Mi dichiaro studente lavoratore: la "cultura" della precarietà

di Stefano D’Andrea Cresce il numero degli studenti lavoratori o meglio di coloro che, sedendosi dinanzi al docente per sostenere un esame universitario, si dichiarano tali. Questa, almeno, è la mia esperienza. Quasi mai gli “studenti lavoratori” dimostrano di essere bravi. Sia perché raramente hanno studiato. Sia perché rivelano scarse capacità linguistiche e quindi di elaborazione critica dei testi che sovente hanno appena sfogliato. Perciò cerco sempre di capire che lavoro svolga e quanto tempo...