Categoria: Editoriale quotidiano
di LORENZO D’ONOFRIO (RI Pescara) Ci avete mai pensato? Tutti sappiamo bene che la pubblicità mente, nessuno si aspetta che le roboanti promesse degli spot siano mantenute e, cosa incredibile (a rifletterci), nessuno considera cialtroni le celebrità che prestano il loro volto a un prodotto, pagate per mentire, per prendere in giro il consumatore. Anzi, una buona campagna pubblicitaria ne accresce la popolarità. A uno spot alcuni pretendono addirittura di dare un valore artistico: l’artistica...
di GILBERTO TROMBETTA (RI Roma) Nell’Italia che vorrei, i Governi punterebbero sul miglioramento della domanda interna e non sul mercantilismo deflazionista. Nell’Italia che vorrei, i Governi perseguirebbero la piena occupazione e non la stabilità dei prezzi. Nell’Italia che vorrei, lo Stato impedirebbe la competizione al ribasso tra lavoratori. Nell’Italia che vorrei, i datori di lavoro competerebbero tra loro per offrire ai propri dipendenti le migliori condizioni di lavoro possibili. Nell’Italia che vorrei, lo Stato si...
Presentazione ad Avezzano del libro del presidente Stefano D’Andrea L’Italia nell’Unione Europea. Tra europeismo retorico e dispotismo “illuminato”.
di PASQUALE DI CROSTA (RI Chieti) Oggi (18 giugno 2022) a Pescara ho partecipato ad una manifestazione contro il Governo Draghi organizzata dal partito Riconquistare l’Italia. Ho ascoltato il discorso di una persona appassionata (Lorenzo D’Onofrio), pregna di riferimenti a valori che non si sentono più neanche citare in giro, che disegna una chiara idea di come vuole che sia il futuro della nostra patria. Fin da ragazzo, quando mi avvicinai alla politica, non sono...
di LORENZO D’ONOFRIO (RI Pescara) Con pazienza, serietà, realismo, manteniamo le promesse. FASE 1 Aggregare, formare militanti e costruire il partito: fatto. FASE 2 Presentarci alle elezioni per rodare macchina elettorale: fatto. FASE 3 Costruire l’alleanza per entrare in Parlamento: ⤵️
di MICHELE DURANTE (RI Genova) Forse, per la prima volta da quando ho iniziato a lavorare (ho ventisette anni e ho iniziato a diciannove), ho la possibilità di ottenere un lavoro stabile con una retribuzione sufficiente a condurre una vita dignitosa, a comprarmi una casa e a mantenere la mia futura famiglia. Posso dire senza dubbio che anche solo la prospettiva di un lavoro stabile e dignitoso ti cambia la vita. Ristabilire le condizioni affinché...
di GILBERTO TROMBETTA (RI Roma) L’Italia è passata da una media di partecipazione al voto del 93% tra il 1953 e il 1976 al 73% delle politiche del 2018. Tenendo conto delle tornate elettorali locali degli ultimi anni, si tratta di una percentuale destinata a calare ulteriormente. Certo, si tratta di un trend comune in molti Paesi sviluppati. Ci sono quindi alcune cause comuni e altre che dipendono da specificità italiane. Cos’è successo a metà...
di GILBERTO TROMBETTA (RI Roma) Con lo stop alle auto a benzina deciso dalla UE avremo 73.000 posti di lavoro in meno. Solo in Italia (mezzo milione in tutta Europa). Come se non bastasse, il Governo vuole aumentare l’IVA, l’imposta regressiva per eccellenza, per tutti quei prodotti non etichettabili come “ecologici”. Ovviamente nessuno è contrario a vivere in un mondo più pulito. Nessuno è contrario a perseguire un modello di sviluppo che impatti di meno...
di NICOLA DI CESARE (RI Cagliari) L’Italia, fino ai primi anni ’80 era in grado di mantenere il controllo degli equilibri geopolitici nell’area mediterranea. Libia, Algeria, Tunisia, Etiopia, Eritrea sarebbero potute diventare dei paesi prosperi e sviluppati per effetto degli investimenti e della tecnologia italiana trainata dall’industria di stato dall’ENI e dall’IRI e dalla forza espansiva degli interscambi commerciali. Quella sarebbe dovuta essere la naturale evoluzione della nostra economia. Una squallida classe dirigente emergente della...
di GILBERTO TROMBETTA (RI Roma) “Le nuove norme proteggeranno la dignità del lavoro e faranno in modo che il lavoro paghi”. Lo hanno scritto davvero. La Commissione UE sostiene di battersi per la dignità del lavoro. Deve essere per quello che solo tra il 2011 e il 2018 hanno inviato ai Paesi membri 50 raccomandazioni per comprimere i salari, 38 per ridurre i diritti e il potere contrattuale dei lavoratori e 45 per tagliare lo...
di GIAMPIERO MARANO (RI Varese) Un governo patriottico e non collaborazionista che in quanto tale vuole dare un futuro alla scuola: 1) abolisce la cosiddetta “autonomia” e di conseguenza l’oscena figura del preside-manager; 2) aumenta significativamente gli stipendi degli insegnanti; 3) chiude il carrozzone dell’Invalsi; 4) cancella perfino il ricordo della “Buona scuola” e dell’alternanza scuola-lavoro; 5) caccia a pedate nel sedere dalle aule le multinazionali dell’informatica.
di DAVIDE VISIGALLI (RI Genova) La scienza si basa su intuizione e deduzione, con antiche ma attuali scuole di pensiero che ritengono sia più importante la prima o la seconda. La deduzione discende dai fatti (metodo scientifico) mentre l’intuizione discende dalla creatività umana che deve poi essere verificata sperimentalmente. Per quanto riguarda il covid, abbiamo inventato una nuova categoria epistemologica: l’invenzione di sana pianta. I concetti che sono stati formalizzati non si basavano né sulla...
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