Taggato: Russia

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La propaganda per il TTIP e il vuoto sottomesso

Se è vero che un’operazione di propaganda dev’essere tanto più sofisticata quanto più il soggetto che deve sedurre è culturalmente agguerrito, dobbiamo concludere che nella percezione dei nostri decisori il livello culturale posseduto dalla vasta maggioranza di noi, comuni cittadini, è più o meno quello di un adolescente immaturo. Non si spiega altrimenti la grossolana manipolazione dei fatti che ci vengono propalati ogni giorno con ampio ricorso a omissioni, esagerazioni o minimizzazioni, ridondanze, semplificazioni e...

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I G7 e l'autismo occidentale

Si è conclusa agli inizi di giugno la prima riunione 2015 del Gruppo dei Sette, il vertice delle nazioni più industrializzate: Stati Uniti, Giappone, Germania, Francia, Regno Unito, Italia, Canada (più Commissione Europea e FMI). Il G7 è tornato a essere tale dopo che l’allargamento alla Russia, in vigore dal 1998, è stato sospeso a seguito della politica putiniana che mira a “ricreare i fasti dell’impero sovietico”, secondo le parole di Obama alla conferenza di chiusura. Sentire...

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Obama e i giochi a somma zero

  “Dobbiamo assicurarci che sia l’America a scrivere le regole dell’economia globale, e dovremmo farlo oggi mentre la nostra economia è in una posizione di forza. Se non saremo noi a scriverle, allora – indovinate un po’- sarà la Cina a farlo. E quelle regole saranno stabilite a vantaggio dei lavoratori e degli affari cinesi”. Così Barack Obama, in un discorso tenuto l’8 maggio 2015 in una fabbrica della Nike a proposito del TTP –...

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Parola di Putin

Il concetto stesso della «sovranità nazionale» per la maggioranza degli Stati è diventato un valore relativo. In sostanza, è stata proposta la formula seguente: più forte è la lealtà a un unico centro di influenza nel mondo, più alta è la legittimità del regime governante. Con queste parole il presidente russo Vladimir Putin, in una conferenza dello scorso ventiquattro ottobre, criticava l’operato degli Stati Uniti d’America e della stessa Europa dal punto di vista geopolitico....

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Tre cruciali decisioni di Clinton

Rodrigue Tremblay è una personalità eclettica del panorama culturale canadese. Economista, umanista, politico, è professore emerito di economia all’Università di Montréal, autore di diversi saggi e articoli e titolare del blog The New American Empire. L’articolo che segue, per la cui traduzione e pubblicazione sono stato cortesemente autorizzato dall’autore, esamina tre cruciali decisioni prese dall’amministrazione Clinton a cui possono essere ricondotte altrettante criticità che caratterizzano il presente. I quindici anni trascorsi sono un lasso di tempo davvero...

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Gli USA vogliono la Grande Guerra

La parola d’ordine deve diventare  NEUTRALITA’ Questo breve video (poco piu’ di 3 minuti) è indubbiamente un video di propaganda della Russia. Tutti fanno o cercano di fare propaganda, salvo gli stati come il nostro, che non si riconoscono piu’ come Stati e sembrano animati da un desiderio di dissoluzione. Tuttavia, il video contiene indubbiamente (almeno) un nucleo di verità e comunque induce a riflettere. Perciò ne consiglio vivamente la visione.

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Mensis Horribilis

      Quello appena trascorso passerà agli annali come "mensis horribilis" della carriera politica di François Hollande, ma anche più in generale di tutti i presidenti della cinquiéme république. La prima pugnalata arriva a fina Agosto dal Ministro dell'economia Montbourg, vedette del governo Ayrault al punto di essere riconfermato anche nella nuova squadra di Manuel Valls. Personaggio eccentrico che ha fatto del "made in France" lo slogan principale della sua attività politica, senza pero' passare mai...

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La bubbola dello stato europeo

La bubbola dello stato europeo di Luciano Del Vecchio   Oggi l’Unione europea è un corpo informe e tale rimarrà, perché per sua natura e per principi fondativi non può costituirsi stato. L’eurocrazia finanziaria, infatti, non intende per nulla trasformare l’Unione in uno stato, federale o confederale che sia, perché lo Stato è appunto ciò che i principi della dottrina economica liberista, incarnatisi nell’Unione europea, vogliono distruggere, ma non riprodurre su scala più grande.  Ma,...

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Il rimedio peggiore del male

Il rimedio peggiore del male di Luciano Del Vecchio   Nelle moderne società democratiche spesso si è indotti a considerare la democrazia come equivalente alla rappresentanza e viceversa, perché ignorare il principio di rappresentanza creerebbe difficoltà insormontabili per eleggere e formare i governi. Ma nella storia delle idee i grandi teorici della rappresentatività non ritenevano ovvia l’equivalenza, anzi, consideravano democrazia e rappresentanza inconciliabilmente contrapposte. Era questa l’opinione di Rousseau, secondo il quale il popolo non...

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Gli Stati Uniti sono governati da inetti

Obama non è più intelligente di Renzi e la gente che Obama mette nei posti di comando, nonché la gente che promuove Obama come Presidente degli Stati Uniti, non è più intelligente di quella che Renzi mette ai posti di comando in Italia. Bisogna smetterla di esaltare la potenza degli Stati Uniti. E mi riferisco a coloro che credono di contestarli o addirittura odiarli. Infatti, a parte me, che sono notoriamente un pazzo, chi è...

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Declino e caduta dell'Impero Americano

Recentemente mi sono imbattuto in due articoli sul declino dell'egemonia americana. Il primo, di Jan Oberg – direttore della fondazione svedese Transnational Foundation for Peace & Future Research  – affronta il tema da un punto di vista "psicopolitico". Il secondo, di Dave Lindorff – giornalista membro fondatore del giornale online ThisCantBeHappening!, fa un'analisi storica,  partendo da un articolo del giornalista conservatore Charles Krauthammer,  che addebita il declino ai "deplorevoli" tagli di spesa militare effettuati dall'amministrazione Obama.   L'analisi di Oberg parte dal caso americano per trarne un...

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I profili interno ed estero della crisi egiziana

Stefano D'Andrea A chi voglia cercare di capire cosa sta accadendo in Egitto, segnalo alcuni link. Distinguo il lato estero, ossia i rapporti con gli altri stati, dal lato interno. Intanto un'analisi geopolitica. Il presupposto dal quale muove l'autore è che l'esercito egiziano sia una forza a sé stante: un coaervo di interessi e di visioni geopolitiche autonomo, che non può tollerare di perdere il potere decisionale sulle questioni strategiche: il governo "democratico" assieme ai...