invero inesistenti) vantaggi, ma che non possono...

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Sul “Piano” della P2 di Licio Gelli per il taglio dei parlamentari

di LORENZO D’ONOFRIO (FSI Riconquistare l’Italia – Pescara) Offro in consultazione, senza filtri, il “Piano di Rinascita Democratica” della loggia P2 di Licio Gelli, estratto dalla trascrizione ufficiale pubblicata dalla relativa Commissione parlamentare d’inchiesta (qui tutti gli allegati alla relazione della Commissione). A pagina 12, sotto la rubrica “Ordinamento del Parlamento”, si può leggere il piano di riduzione del numero dei parlamentari: nuove leggi elettorali, per la Camera, di tipo misto (uninominale e proporzionale secondo...

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Vero falso

di LORENZO D’ONOFRIO (FSI Pescara) L’Italia ha il numero più alto di parlamentari? FALSO L’Italia ha i parlamentari più pagati? VERO Se è un problema di costi, allora, perché non si sono tagliati gli stipendi? #29marzo #IoVotoNO

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Secondo eventuale motivo per votare NO alla riduzione dei parlamentari: rappresentare le contrade, le piccole province, le conche, le vallate alpine, le zone collinari piene di borghi e prive di grandi cittadine

Il secondo motivo per votare NO al referendum sulla riduzione dei parlamentari è strettamente connesso alla conformazione del territorio italiano e alla distribuzione territoriale dei cittadini. Se passasse la riforma, molte vallate alpine, che oggi riescono ad esprimere un deputato, non riuscirebbero ad esprimerlo o rischierebbero di non esprimerlo. Stessa sorte toccherebbe a molte contrade del centro e del sud, nelle quali si scompongono le province italiane. E addirittura alcune province non riuscirebbero ad esprimere...

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Dopo Renzi la Troika, come previsto. E il Popolo?

di SIMONE GARILLI (FSI Lombardia) Come dovrebbe essere evidente a chiunque (ma è chiaro che da qualche decennio non è più così) il referendum è insieme la più immediata forma di democrazia popolare e la più effimera.   La vittoria del 4 dicembre è stata netta, ed è tutta del popolo, o almeno di quelle fasce popolari che hanno capito o intuito da dove derivano i loro problemi: disoccupati, precari, giovani, piccoli imprenditori, liberi professionisti,...

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Votare NO: non “contro Renzi”, bensì per fermare un processo di aggressione alla sovranità popolare che va avanti da quarant’anni

di RICCARDO PACCOSI (FSI Bologna) In genere, se realizzo con i miei compagni di lavoro un’opera artistica – comica o drammatica che sia – non mi metto a spiegarne i diversi piani di lettura. Rispetto al video comico IL NOH PER IL NO di alcune settimane fa, però, faccio un eccezione in modo da poter esprimere, tramite tale spiegazione, un mio ultimo appello a votare NO al quesito referendario del 4 dicembre. Al netto della...

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FSI all’incontro con gli studenti per il NO a Loreto Aprutino (PE)

Venerdì 28 ottobre si è svolto a Loreto Aprutino (PESCARA) un incontro pubblico sul Referendum Costituzionale e le ragioni del NO organizzato dal collettivo studentesco “Get Up Stand Up“. Relatori il Prof. Carlo Di Marco (docente di Diritto Pubblico presso l’Università di Teramo e coordinatore per l’Abruzzo del Coord. Democrazia Costituzionale), l’On.le Gianni Melilla (deputato di Sinistra Italiana), Gianluca Vacca (deputato del Movimento 5 Stelle), Nicola Palombaro (segreteria ANPI), Alessio Grancagnolo (Studenti per il NO,...

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Referendum Costituzionale: un NO per la Libertà, l’Indipendenza e la Giustizia Sociale

di ANDREA FRANCESCHELLI (FSI Pescara) La Costituzione di uno Stato, prima di essere un insieme di regole, è un “progetto” che il Legislatore ordinario deve mettere in cantiere attraverso le leggi. Il “Progetto” è stato abbandonato alla fine degli anni ’70 da un Legislatore asservito agli interessi stranieri e nemico del Popolo italiano, che nel corso degli anni ’90 ha letteralmente distrutto – in tutti i settori – l’impianto istituzionale che ha reso grande il...

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Referendum Costituzionale, dal 4 novembre scatta il bavaglio. La denuncia del Fronte Sovranista Italiano: ripristinare la propaganda elettorale indiretta

In vista del Referendum Costituzionale del 4 dicembre il Fronte Sovranista Italiano, partito politico che dei valori costituzionali ha fatto il proprio manifesto, ha avviato in tutto il Paese la sua campagna referendaria per il NO, in particolare attraverso affissioni e volantinaggi. Dal 4 novembre tuttavia scatterà il bavaglio e la campagna dovrà essere interrotta. Per legge, infatti, nei 30 giorni antecedenti la data del voto le affissioni di propaganda elettorale (manifesti, stampati, giornali murali od...