I risultati possibili di una politica economica sovranista
L'aumento della spesa pubblica, possibile e opportuno in regime di repressione finanziaria, quindi in un sistema finanziario tendenzialmente chiuso, dovrà essere accompagnato da una politica del credito non accomodante: si finanzia la produzione, non il consumo (divieto di cessione del quinto dello stipendio; massimo debito – in tutte le forme: scoperti, carte di credito, rate leasing, ecc. – pari al 30% del reddito,se c'è la rata di affitto o di mutuo; altrimenti 15%); si finanziano le ristrutturazioni (fino al100%), non gli acquisti di immobili (finanziamento massimo 50% del prezzo di acquisto e durata massima delmutuo ventennale). Quindi, sarà incoraggiato il risparmio.
Il risparmio, direttamente o indirettamente, tramite depositi bancari, alta riserva obbligatoria e acquisto di titoli con la riserva, sarà utilizzato per la produzione di beni e servizi pubblici, da imprese private o pubbliche.
Pertanto, fatte le scelte politiche giuste – una certa inflazione; stabilità dei rapporti di lavoro e piena occupazione orientata nella produzione di beni e servizi pubblici – cresceranno i salari, le strade saranno ricostruite, le città saranno pulite, le scuole saranno belle, come devono essere, il risparmio forzoso (pensione) tornerà ad aumentare, i laghi e i fiumi potremo bonificarli ma complessivamente non ri-aumenteranno le spese per l'acquisto dei beni di consumo al livello del 2004-2006.
Questa conclusione, che penso debba essere considerata certa e ovvia, i sovranisti devono annotarla e tenerla sempre a mente.
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