Bruxelles – Il Parlamento europeo chiede all’Unione più impegno per combattere la fame nel mondo. Milioni di persone sono a rischio di vita per mancanza o carenza di cibo e “L’Unione europea ne è consapevole”: ecco perché è necessario “aumentare del 30 percento l’aiuto per lo sviluppo e la cooperazione internazionale”.
Lo ha detto oggi Paolo De Castro, europarlamentare Pd del gruppo S&D e coordinatore dell’Alleanza parlamentare europea di ‘lotta contro la fame’, a Madrid in rappresentanza del presidente del Parlamento Ue Antonio Tajani. L’occasione era il Global Parliamentary Summit organizzato dalla Fao e dall’Ue.
”La fine della povertà e della fame nel mondo non arriverà da un comunicato di previsioni economiche”, afferma De Castro, “ma dalla nostra capacità di agire con uno sforzo globale che ponga al centro l’agricoltura e la trasformazione rurale”. Questo perché “più di due terzi di coloro che soffrono di insicurezza alimentare vivono nelle campagne”.
Per De Castro è quindi essenziale rilanciare l’azione politica tramite “una visione globale di lungo periodo”, puntando su “interconnessioni tra le varie discipline e le aree decisionali”. “Il bilateralismo ha mostrato la sua inefficacia, rilanciamo quindi un approccio multilaterale per incitare tutti a fare la loro parte”.
L’auspicio è quello di arrivare, dal 2021 al 2027, a 89 miliardi di euro i fondi stanziati in sviluppo e cooperazione. “Ma non basta”, conclude, “dobbiamo far leva su piccoli agricoltori, sulle donne e sui giovani in quanto ‘agenti di trasformazione’ nelle comunità rurali”.
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