Il carattere inedito dell’astensione alle ultime elezioni politiche

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6 risposte

  1. stefano.dandrea ha detto:

    Caro Domenico,

    quando l'ARS avrà completato il proprio percorso di formazione di un'offerta politica e avrà, quindi organizzato sufficienti uomini e idee in una rete diffusa in gran parte del territorio nazionale, allora l'ARS si rivolgerà al pubblico, per cercare la domanda di quell'offerta. In parte la creerà anche ma in parte avranno concorso a crearla moltissimi che avranno svolto attività di divulgazione e riflessione.

    Fino ad allora all'ARS interessano i militanti, ossia coloro che accetteranno di associarsi e quindi di  CONTRARRE UN VINCOLO ASSOCIATIVO, accettando di disciplinarsi in una organizzazione e sotto un programma e un progetto comuni. Probabilmente, i militanti dell'ARS saranno stati spesso astensionisti (io, alle elezioni politiche ed europee, ero astensionista dal 2001, anche se ho rivotato nel 2013). Tuttavia per ora non credo che debbano interessarci gli astensionisti come tali (tra i quali ci sono centinaia di migliaia di cittadini che hanno capito che i politici che seguivano non sono più in grado di garantire i posti di lavoro che promettevano), né gli astensionisti sovranisti, bensì gli astensionisti con simpatie sovraniste che vogliano impegnarsi in un percorso di militanza. A giudicare dalle impressioni che ho, gli attuali militanti dell'ARS alle ultime elezioni o hanno votato M5S (ma quasi nessuno ridarà quel voto) o non hanno votato; ma alcuni hanno votato rivoluzione civile, altri, pochissimi, la destra; e qualcuno ha votato PCL. L'unica cosa certa è che non abbiamo militanti che abbiano votato PD, PDL, SEL e Scelta civica.

  2. Marcello Di Vincenzo ha detto:

    Penso che  il trand dell'astensione diventi sempre più importante(in Basilicata l'astensione é stata del 53%). Nell'astensione pero' c'é di tutto: chi si disinteressa della politica, e quelli rimarranno tali, quelli "puristi" di destra e di sinistra che hanno una disaffezione verso i loro partiti,colpevoli di aver tradito le loro ideologie, e secondo me non abbracceranno nessun altra fede al di fuori della loro(anche perché spesso in età avanzata). Ci sono poi quelli che invece si sono sempre interessati alla politica, ma non hanno mai votato perché disgustati dalla nostra classe dirigente e molti, fra cui io, han ceduto alla tentazione di votare il M5S. Fra questi molti vorrebbero un soggetto patriottico, pero' Grillo ha reso il cammino molto più difficile per l'ARS e chiunque voglia provarci. Molti avevano creduto nella novità pentastellare, ma é stato un fallimento, quindi difficilmente si faranno prendere nuovamente da facili entusiasmi. Penso infaatti che alle prossime elezioni oltre a un aumento fisiologico del 4-5% degli astensionisti classici, vadano anche considerati una buona metà di quelli che han votato il M5S, quindi facilmente l'astensione sarà superiore al 30% per toccare forse anche il 35%. Se in Italia infatti, potevamo contare su una base elettorale "patriottica" forse anche maggiore che negli altri paesi europei, dove in media siamo al 24%, grazie alle recenti delusioni del M5S, ma anche dei finti antisistema SEL e Lega, i portatori di un'idea alternativa alle politiche mondialiste di Bruxelles, avranno la strada in salita. Fossimo arrivati 2 anni fa, causa il rigetto degli altri soggetti politici, gli italiani avrebbero votato per un nuovo soggetto senza storia, ora il ruolo della valvola di sfogo é stato giocato da Grillo, e se l'anno scorso c'era rabbia, voglia di riscattarsi, ora c'é molta rassegnaziaone e fatalismo. Va quindi formato un vero soggetto politico, solido, ma soprattutto con una visione politica chiara, con una weltanshauung  strutturata, che dia agli italiani la possibilità di scegliere un nuovo modello, e non solo "il tutti a casa" o "fuori dall'euro", ma un'altra idea della "civitas" alternativa a quella attuale. Bisognerà fare un grande lavoro capillare di penetrazione, di piccole riunioni con conoscenti, di momenti di approfondimento e di convivialità, tutto l'opposto delle adunate grilline. Dobbiamo costruire qualcosa che resista nel tempo.

  3. Viandante ha detto:

    Sono d'accordo con Domenico di Vincenzo. Mi permetto di aggiungere: questo nuovo soggetto politico però non dovrebbe cadere nella trappola del "partito leggero" della rinnegazione della forma partito e e di altre venature simili. Esso deve innanzitutto essere portatori di ideali, saper narrare una visione della società. Il problema è che in Italia (ma forse non solo) negli ultimi venti anni si è pensato che la politica fosse "fare qualcosa contro". La politica infatti è stata intesa come: "andare contro Berlusconi, andare contro i comunisti, andare contro la partitocrazia, andare contro e basta". Io invece penso che la politica non sia questo, bensì l'esatto contrario. La politica non deve essere contro, deve essere "essenza". Cioè deve dare proporre una visione. E il progetto dell'ARS va sulla strada giusta.

  4. stefano.dandrea ha detto:

    Caro Viandante,

    io concordo con Marcello e con te. E mi compiaccio che tu veda nell'ARS, sia pure nella forma dello stato nascente e in quella della prospettiva, i caratteri che segnali.

    Se il tuo (eccellente) nomigonolo non cela il nome di un (già) socio, sappi che ti attendiamo a braccia aperte, almeno per fare una chiacchierata.

  5. Viandante ha detto:

    Caro D'Andrea la ringrazio per la stima. No, non sono un vostro socio, ma accetto il suo invito. Dica lei cosa devo fare

  6. stefano.dandrea ha detto:

    Caro Viandente,

    l'ideale sarebbe che ti iscrivessi tramite questo link http://www.riconquistarelasovranita.it/iscrizione-allassociazione

    A quel punto saprei il numero di telefono e ti chiamarei.

    Se invece vuoi farti prima una chiacchierata, comunicami il tuo numero scrivendo a italiasovrana@gmail.com. Ti cercherò presto.

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