Banchetto FSI a Bologna
Sabato 13 maggio, nella centralissima Via Ugo Bassi, si è tenuto per tutto il giorno il secondo banchetto FSI organizzato nel capoluogo felsineo. Io e i soci Luciano Del Vecchio, Carmine Morciano e Angela Pedrini dopo aver allestito il banchetto con i simboli FSI bene in vista sulla trafficata via del centro ci siamo dedicati alla consueta attività di volantinaggio e confronto con i cittadini curiosi del nostro progetto. Nel corso della giornata (dalle 10.30 fino alle 19) abbiamo distribuito molti volantini, chiacchierato con diversi cittadini (in alcuni casi dopo essere stati noi avvicinati per primi) e scambiato contatti facebook, mail, numeri telefonici con persone che ci conoscevano per la prima volta. In alcuni casi le conversazioni sono state molto lunghe e ci è capitato, come in occasione del primo banchetto in città, di sentirci dire che il FSI era già conosciuto e apprezzato per i nostri contenuti in rete. Ci sono stati vari incontri interessanti nel corso della giornata, con persone “speciali” che mi auguro di ritrovare presto nei nostri eventi pubblici in città, affinché si avvii un rapporto e questo 13 maggio possa poi essere ricordato insieme come l’inizio di una storia comune di militanza nel FSI. Tra le note stonate della giornata ci sono state, ahinoi, le non rare testimonianze di disgusto e avversione verso ogni forma di attivismo politico (visto che le colpe della politica degli ultimi decenni ricadono, nella pensiero distorto di molti, anche su chiunque tenti la costruzione di qualcosa di nuovo) che rendono impossibile addirittura cominciare una discussione (ma certuni, in questa fase di costruzione della militanza, è evidentemente meglio perderli che trovarli) e i “soliti” equivoci sul nome (il termine “sovranismo” spaventa, chissà perché?). Alla fine della giornata mi è capitato di discutere di queste “note stonate” con un cittadino incuriosito dal nostro banchetto e che per l’occasione ha fatto inizialmente un po’ la parte dell’ “avvocato del diavolo”; tuttavia essendo quest’ultimo un uomo intelligente è bastato parlare un po’ per chiarire in che senso il FSI è genuinamente nuovo sulla scena politica e le ragioni del nostro nome (oltre che scoprire che la persona in questione apprezzava molto le nostre analisi e proposte): incontrare una sola persona così ripaga di dieci che ottusamente rifiutano anche solo di iniziare un confronto in nome dell’anti-politica, perciò, considerando l’incontro con lui e con altri cittadini, si può affermare che il saldo della giornata sia stato senz’altro positivo. Infine mi rendo conto di come l’incontro con la cittadinanza per le strade sia una palestra fondamentale per allenarsi a comunicare in modo efficace le nostre analisi e proposte, scegliendo gli opportuni “registri”, esempi e “punti di ingresso”, a secondo della persona che si ha di fronte, e della sua storia personale. Il banchetto si conferma poi uno strumento ottimo di incontro, perché diversamente dal volantinaggio fa sì che succeda che sia lo stesso cittadino, incuriosito dai simboli e dalla presenza di un “presidio” fisico, ad avvicinarsi, e inoltre il tutto dà l’idea di una maggiore serietà e organizzazione (che poi è reale, visto che un banchetto è più complesso da organizzare di un volantinaggio).
Antonio Gisoldi
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