Andamane e Nicobare: la catena di isole con cui l’India spera di rinchiudere la Cina
di SCENARIECONOMICI (Jean Valjean)
Le **572 isole** dell’arcipelago delle Andamane e Nicobare stanno emergendo come un elemento cruciale nella strategia indiana per contrastare l’influenza crescente della Cina nell’Indo-Pacifico.
Negli ultimi dieci anni, la presenza di navi di superficie e sottomarini cinesi nell’Oceano Indiano è diventata una costante. Durante il conflitto sino-indiano del 1962, un sottomarino cinese fu avvistato nelle acque indiane, mentre l’India aveva stanziato una guarnigione di 150 marinai sulle isole.
I sottomarini cinesi che navigano nell’Oceano Indiano sono spesso costretti a emergere nello **stretto di Malacca**. Con solo 37 delle 572 isole abitate, si è intensificata la richiesta di rafforzare le misure di sicurezza nell’arcipelago.
Dopo la guerra di Kargil del 1999, che coinvolse il Pakistan e portò a penetrazioni incontrollate nel territorio di Delhi, l’India si rese conto della vulnerabilità delle sue isole, molte delle quali disabitate, a un’occupazione clandestina da parte di un vicino ostile. Di conseguenza, è stato istituito il primo comando multiforze dell’India sull’arcipelago.
Le isole, situate all’incrocio tra gli Oceani Indiano e Pacifico, sono ritenute una delle catene insulari più strategiche al mondo. Il punto più settentrionale dista solo 22 miglia nautiche dal Myanmar, mentre il punto più meridionale si trova a 90 miglia nautiche dall’Indonesia. Le isole sovrintendono alla Baia del Bengala e ai canali del sesto e decimo grado, attraversati da oltre 60.000 navi commerciali ogni anno.
Si tratta di una posizione strategicamente molto importante, come si può vedere dalla seguente mappa, che pone le isole anche rispetto a Malesia e Indonesia evidenziandone l’unicità.
Un futuro hub di trasbordo a Campbell Bay sarà posizionato strategicamente vicino allo Stretto di Malacca e alla rotta di navigazione Est-Ovest che collega Europa, Africa e Asia.
Il principale vantaggio strategico dell’arcipelago, situato a oltre 1200 chilometri dalla terraferma indiana, è il controllo di punti di strozzatura critici come lo Stretto di Malacca, una delle rotte marittime più trafficate al mondo. Di conseguenza, l’India sta rafforzando la sua presenza nell’arcipelago per mantenere la stabilità nell’Indo-Pacifico.
Il NITI Aayog, un noto think tank che collabora con il governo indiano nello sviluppo economico, nel marzo 2021, ha presentato un piano da ₹72.000 crore , circa 7 milardi di euro, denominato ‘Sviluppo Olistico dell’Isola Great Nicobar alle Isole Andamane e Nicobar’, che prevede la costruzione di un terminal di trasbordo internazionale, un aeroporto internazionale, una centrale elettrica e una città. Il progetto sarà realizzato dalla **Andaman and Nicobar Islands Integrated Development Corporation (ANIIDCO)**, un’impresa governativa.
L’approvazione del progetto ha sollevato preoccupazioni ambientali, data la ricchezza di specie in pericolo ed endemiche presenti nelle foreste pluviali e sulle spiagge dell’arcipelago, come la tartaruga gigante a dorso di cuoio e il megapode di Nicobar. L’area, di 910 kmq, è caratterizzata da mangrovie e foreste di Pandan lungo la costa.
Le isole sono abitate dalle tribù degli Shompen e dei Nicobaresi. La popolazione di Nicobar Sud, che include Great Nicobar, Little Nicobar e altre piccole isole, supera le 8.000 persone. Il mega progetto prevede di portare quasi 400.000 persone sull’isola nel corso di 30 anni, con la previsione di abbattere 8,5 lakh di alberi nelle foreste pluviali preistoriche di Great Nicobar. Questo porterebbe a un notevole sviluppo, ma anche al rischio di cacellare queste tribù.
L’uso militare delle isole
La militarizzazione dell’arcipelago è in corso, con lo sviluppo di infrastrutture militari come parte di un piano decennale. L’India ha schierato jet da combattimento e cacciatori di sottomarini nelle isole, e l’ex capo della Marina indiana, l’Ammiraglio DK Joshi, è stato nominato Luogotenente Governatore per promuovere il potenziale di sicurezza, economico e commerciale delle isole.
L’importanza strategica delle isole è stata sottolineata dall’ex capo della Marina indiana, l’Ammiraglio Arun Prakash, che ha evidenziato la necessità di rafforzare le capacità militari per contrastare la presenza navale cinese prolungata, inclusi i sottomarini nucleari d’attacco.
Il Comando di Andaman e Nicobar conduce regolarmente esercitazioni marittime congiunte e ha recentemente inaugurato un cavo internet sottomarino per migliorare la connettività delle isole remote. L’esercitazione MILAN si tene in qeus’taerea e spesso partecinao anche F>rancia , Australia e Regno Unito.
La collaborazione internazionale è fondamentale, con Paesi come il Giappone che forniscono supporto per progetti di sviluppo, riconoscendo l’importanza strategica dell’arcipelago. Si prevede che il Giappone condividerà informazioni di intelligence con altri alleati una volta operativo il sistema SOSUS, contribuendo a creare una barriera contro i sottomarini cinesi nel Mare delle Andamane e nel Mar Cinese Meridionale. Inoltre in Giappone ha investito 113 milioni di dollari per fornire le isole con energie rinnovabili, in modo da renderle più indipendenti e difendibili.
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