FSI alla manifestazione “No Renzi, Difendiamo l’Abruzzo, i Diritti e la Democrazia” a Pescara
Giovedì 10 novembre il Presidente del Consiglio Matteo Renzi è stato a Pescara per fare campagna referendaria. Una ghiotta occasione per manifestare il diffuso dissenso dei cittadini. Circa 28 sigle hanno partecipato al corteo tra cui noi del Fronte Sovranista Italiano. Il Tour di Renzi per la città si è svolto indisturbato anche grazie all’impressionante dispiegamento di forze dell’ordine. L’unico “intoppo” si è registrato al cinema teatro Circus, dove il premier ha partecipato all’inaugurazione del Festival delle Letterature dell’Adriatico. Fischi e urla di oltre mille manifestanti hanno suonato la carica, fortunatamente senza incidenti e scontri, poco prima dell’inizio della manifestazione. Il corteo, colorato dalle bandiere di Associazioni e Partiti, ha attratto l’attenzione di moltissime persone che, dalle strade e dai balconi che si affacciano lungo il percorso prestabilito, hanno scattato foto e registrato video con i telefonini. Giunti in Piazza Muzii, i rappresentanti dei movimenti partecipanti hanno esposto brevemente le motivazioni di questo “NO”. Il NO del Fronte Sovranista Italiano, impegnato da molti mesi nella campagna referendaria e che si è posto a difesa della Costituzione e quindi contro la riforma Renzi-Boschi, è stato esposto da Lorenzo D’Onofrio, Segretario del FSI. L’intervento, molto apprezzato ed applaudito dagli ascoltatori, si è basato su due concetti fondamentali: il primo è che bisogna scagionare la Costituzione, usata come capro espiatorio, accusata di essere la causa del mal funzionamento dello Stato italiano che, invece, è da imputare alle inadempienze e all’inadeguatezza di una classe politica che da più di trent’anni la sta smantellando. Se le cose vanno male, in realtà, è proprio perché la Costituzione è di fatto disapplicata da ormai troppo tempo. Il secondo tende a sottolineare la necessità di riprendere a lottare per la Costituzione del ’48 (non quella di oggi del “famigerato” art. 81 che prevede il pareggio di bilancio, che lega mani e piedi allo Stato per qualunque tentativo di ripresa economica) votando NO a questo referendum e, dal giorno successivo, impegnarsi affinché la classe politica torni ad applicarla. Il Fronte Sovranista Italiano cerca e troverà nel popolo la risposta che la Storia ci sta ponendo e questa risposta è: CI LIBEREREMO.
Claudio Orsini operaio metalmeccanico precario
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