Syriza, la Merkel e Alba Dorata

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4 risposte

  1. titus ha detto:

    La carne sulla brace é tanta, piú grande della graticola greca ed UE. Se la Grecia potrá -o no- fare qualcosa di valido, dipende se potrá contare sull’appoggio della Russia e della Cina. E la Russia conferma la sua disponibilitá-
    Troppa gente si limita al tifo, sta alla finestra e aspetta per decidere se e quando fare qualcosa.

    E’ cosí difficile capire che solo per i neoliberisti l’economia é un feticcio? Per gli altri, la geopolitica é fattore determinante, assieme all’azione dei movimenti sociali che -sopratutto nell’Europa meridionale- dovrebbero attivarsi per e cominciare a cambiare rotta e piloti.
    Scalzare la dirigenza UE attuale, é compito troppo grande che non puó solo ricadere sulle soallke della Grecia.
    In Argentina, l’ultimo presidente neoliberista scappó in elicottero! Ad Atene, dopo una giornata elettorale……

  2. stefano.dandrea ha detto:

    Syriza già si spacca e ciò è conseguenza della fumosità delle proposte:

    1) http://www.repubblica.it/esteri/2015/02/22/news/l_eroe_della_resistenza_contro_tsipras_intesa_vergognosa_chiedo_scusa_ai_greci_per_averlo_fatto_votare-107921283/

    2) http://www.quotidiano.net/grecia-bocciato-accordo-1.695537

    Al vertice di Syriza ci sono radical poco chic e gente che si è dichiarata simile a Renzi. Più di metà dei ministri sono ex uomini del Pasok.

    Syriza non ha niente di radicale. Per il resto convengo con te che i processi sono complessi.

  3. mezzo pensante ha detto:

    Si dice che il 30% dei deputati circa di Syriza venga dall’ala sinistra diciamo del partito. e che siano molto più decisi a tutto pur di risollevare il proprio paese…quando non addirittura che propugnino come prima opzione, in privato, l’uscita dall’euro.

    si dice però anche che il cerchio dei pochi fedelissimi di Tsipras sia invece formato da persone che nell’euro vogliono restare.

    io dico che di fronte alla mobilitazione del popolo l’ala minoritaria potrebbe diventare più forte.

  4. titus ha detto:

    Io dico che si dovrebbe guardare di piú al popolo e meno -ma molto meno!- ai gruppi dirigenti. Quando alla base c’é determinazione, capacitá di sfifare i poteri forti del globo….allora anche i dirigenti finiscono per subirne l’influenza.
    C’é bisogno sí di convergenze politico-elettorali, ma molto di piú di alleanze sociali…. Sltanto con i voti non si va molto lontano, sono solo il primo gradino di una ripida scala a chiocciola….

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