Il Ministro degli Esteri dell’Ucraina Kuleba è volato in Cina e altre notizie interessanti
di LIMES (Mirko Mussetti)
CINA – UCRAINA
Il ministro degli Esteri dell’Ucraina Dmytro Kuleba è volato a Guangzhou (Canton) per incontrare l’omologo della Repubblica Popolare Cinese Wang Yi. Secondo il capo della diplomazia di Kiev, l’accordo di partenariato strategico tra Federazione Russa e Corea del Nord minaccia di alterare l’equilibrio di sicurezza nella regione e aggravare il conflitto armato in Ucraina. Proprio in queste ore il ministro degli Esteri della Bielorussia – principale Stato satellite di Mosca – Maxim Ryzhenkov è a Pyongyang per intrattenere colloqui con il regime di Kim Jong-un su questioni che riguardano anche la cooperazione militare. Kuleba spera che la Repubblica Popolare – che si dichiara neutrale in rapporto al conflitto russo-ucraino – svolga un ruolo costruttivo nell’alleviare le tensioni e agevolare una pace “giusta e duratura”. La portavoce del ministero degli Esteri di Pechino Mao Ning ha rivelato in conferenza stampa che Kiev si sta preparando a negoziare con Mosca: “L’Ucraina è disposta a impegnarsi nel dialogo con la Russia e si sta preparando per questo”.
CINA – ASIA MERIDIONALE
La Repubblica Popolare Cinese ha dato il via al quinto Forum di cooperazione Cina-Asia meridionale a Kunming, capoluogo della regione meridionale dello Yunnan. Il vertice in corso fino al 28 luglio punta a rafforzare i legami regionali ostracizzando l’India. L’esclusione di quest’ultima fa parte della strategia della Cina continentale per promuovere iniziative come la Belt and Road Initiative (nuove vie della seta) sviluppando corridoi economici che bypassino il subcontinente indiano. I colloqui vedono anche la partecipazione del segretario degli Esteri del Nepal Sewa Lamsal. Di recente, il leader del Partito comunista nepalese Khadga Prasad Sharma Oli è stato rieletto come primo ministro del paese himalayano, promettendo sostegno alle nuove vie della seta terrestri. Delhi teme ora che Kathmandu possa approfondire la cooperazione economica e militare con Pechino in chiave anti-indiana.
GCAP
I ministri della Difesa di Italia, Regno Unito e Giappone si sono incontrati a Londra per confermare il prosieguo del Global Combat Air Programme (Gcap) per lo sviluppo congiunto di un aereo da combattimento di sesta generazione, che dovrebbe entrare in servizio nel 2035. La decisione arriva dopo i dubbi espressi dal governo laburista britannico di Keir Starmer sulla fattibilità del progetto a causa dei suoi costi elevati. I colloqui trilaterali hanno incluso il rafforzamento della cooperazione militare, con le Forze di autodifesa del Giappone che proteggeranno le risorse militari britanniche in tempo di pace.
NIGER
Anche la Repubblica Popolare Cinese si allontana dal Niger. La compagnia di Stato petrolifera China National Petroleum Corporation (Cnpc) ha annunciato la sospensione temporanea delle sue attività di costruzione di impianti di estrazione ad Agadem nel nord-est del paese. La decisione è stata assunta in risposta ad attacchi di gruppi armati terroristici alle installazioni. Le autorità locali e le Forze di sicurezza di Niamey lavorano a stretto contatto con l’azienda di Pechino per garantire la protezione del sito e del personale cinese.
SUDAN
Il segretario di Stato Usa Antony Blinken ha invitato le Forze armate sudanesi (Fas) e le Forze di supporto rapido (Fsr) a partecipare ai colloqui per un cessate-il-fuoco in Sudan che avranno inizio il 14 agosto in Svizzera, grazie anche alla mediazione dell’Arabia Saudita. Gli obiettivi principali sono: ottenere una tregua a livello nazionale, facilitare l’accesso degli aiuti umanitari e creare un meccanismo per monitorare e verificare l’implementazione degli accordi. La lista degli osservatori includerà Egitto, Emirati Arabi Uniti, Unione Africana e Nazioni Unite. L’alto funzionario di Foggy Bottom ha sottolineato l’impegno degli Stati Uniti nel lavorare con i partner per porre fine alle violenze nel paese nilotico mediante il ripristino della democrazia.
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