La Rivista di Riconquistare l'Italia
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di GIANLUCA BALDINI Prendo molto – anzi, troppo – sul serio tutto ciò che faccio. Da sempre. Mi appassiono, mi butto, mi metto in gioco e anche in discussione ogni giorno. Mi dedico con anima e cuore a ciò che mi appassiona (che oggi, incidentalmente, è anche ciò che mi dà da mangiare). Voi direte: è che problema c’è? C’è che quando dai tutto e profondi il massimo sforzo per dare il meglio (quindi per...
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Stefano D’Andrea, Presidente del Centro Studi sulla Costituzione e sulla Prima Repubblica (CPR) intervista l’economista Massimo Pivetti, autore insieme ad Aldo Barba del volume “Merci senza frontiere. Come il libero scambio deprime occupazioni e salari”. Al centro del dialogo il concetto di “protezionismo temperato”, premessa ineludibile per consentire politiche di piena occupazione e di sviluppo produttivo.
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di VALERIA SORU La lotta di classe si fa alle urne, col voto. L’impegno politico è doveroso per tutti, non è sufficiente lamentarsi ma occorre agire. Non è tempo sprecato incontrarsi con amici e conoscenti per parlare di politica. Non è tempo sprecato organizzare dei gruppi finalizzati alle candidature per le elezioni amministrative e politiche. Non è vero che è inutile impegnarsi in politica, primo perché è un toccasana per l’elaborazione del proprio pensiero, secondo...
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di ANDREA CORRITORE Il 16 marzo 1978 le Brigate Rosse, dopo aver ucciso gli agenti di scorta, rapirono Aldo Moro. Iniziava in quel momento l’ignobile Seconda Repubblica, quella che ha sancito la fine del modello democratico definito dalla Costituzione e quindi l’interruzione di quel cammino di progresso sociale, civile ed economico intrapreso dal nostro paese nei trent’anni precedenti. Moro (così come molti fra i grandi nomi della Prima Repubblica, da Mattei a Fanfani passando per...
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di STEFANO D’ANDREA Il protezionismo venne negli anni trenta del ventesimo secolo, dichiaratamente per riequilibrare la bilancia dei pagamenti di molti Stati militarmente potenti. Negli anni venti del ventunesimo secolo, è tornato per la stessa causa, in particolare per riequilibrare la bilancia dei pagamenti statunitense e in più per contrastare il successo di un’economia (quella Cinese) fondata sugli aiuti di Stato e ammessa ingenuamente (dagli USA) nel commercio mondiale. Infatti, le sanzioni (contro Cina e...
di GIANLUCA BALDINI Prendo molto – anzi, troppo – sul serio tutto ciò che faccio. Da sempre. Mi appassiono, mi butto, mi metto in gioco e anche in discussione ogni giorno. Mi dedico con anima e cuore a ciò che mi appassiona (che oggi, incidentalmente, è anche ciò che mi dà da mangiare). Voi direte: è che problema c’è? C’è che quando dai tutto e profondi il massimo sforzo per dare il meglio (quindi per...
Stefano D’Andrea, Presidente del Centro Studi sulla Costituzione e sulla Prima Repubblica (CPR) intervista l’economista Massimo Pivetti, autore insieme ad Aldo Barba del volume “Merci senza frontiere. Come il libero scambio deprime occupazioni e salari”. Al centro del dialogo il concetto di “protezionismo temperato”, premessa ineludibile per consentire politiche di piena occupazione e di sviluppo produttivo.
di VALERIA SORU La lotta di classe si fa alle urne, col voto. L’impegno politico è doveroso per tutti, non è sufficiente lamentarsi ma occorre agire. Non è tempo sprecato incontrarsi con amici e conoscenti per parlare di politica. Non è tempo sprecato organizzare dei gruppi finalizzati alle candidature per le elezioni amministrative e politiche. Non è vero che è inutile impegnarsi in politica, primo perché è un toccasana per l’elaborazione del proprio pensiero, secondo...
di ANDREA CORRITORE Il 16 marzo 1978 le Brigate Rosse, dopo aver ucciso gli agenti di scorta, rapirono Aldo Moro. Iniziava in quel momento l’ignobile Seconda Repubblica, quella che ha sancito la fine del modello democratico definito dalla Costituzione e quindi l’interruzione di quel cammino di progresso sociale, civile ed economico intrapreso dal nostro paese nei trent’anni precedenti. Moro (così come molti fra i grandi nomi della Prima Repubblica, da Mattei a Fanfani passando per...
di STEFANO D’ANDREA Il protezionismo venne negli anni trenta del ventesimo secolo, dichiaratamente per riequilibrare la bilancia dei pagamenti di molti Stati militarmente potenti. Negli anni venti del ventunesimo secolo, è tornato per la stessa causa, in particolare per riequilibrare la bilancia dei pagamenti statunitense e in più per contrastare il successo di un’economia (quella Cinese) fondata sugli aiuti di Stato e ammessa ingenuamente (dagli USA) nel commercio mondiale. Infatti, le sanzioni (contro Cina e...
di NINO DI CICCO “[…] tutta la retorica dei “diritti civili” risponde all’ideologia dominante nello stato imperiale, la quale ignora i doveri, sacrifica i diritti sociali e promuove l’esportazione mondiale di diritti da essa pre-definiti civili – un’ideologia che strumentalizza nobili istituti e spesso confonde privilegi, capricci, diritti e doveri. Il fondamento dei diritti consiste invece nei doveri, sui quali si basa ogni grande e piccola comunità: soltanto adempiendo i nostri doveri abbiamo titolo per...
di ROSSANO FERRAZZANO Io continuo a non capire l’entusiasmo per la narrativa del modello multipolare. L’idea sarebbe, in sostanza, che gli Americani sono cattivi quindi vogliono il modello unipolare, e che invece i Cinesi e i Russi sono buoni quindi vogliono il modello multipolare. Io però non capisco perché i Cinesi, una volta spezzato definitivamente l’impero americano (sperando che non ci costi una guerra nucleare) ed affermatisi come di gran lunga la più grande potenza...
di STEFANO D’ANDREA Bisogna essere enormemente ideologizzati e ingannati per negare che LO SFORZO (in tutto, anche nella memorizzazione) sia il fondamento dello sviluppo di tutte le qualità e capacità mentali, intellettive e intellettuali. Nello sport nessuno nega che l’allenamento consista nell’abitudine allo sforzo, che significa fare sempre di più man mano che si è più allenati, in modo da finire sempre quando si è molto stanchi (a parte le sedute leggere di chi si...
di DAVIDE VISIGALLI Spesso leggo che l’area sovranista ha fallito. Molti amici o non c’erano o non si ricordano da dove siamo partiti. Dal vuoto pneumatico. Nel 2012 non esisteva nessuna area del dissenso così come la intendiamo oggi. Si parlava di sovranità e la gente ci pensava monarchici Si credeva al PD, alla lega, ai 5stelle. Si parlava di destra e di sinistra. Non si parlava mai di UE. Se vi guardate intorno vi...
di NINO DI CICCO 1) onore ai Francesi che quando vengono toccati i loro interessi, non esitano a farsi sentire pesantemente; 2) meno onore ai Francesi che meno di un anno fa hanno rieletto Macron che si sapeva benissimo dove voleva andare a parare sulle pensioni; 3) le proteste riguardano l’innalzamento dell’età pensionabile dai 62 ai 64 anni. Da noi l’età pensionabile è di 67 anni, grazie alla riforma Fornero (2011), fatta su “gentile richiesta”...
di ETTORE SEBASTIAN RIPPA La vita in un partito è studio, confronto, collaborazione, una scuola che durerà per tutta la nostra esistenza, una scuola capace di insegnarci a trovare soluzioni per risolvere grandi problemi, una scuola capace di insegnarci a nn lasciare nessuno indietro per portare benessere perché se si vuole cambiare il mondo si incomincia prima da se stessi poi dalla nostra zona per passare alla nostra città al paese per finalmente riuscire a...
di ANDREA D’AGOSTO Basta scorrere questa tabella per comprendere cinque cose, ovvero la straordinaria potenza del dispositivo dell’UE. 1) Tutti i paesi dell’est che sono entrati nell’UE (ad es. Lituania, Estonia, entrati nel 2004) hanno visto una crescita del loro PIL stratosferica; 2) Questo è accaduto anche grazie al sistema europeo, che ha finanziato il loro sviluppo; 3) Questo sistema è fatto di vasi comunicanti se dà a qualcuno toglie a qualcun altro, vedi la...
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