UN PENSIERO COMPLESSO RISCHIA LA CONFUSIONE, MENTRE IL “PENSIERO” SEMPLICE E LINEARE NON È MAI PENSIERO MA SEMPRE FEDE E FANATISMO
di STEFANO D’ANDREA
Per il 20% sono liberale (non neoliberale) e per la tutela dell’iniziativa privata, con i limiti posti dal rimanente 80%.
Per il 20% sono socialista (non comunista) con i limiti posti dal rimanente 80%.
Per il 20% democratico (non democratico-liberale), sempre con i limiti posti dal rimanente 80%.
Per il 20% conservatore (qualcosa da conservare, che non sia stata ancora distrutta, c’è); qui il limite è costituito dal fatto che l’80% della postmodernità fa ribrezzo.
Per il 20% reazionario, nel senso di antimoderno, con i limiti del rimanente 80%.
Neoliberale: 0%: il neoliberalismo non ha aggiunto niente di positivo al liberalismo, anzi lo ha spogliato dei tratti di valore. Libertario 0%: libertario nel carattere e nei contegni lo sono sempre stato, fin da ragazzino, ma pretendere norme libertarie non significa essere libertari, significa essere debosciati; il libertario le norme le viola;. Filocapitalista 0%, perché pur ammettendo un necessario ma limitato potere di indirizzo e controllo del datore di lavoro sul lavoratore nell’organizzazione dell’impresa, oltre ad essere favorevole a innumerevoli vincoli economici per la grande impresa e per i risparmiatori, credo necessari alcuni vincoli politici: chi vuole avere più di 100 dipendenti o acquistare azioni di società con più di 100 dipendenti o fare prestiti a società con più di cento dipendenti deve rinunciare: i) al diritto di libera manifestazione del pensiero in pubblico; ii) a detenere anche una sola azione o quota di un qualsiasi mezzo di comunicazione locale o nazionale cartaceo o online; iii) all’elettorato passivo e iv) alla possibilità di detenere cariche in organi politici o amministrativi al livello locale.
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