Quesito.
Chi ha scritto:
“Ma, più propriamente, una simile linea di condotta era dettata da motivi burocratici. Il Fiscal Compact, infatti, era uno strumento ormai perfetto. C’erano voluti quattro anni e tutta la sottigliezza dei tedeschi, per metterlo a punto: era il risultato più brillante di Bruxelles, e i suoi artefici avevano incominciato ad amarlo in sé e per sé. Era assai complesso, e le migliorie più recenti sarebbero andate perdute se fosse stato revocato: c’erano troppi interessi in ballo per poterlo mettere in discussione. Secondo gli esperti, era la sola arma per imporre le condizioni di rientro ai Paesi ad alto debito e, una volta sospeso, difficilmente avrebbe potuto essere reintrodotto.”
?
Nessuno, anche se non fa una grinza.
Fu piuttosto John Maynard Keynes, attorno al 1938, a leggere ad un gruppo di amici e colleghi gli appunti che trovate qui sotto, tratti dalla sua esperienza come membro della delegazione britannica alla conferenza di pace di Parigi del 1919, dove era in discussione la proposta (avversata da Keynes) di mantenere quell’embargo verso i prostrati tedeschi che impedì loro di usare le risorse finanziarie a disposizione per acquistare il cibo tanto necessario.
“Ma, più propriamente, una simile linea di condotta era dettata da motivi burocratici. L’embargo, infatti, era uno strumento ormai perfetto. C’erano voluti quattro anni e tutta la sottigliezza degli inglesi, per metterlo a punto: era il risultato più brillante di Whiteall, e i suoi artefici avevano incominciato ad amarlo in sé e per sé. Era assai complesso, e le migliorie più recenti sarebbero andate perdute se fosse stato revocato: c’erano troppi interessi in ballo per poterlo mettere in discussione. Secondo gli esperti, era la sola arma per imporre le nostre condizioni di pace alla Germania e, una volta sospeso, difficilmente avrebbe potuto essere reintrodotto.
Da “Melchior: un nemico sconfitto” in Le mie prime convinzioni di John Maynard Keynes (19851), per i tipi di Adelphi, 2012, in italiano.
Commenti recenti