Taggato: francia

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Francia: le lezioni del primo turno

La delusione per il risultato di Macron, che, come servitore dell’oligarchia finanziaria, in un mondo ideale non sarebbe dovuto andare al di là dell’1% dei consensi, potrebbe impedire di vedere gli importanti cambiamenti politici sui quali Sapir dirige l’attenzione: scompare il bipolarismo francese in cui due partiti fingevano di duellare, perché non solo si disfa un altro pezzo della sinistra europea traditrice dei popoli e dei lavoratori, ma subisce una sconfitta decisiva la stessa destra...

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Heiner Flassbeck: le ragioni della crisi economica italiana

FONTE Voci Dall’estero Giuseppe Vandai, fondatore di RISORSE – Associazione per capire meglio l’economia,  ci ha gentilmente inviato la traduzione di un’analisi della crisi italiana di Heiner Flassbeck, pubblicata in due parti su Makroskop. L’economista tedesco analizza con la consueta lucidità tutti i fattori economici che hanno portato al declino italiano, mettendo in evidenza il ruolo cruciale svolto dalla “concorrenza sleale” tedesca e dai vincoli politici ed economici dell’Unione monetaria nel declino del nostro Paese. Di Heiner...

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Non basta, la strada è lunghissima

Non basta la legge delle aree valutarie ottimali a far implodere l’Unione europea. Non basta che la volontà di distruggere l’Unione europea si diffonda nel 51% dei cittadini votanti. Non basta che il 51% dei parlamentari voglia recedere dall’Unione europea. Non basta una terribile crisi demografica. Non basta l’impoverimento della maggioranza della popolazione. Non basta una emigrazione gigantesca e decennale. Serve un governo deciso, che sappia persuadere la maggioranza degli elettori che si deve uscire...

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Non dobbiamo invadere la Libia

Non dobbiamo aggredire la Libia, sia con il “consenso” del governo di unità nazionale fantoccio, sia senza il consenso del fantomatico fantoccio. Il terrorismo mediatico che paventa attacchi dell’IS è pura propaganda atlantista e guerrafondaia: vuole spingerci a compiere un atto che oltre ad essere contrario alla Costituzione è folle sotto il profilo della razionalità. L’IS ha compiuto l’attentato contro la Francia perché quest’ultima lo aveva già bombardato e ha fatto saltare un aereo russo,...

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La grande svolta

di Jacques Sapir, traduzione di Paolo De Remigio, dell’ARS di Teramo È ormai chiaro che in Francia siamo sul punto di vivere una svolta importante nelle concezioni politiche. Si può parlare di una grande svolta. Abbiamo pagato questa svolta con 132 morti e con dozzine di feriti. È un prezzo atroce. È un prezzo che avrebbe potuto, e avrebbe dovuto, essere evitato. Infatti le cause di questa svolta si annunciavano da molti indizi e da...

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L'Italia deve combattere l'IS?

Ho chiesto a Stefano D’Andrea, presidente dell’ARS,  di rielaborare per “Appello al Popolo” un commento pubblicato su facebook, così da offrire ai nostri lettori spunti di riflessione e di confronto sulla grave situazione internazionale. [gm] La rivolta in Libia, non diversamente da quella in Siria, è stata scatenata dalla fratellanza musulmana. In particolare in Libia dal Qatar, che ha inviato carri armati e mercenari nonché dai clan di Misurata, più separatisti che islamisti. Non mi...

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I repubblicani non hanno patria

Quello che anni fa avremmo chiamato il nostro amato giovane premier precocemente calvo ma che oggi, al 4%, è ex amato, ex giovane, ex premier e pure ex calvo, ha lanciato una delle sue boutade, che boutade non è: “Bisogna fare un unico grande partito alternativo al partito democratico, possiamo chiamarlo… che ne so, ‘repubblicano’”. E, guarda caso, ci ritroveremo con un bipolarismo perfettamente americano di nome e di fatto. Di Pietro direbbe: “Che c’azzecca...

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La vittoria mascherata di Sarkozy

L’evento più importante di quest’ultimo mese sono state senza dubbio le elezioni dei consigli generali dei dipartimenti francesi. Si é scritto di tutto e di più, anche i giornali di casa nistra hanno dato ampio risalto a queste elezioni  provinciali. Ma andiamo con ordine. Innanzitutto come si vota e cosa rappresentano queste istituzioni. Si vota in tre turni, le province sono divise in cantoni, ogni cantone esprime un eletto. Si tratta di un maggioritario binominale....

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Rieccolo!!!

      No, non stiamo parlando di Amintore Fanfani, ma del più piccolo Nicolas Sarkozy. Erano mesi che faceva uscite del tipo “torno non torno”, un passo in avanti e una marcia indetro, lanciando segnali di tutti i tipi  ai media, ebbene 10 giorni fa il grande annuncio che nessuno si aspettava: Pasqua quest’anno vien di domenica, no anzi Nicolas Sarkozy torna in campo, ma lo fa per i francesi! (chi vi ricorda?) Naturalmente fosse stato...

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Mensis Horribilis

      Quello appena trascorso passerà agli annali come "mensis horribilis" della carriera politica di François Hollande, ma anche più in generale di tutti i presidenti della cinquiéme république. La prima pugnalata arriva a fina Agosto dal Ministro dell'economia Montbourg, vedette del governo Ayrault al punto di essere riconfermato anche nella nuova squadra di Manuel Valls. Personaggio eccentrico che ha fatto del "made in France" lo slogan principale della sua attività politica, senza pero' passare mai...

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La bubbola dello stato europeo

La bubbola dello stato europeo di Luciano Del Vecchio   Oggi l’Unione europea è un corpo informe e tale rimarrà, perché per sua natura e per principi fondativi non può costituirsi stato. L’eurocrazia finanziaria, infatti, non intende per nulla trasformare l’Unione in uno stato, federale o confederale che sia, perché lo Stato è appunto ciò che i principi della dottrina economica liberista, incarnatisi nell’Unione europea, vogliono distruggere, ma non riprodurre su scala più grande.  Ma,...

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Parigi: Il declino di una classe dirigente e del sistema-paese

C'é tensione nei corridoi dell'Eliseo, una tensione che oltrepassa la Senna e arriva fino alla sede de l'UMP nel 15esimo arrondissement della capitale francese. Il motivo? Sempre loro, i sondaggi! A 12 giorni dalle elezioni europee il PS rischia infatti di arrivare quarto se non addirittura quinto, scavalcato a destra da FN e UMP e a sinistra da Verdi e forse anche dal FG di Melanchon. L'effetto "cambio di governo", come con Renzi da noi,...