La Bce conferma: se la Germania esce dall’euro c’è una buonuscita da 900 miliardi
di BUSINESS INSIDER ITALIA (Marcello Minenna)
*Economista; @marcellominenna
Poche settimane dopo la controversa proposta di un gruppo di influenti economisti tedeschi sulla necessità di una clausola di uscita dall’Euro sulla falsariga dell’Articolo 50 del Trattato di Lisbona recentemente invocato dal Regno Unito, la BCE torna sull’argomento attraverso le dichiarazioni del suo Vice-Presidente Victor Constancio.
La BCE affronta il tema spinoso dei saldi Target2, ribadendo in parte quanto sostenuto dal Presidente Draghi in una celebre audizione del 20 gennaio 2017: se un Paese dovesse uscire dall’Unione monetaria dovrebbe regolare i sui saldi Target2 in pieno, ed in Euro. In particolare se un Paese si dovesse trovare in una situazione debitoria, come l’Italia che ha attualmente un saldo Target2 profondamente negativo a – 442 miliardi, la sua banca centrale dovrebbe farsi carico dei debiti utilizzando i suoi attivi di bilancio, tra cui si annoverano 86 miliardi in oro.
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Si nota però come Constancio abbia aggiunto un dettaglio importante in più: se il Paese uscente invece si dovesse trovare in una situazione creditoria, come la Germania che ha un saldo Target2 positivo ad oltre 900 miliardi, sarebbe la sua banca centrale (cioè la Bundesbank) a dover essere pagata dalle altre banche centrali dei Paesi restanti. Lo stesso Draghi a marzo 2017 glissò sulla medesima questione sollevata da un’interrogazione da parte di europarlamentari olandesi, dichiarando che la BCE stessa non poteva fare ipotesi sulla fine dell’Euro data la sua irrevocabilità.
Ora invece pare che la BCE prenda in considerazione il problema, in linea con la posizione degli economisti tedeschi che chiedevano per l’appunto che si preservasse lo status giuridico dei crediti Target2 tedeschi in caso la Germania avesse abbandonato la moneta unica, magari in disaccordo sulle proposte di riforma dell’Eurozona in un’ottica di condivisione dei rischi (risk-sharing). Le nazioni a credito come Germania ed Olanda sembra dunque che possano essere “premiate” per la decisione di uscita con il regolamento in euro – e non in valute nazionali – a proprio favore dei saldi Target2. Una vera e propria buonuscita sempre che il marco non si rivaluti troppo.
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