Taggato: crisi

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GEAB n. 51: Crisi sistemica globale – 2011: L'anno impietoso all'incrocio di tre strade del caos mondiale

trad. di G.P. per Conflittiestrategie   Questo numero 51 del GEAB celebra il quinto anniversario della pubblicazione del Global Europe Anticipation Bulletin.     Nel gennaio 2006, in occasione del GEAB N°1, il gruppo di LEAP/E2020 indicava che la fase da quattro a sette anni che si approssimava sarebbe stata caratterizzata “dalla caduta del muro del dollaro„, fenomeno simile a quello della caduta del muro di Berlino che negli anni successivi aveva trascinato al crollo il blocco...

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False proteste del pane e vere lotte di liberazione

di Anna Castiglioni “L'aumento dei prezzi del pane aveva fatto esplodere l'esasperazione della popolazione tunisina…” E’ una frase tratta da uno degli ultimissimi articoli sui fatti di Tunisi, in questo caso pubblicato da La Repubblica. Non che la Repubblica faccia peggio di altri organi di informazione. Dalla televisione ai quotidiani sembra che per i media italiani la falsa e fuorviante definizione di “rivolta del pane” sia la più gettonata. Non so se per risparmiare sui...

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La crisi e il crollo

di Stefano D’Andrea La crisi è incertezza. Il crollo è certezza. Non si deve confondere la crisi con il crollo. Con il crollo la crisi termina. Il crollo è la fine della crisi, l’avvento della certezza in luogo dell’incertezza. La crisi è incertezza, il persistere degli scricchiolii, la diffusione lenta dei suicidi, la tristezza, il ragionare morboso sulla crisi medesima, il timore del crollo o che comunque il futuro non sarà più come il passato....

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Destino manifesto? A salvarsi saranno "i pochi"

di Stefano D'Andrea In un recente articolo,  intitolato "Destino manifesto", Eugenio Benettazzo, sostiene che stiamo "assistendo ad un mutamento epocale: il baricentro economico e geopolitico del mondo si sta spostando verso Oriente ed anche verso il Sud del Pianeta" e prevede, anche in base a previsioni demografiche opinabili,  conseguenze economiche disastrose, con riguardo ad un periodo di tempo piuttosto lungo (venti anni) per "USA, Germania, Regno Unito, Francia, Italia, Spagna & Company". Prescindendo da altri profili...

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Cartello petrolchimico-parte9: conclusioni

Tentiamo di ripercorrere brevemente il percorso sin qui fatto. A seguito del progressivo impoverimento della Germania del dopo- Versailles, nasce e si sviluppa il partito nazionalsocialista (NSDAP). L'ascesa del NSDAP diventa irresistibile grazie ai cospicui finanziamenti garantiti da imprenditori nazionali ed USA. La presa del potere da parte dei nazisti non è scindibile dai rapporti strettissimi che essi avevano con il cartello petrolchimico IG Farben e dalla fitta rete di interessi e comunanze ideologiche (leggi...

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La crisi? L'esito di un processo di sostituzione di prestiti a salari

di Massimo Pivetti La lotteria del capitalismo. Se le previsioni fanno acqua. Quanto di meglio una parte importante della civiltà europea era riuscita a realizzare nel primo trentennio successivo al secondo conflitto mondiale, per contrastare appunto la lotteria del capitalismo e in fin dei conti preservare nel tempo l'ordine borghese emendandolo dai suoi maggiori limiti storici, appare destinato a diventare sempre di più un lontano ricordo. Nel corso degli ultimi 30 anni si è prodotto...

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Nostalgia del presente

di Vitaliano Trevisan fonte Il manifesto (29 agosto 2010) Non ho ricordi di un periodo che non fosse di crisi. Come scrive Carlo Michelstaedter nel «Dialogo della salute», riferendosi alla macchina sociale che costantemente cigola in tutte le sue commessure, ma non per questo si sfascia, è possibile, anzi probabile, ma per quanto mi riguarda: è certo, che si tratti davvero del modo suo di essere, cioè del modo di essere di quel sistema globale...

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La crisi è maestra di vita

di Stefano D’Andrea I politici, fino qualche anno fa, ancora suggerivano ai cittadini di spendere e consumare, altrimenti la crisi  si sarebbe aggravata e comunque da essa non si sarebbe potuti uscire.  Tutti ricordiamo l’invocazione  del pover’uomo che il debole e depresso popolo italiano è stato capace di scegliere come presidente del consiglio (se ben ricordo, in quel caso la crisi era quella successiva al crollo della cosiddetta new economy). Oggi le cose sembrano migliorate:...

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GEAB 45: le speranze di LEAP/E2020 e le nostre

di Stefano D'Andrea Felice Capretta e i suoi collaboratori hanno tradotto ottimamente il GEAB n. 45 di LEAP/E2020, del 16 maggio 2020. LEAP/E2020 "tifa", evidentemente, per l'Europa continentale (mi sembra indubitabile). E quindi può sbagliare previsioni e analisi a favore dell'Europa. Inoltre, se anche volessimo tralasciare il tifo, è comunque certo che LEAP/E2020 non ha alcun interesse a tener conto dell'impoverimento "momentaneo" (come minimo potrebbe durare qualche anno) dei cittadini degli stati europei. Agli autori...

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Lettera degli economisti

lettera aperta – 15 Giugno 2010   LA POLITICA RESTRITTIVA AGGRAVA LA CRISI, ALIMENTA LA SPECULAZIONE E PUO’ CONDURRE ALLA DEFLAGRAZIONE DELLA ZONA EURO. SERVE UNA SVOLTA DI POLITICA ECONOMICA PER SCONGIURARE UNA CADUTA ULTERIORE DEI REDDITI E DELL’OCCUPAZIONE   Ai membri del Governo e del Parlamento Ai rappresentanti italiani presso le Istituzioni dell’Unione europea Ai rappresentanti delle forze politiche e delle parti sociali E per opportuna conoscenza al Presidente della Repubblica     La...

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I numeri della crisi economica italiana

di Augusto Illuminati fonte globalprogect Ma stiamo ancora a prenderli sul serio? Commercialisti saccenti e squali allevati dalla Goldman Sachs, che non hanno avvertito nemmeno alla lontana l’arrivo della crisi e oggi fingono di gestirla limitandosi a seguirne i sussulti senza nessuna idea di come andrà a finire! Bugiardo e viperino Tremonti, che pretende di filosofare, non solo con meno originalità di Mourinho, ma appunto avendo “zeru tituli” di economista e di ministro… Ineffabile Draghi,...

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Le balle che preludono al caos

di Massimo Fini  fonte antefatto La distinzione tra capitalismo finanziario e capitalismo industriale è un inganno e le prediche di Tremonti sono irritanti. Nell'ultima pagina del mio libro Il denaro. Sterco del demonio, del 1998, dopo aver raccontato la trionfale cavalcata del denaro dall'epoca della sua prima apparizione (a cavallo fra l'VIII e il VII secolo a.C., in Lidia piccolo regno dell'Asia Minore nell'orbita della cultura greca) ai giorni nostri e della sua progressiva trasmutazione, quasi...